Regione Emilia Romagna – Contributi a fondo perduto per l’introduzione di ICT nelle PMI

La Regione Emilia Romagna concede contributi a fondo perduto per l’introduzione di ICT e strumenti innovativi di gestione all’interno delle PMI del territorio.

Sono ammessi gli interventi che riguardano l’introduzione di strumenti informatici e telematici avanzati e la loro integrazione con l’organizzazione aziendale, finalizzati:

  • all’implementazione e diffusione di metodi di acquisto e vendita on line di prodotti e servizi;
  • allo sviluppo di nuove funzioni avanzate nel rapporto clienti/fornitori;
  • alla condivisione di sistemi di cooperazione e collaborazione tra aziende in particolare negli ambiti della co-progettazione, dell’attività di co-markership, della razionalizzazione logistica;
  • alla riorganizzazione e al miglioramento dell’efficienza dei processi produttivi all’interno della singola impresa e dei processi di innovazione di prodotto con particolare riferimento alla messa a punto ed alla sperimentazione di metodologie e applicazioni innovative nel campo della progettazione, dell’innovazione di prodotto e di processo;
  • allo sviluppo di sistemi che favoriscano l’integrazione e lo sviluppo di altri processi strategici dell’azienda.

Le spese ammissibili, riferite agli interventi per i quali si presenta la richiesta di contributo, dovranno essere coerenti con le finalità indicate nel progetto e riguardare le seguenti tipologie:

A. Attivazione di servizi di connettività a banda larga

Sono oggetto di contributo le spese relative all’acquisto e installazione dell’apparato di trasmissione e ricezione (router, modem, antenna o parabola); alla realizzazione di una rete LAN interna (anche in tecnologia Wi-Fi); alle spese relative all’upgrade di connettività a condizione che sia data dimostrazione di un effettivo miglioramento della connettività in download ed in upload (ad esempio banda minima garantita, aumento di banda rispetto alla connessione precedente).

B. Acquisto di dispositivi e servizi infrastrutturali (hardware networking, digitalizzazione, storage, potenze di calcolo, personal computer, ecc.), di licenze software e di servizi applicativi necessari al conseguimento degli obiettivi dell’intervento, compresi gli interventi per la sicurezza informatica.

C. Consulenze specialistiche correlate al progetto, finalizzate all’innovazione organizzativa e all’introduzione nell’azienda di strumenti informatici e telematici avanzati e alla loro valorizzazione produttiva, dimostrando la customizzazione delle soluzioni per l’impresa e la capacità di utilizzo delle nuove soluzioni da parte dell’impresa stessa.

L’agevolazione prevista nel presente bando consiste in un contributo in conto capitale a fronte di un investimento diretto effettuato dalle PMI, fino ad una misura massima corrispondente al 45% della spesa ritenuta ammissibile. Saranno esclusi i progetti la cui spesa ammissibile a seguito dell’istruttoria della Regione, risulta inferiore a € 20.000,00, mentre il contributo concedibile non potrà, in ogni caso, superare la somma di € 50.000,00 per progetto. E’ prevista una maggiorazione del 5% in caso di impresa giovanile e femminile.

Per ulteriori informazioni, non esitate a contattarci.

Prorogato il Bando INAIL FIPIT 2014

L’INAIL ha reso noto di aver prorogato la scadenza del Bando FIPIT 2014.

Il nuovo termine di scadenza di presentazione delle domande di partecipazione è prorogato alle ore 18 del 15 gennaio 2015.

Ricordiamo che il Bando FIPIT 2014 mette a disposizione  contributi a fondo perduto per il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza sul lavoro, con particolare riferimento all’innovazione tecnologica.

L’avviso è rivolto alle micro e piccole imprese operanti nei settori dell’agricoltura, dell’edilizia, dell’estrazione e della lavorazione dei materiali lapidei su tutto il territorio nazionale. 

Le aziende potranno ottenere un contributo a fondo perduto del 65% delle spese ammissibili fino a 50.000 euro.

Per ulteriori informazioni, non esitare a contattarci.

 

Ministero dello Sviluppo Economico – Semplificate le procedure e i requisiti per accedere ai Contratti di Sviluppo

In attuazione dell’art. 3, comma 4, del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69 (cosiddetto DL Del Fare), concernente il rifinanziamento dei contratti di sviluppo, è stato adottato il decreto ministeriale 14 febbraio 2014.

Il decreto ha introdotto alcuni elementi di novità finalizzati, nel loro complesso, ad assicurare una maggiore coerenza dello strumento agevolativo al contesto socio-economico attuale; a semplificare e accelerare le procedure per la concessione delle agevolazioni per favorire una più rapida realizzazione dei programmi d’investimento; a dare una maggiore organicità alla normativa in materia, dispersa in vari atti, per facilitare l’accesso alle informazioni da parte delle imprese.

Tali elementi di novità riguardano principalmente:

  • la tipologia dei programmi agevolabili, che sono ora tre: sviluppo industriale, tutela ambientale e sviluppo di attività turistiche (comprendente anche eventuali attività commerciali);
  • la diminuzione del limite minimo dell’investimento agevolabile, ora pari a 20 milioni di euro per tutte le tipologie di programma;
  • la semplificazione dell’iter procedurale, eliminando in particolare la doppia presentazione della documentazione da parte delle imprese (proposta di massima e, a seguito di una prima fase istruttoria, proposta definitiva);
  • la definizione puntuale dei tempi e delle modalità per l’esecuzione delle attività di competenza del soggetto gestore, Invitalia S.p.a., e l’attribuzione allo stesso gestore del compito di approvare il programma di sviluppo attraverso una propria deliberazione.

Fonte: Ministero dello Sviluppo economico

Unione Europea – Nuovo Strumento dedicato alle PMI per progetti di R&S

La nuova programmazione europea HORIZON 2020 prevede un nuovo strumento dedicato esclusivamente alle PMI per il finanziamento di progetti fortemente innovativi per l’intero settore in cui opera l’azienda. 

Lo strumento è strutturato in tre fasi:

FASE 1 – Studio di fattibilità
– OBIETTIVO: Verificare la fattibilità scientifica e tecnica del progetto e il suo potenziale commerciale, trovare eventuali nuovi partner definendo un business innovation plan

FASE 2 – Innovazione
– OBIETTIVO: Realizzazione dei progetti sviluppati durante la fase 1 (o definiti autonomamente dall’impresa ma rispondenti agli stessi criteri di selezione), per il successivo lancio dell’innovazione sul mercato

FASE 3 – Commercializzazione
– OBIETTIVO: Promozione dell’implementazione e della commercializzazione della soluzione innovativa sviluppata in fase 1 e 2

Beneficiari 

Lo strumento è rivolto alle micro, piccole e medie imprese  (MPMI), anche in forma singola, pur essendo incoraggiata la partnership europea.

Tipo di sovvenzione

FASE 1 – Studio di fattibilità

– CONTRIBUTO: Somma forfettaria di 50.000 euro (che equivarrebbero al 70% di un progetto con costi totali ammissibili di 71.249 euro)

FASE 2 – Innovazione
– CONTRIBUTO: Contributo pari al 70% dei costi e compreso tra 0,5 e 2,5 milioni di euro

FASE 3 – Commercializzazione
– CARATTERISTICHE: Non è previsto un contributo diretto ma può esserci una fase di affiancamento.

Tempistiche

FASE 1 – Studio di fattibilità
Bando “sempre aperto” con cut-off dates ogni 3 mesi (prima apertura il 01/03/2014 e chiusura il 18/06/2014); ogni impresa può proporre un solo progetto all’anno e non è possibile presentare lo stesso progetto più volte; TOPICS: sono ammissibili alcuni temi delle Societal Challenges e LEITs e indicati nei rispettivi Work Packages.

FASE 2 – Innovazione
Bando “sempre aperto” con cut-off dates ogni 3 mesi (prima apertura il 01/03/2014 e chiusura il 09/10/2014); le imprese che partecipano alla fase 1 possono concorrere solo con il medesimo progetto per la fase 2 o con un progetto mai presentato prima. La proposta deve includere una prima ipotesi di piano di commercializzazione e descrivere chiaramente le possibilità di sfruttamento commerciale dei risultati da raggiungere.

FASE 3 – Commercializzazione
Non ci sono finestre di apertura in quanto non è previsto finanziamento diretto per questa Fase.

 

Pubblicati i primi bandi Horizon 2020 per il 2014-2015

Ammontano a 15 miliardi di euro le risorse per il biennio 2014-15 messe a disposizione dalla Commissione Europea sul nuovo programma di Ricerca e Innovazione.

I bandi sono immediatamente aperti e si dividono sui tre pilastri fondamentali di Horizon 2020:

  • Eccellenza scientifica: sono previsti stanziamenti per circa 3 miliardi di euro, che includono 1,7 miliardi di fondi dal Consiglio europeo della ricerca per ricercatori di alto livello e 800 milioni di euro per le borse di ricerca Marie Sklodowska-Curie rivolte ai giovani ricercatori;
  • Leadership industriale1,8 miliardi di euro per sostenere la ricerca in settori come le TIC, le nanotecnologie, la robotica, le biotecnologie e la ricerca spaziale;
  • Sfide della società: si prevedono finanziamenti per 2,8 miliardi di euro per progetti innovativi realizzati nel quadro delle sette sfide previste nel terzo pilastro di Horizon, riconducibili a:
    – sanità;
    – agricoltura,
    – ricerca marittima e bioeconomia;
    – energia;
    – trasporti;
    – azione per il clima, ambiente, efficienza sotto il profilo delle risorse e materie prime;
    – società riflessive;
    – sicurezza.

Gli inviti per il 2014-2015 includono anche uno strumento dedicato alle piccole e medie imprese, che prevede uno stanziamento di 500 milioni di euro distribuiti su due anni.

Ecco nel dettaglio le call con le rispettive deadline.

Per ulteriori informazioni, non esitate a contattarci.

 

 

 

 

Regione Toscana – Bando per le reti di impresa

La Regione Toscana, al fine di incentivare la costituzione e lo sviluppo di reti di imprese, concede contributi a fondo perduto fino al 50% delle spese ammissibili per la creazione di reti di imprese tra le aziende della regione Toscana.

Sono ammissibili ad agevolazione i programmi di investimento relativi a:

  • Attivi materiali, relativi a:
    • impianti industriali (ivi compresi gli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili);
    • macchinari e attrezzature varie, esclusi gli arredi. È ammissibile anche l’acquisto di materiale usato;
    • opere murarie e assimilate, relative a lavori edili funzionalmente correlati agli investimenti in macchinari e/o attrezzature; realizzazione di impiantistica aziendale.
    • mezzi e attrezzature di trasporto di persone e di merci.
  • Attivi immateriali, relativi a trasferimenti di tecnologia mediante l’acquisizione di diritti di brevetto, licenze, know how o conoscenze tecniche non brevettate;
  • Spese relative all’acquisto di servizi di consulenza avanzati e qualificati;
  • Costi di brevetto e altri diritti di proprietà industriale.

Per ulteriori informazioni, contattaci.