Ministero del Lavoro – Fondo Nuove Competenze

FINALITA’

Accompagnare i processi di transizione digitale ed ecologica dei datori di lavoro nonchè favorire nuova occupazione.

BENEFICIARI

Possono accedere al FNC i datori di lavoro privati, incluse le società a partecipazione pubblica , che abbiano sottoscritto accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro finalizzati a percorsi formativi di accrescimento delle competenze dei lavoratori.

INTERVENTI E SPESE AMMISSIBILI

Le tipologie di intervento per cui vengono ripartite le risorse del Fondo Nuove Competenze 2024 sono:

a) Sistemi formativi 25%
b) Filiere formative 25%
c) Singoli datori di lavoro 50%

Gli ambiti di formazione coperti dal Fondo Nuove Competenze 2024 sono:

  • sistemi tecnologici e digitali;
  • introduzione e sviluppo dell’intelligenza artificiale;
  • sostenibilità e impatto ambientale;
  • economia circolare;
  • transizione ecologica;
  • efficientamento energetico;
  • welfare aziendale e benessere organizzativo.

ENTITA’ DEL CONTRIBUTO

Il Fondo copre:

Contributi assistenziali

il 100% dei contributi assistenziali e previdenziali dei dipendenti (al netto degli eventuali sgravi contributivi).

Retribuzioni orarie

il 60% della retribuzione oraria delle ore destinate alla formazione;

l’80% della retribuzione oraria per interventi Sistemi formativi o Filiere formative;

il 100% della retribuzione oraria delle ore destinate alla formazione nel caso di disoccupati, da almeno 12 mesi, assunti successivamente alla data di pubblicazione del decreto e prima dell’avvio della formazione;

il 100% della retribuzione oraria delle ore destinate alla formazione nel caso di lavoratori assunti successivamente alla data di pubblicazione del decreto e prima dell’avvio della formazione, con contratto di apprendistato di alta formazione e ricerca.

RETROATTIVITA’

Spese da sostenere.

Regione Emilia Romagna – Sostegno a progetti di internazionalizzazione delle P.M.I

FINALITA’

Rafforzare la presenza delle imprese dell’Emilia-Romagna sui mercati internazionali, favorendo anche la diversificazione delle destinazioni dell’export regionale.

BENEFICIARI

Possono presentare domanda i soggetti giuridici con attività economica di micro, piccola e media dimensione con codice attività ATECO appartenenti alle sezioni C, D, E, F, J, M, N (solo la divisione 82).

I soggetti economici possono partecipare singolarmente o aggregati in associazioni temporanee di imprese o di scopo (ATI o ATS) o Reti di imprese costituite da minimo 5 soggetti..

INTERVENTI E SPESE AMMISSIBILI

Sono ammissibili gli interventi finalizzati a realizzare percorsi di internazionalizzazione che abbiano come obiettivo fino a due paesi esteri 5  e che si avvalgano di consulenze e partecipazione a massimo 4 fiere nei paesi obiettivo.

Sono ammissibili esclusivamente le tipologie di attività e di spesa elencate qui di seguito:

a) PARTECIPAZIONE A FIERE INTERNAZIONALI: partecipazione da parte del beneficiario a fiere all’estero o in Italia, in questo caso solo a fiere con qualifica Internazionale, svolte esclusivamente in presenza e nel corso del 2025. Potranno essere indicate fino a un massimo di 4 fiere complessivamente.

Saranno considerati ammissibili i seguenti importi forfettari: euro 12.700 per la partecipazione a fiere internazionali all’estero; euro 3.000 per la partecipazione a fiere con qualifica Internazionale in Italia.

b) TEMPORARY EXPORT MANAGER e/o DIGITAL EXPORT MANAGER: sviluppo delle competenze interne attraverso l’utilizzo da parte del beneficiario di un TEM o DEM;

c) CONSULENZE FINALIZZATE A:

  •  ASSESSMENT: consulenze finalizzate all’accrescimento delle potenzialità del beneficiario attraverso servizi di analisi e orientamento specialistico, anche di avvicinamento ai servizi digitali e virtuali; preparazione di un piano export digitale; preparazione di un piano di sviluppo sui mercati obiettivo del progetto (sono esclusi i meri studi di mercato);
  • CONSULENZA PER SVILUPPO BUSINESS: consulenza e assistenza per: consulenza per l’avvio e sviluppo di attività di promozione e commercializzazione b2b e b2c on line, (consulenza e formazione per l’utilizzo di piattaforme/ marketplace/ sistemi di smart payment internazionali);
  • CONSULENZE PER IDEAZIONE DI UN PIANO MARKETING E COMUNICAZIONE SUI PAESI TARGET;
  • CONSULENZE E SERVIZI PER B2B: spese per la selezione di potenziali partner/buyer e il supporto a incontri di affari (non comprende le spese per servizi di organizzazione degli incontri, quali: affitto sale, catering, interpreti etc);

d) COSTI GENERALI (costi indiretti) per la definizione e gestione del progetto. Tale spesa è un finanziamento a tasso forfettario del 7%.

ENTITA’ DEL CONTRIBUTO

Il contributo regionale sarà concesso a fondo perduto:

– nella misura del 60% delle spese ritenute ammissibili per i partecipanti in forma singola

– nella misura del 70% delle spese ritenute ammissibili per ATI/ATS e Reti.

Il contributo regionale non potrà comunque superare:

– il valore di € 40.000 per i partecipanti in forma singola;

– il valore di € 140.000 per ATI/ATS e Reti.

RETROATTIVITA’

Le attività di progetto dovranno svolgersi a partire dal 1° gennaio 2025 (data di inizio progetto) e concludersi entro il 31 dicembre 2025 (data di fine progetto).

Regione Lombardia – Partecipazione delle MPMI alle Fiere internazionali in Lombardia

FINALITA’

Promuovere l’attrattività del “Sistema Lombardia” sui mercati globali, creando occasioni di incontro tra imprenditori italiani ed esteri per attrarre investimenti e a promuovere accordi commerciali, attraverso il sostegno, con un’agevolazione a fondo perduto, alla partecipazione delle Micro, Piccole e Medie Imprese alle manifestazioni fieristiche di livello internazionale che si svolgono in Lombardia.

BENEFICIARI

Possono presentare domanda per il presente bando le Micro, Piccole e Medie Imprese (MPMI) con una sede attiva in Lombardia.

INTERVENTI E SPESE AMMISSIBILI

Sono ammissibili progetti che prevedano la partecipazione dell’impresa richiedente a una o al massimo due fiere con qualifica internazionale che si svolgano in Lombardia.
Sono ammissibili i seguenti costi:
a) Costi per la partecipazione alla fiera: riconosciuti in maniera forfettaria nella misura di 440 € per metro quadro di superficie espositiva affittata (Costo Unitario Standard).
b) Costi diretti per il personale: riconosciuti in maniera forfettaria nella misura del 20% della voce a);
c) Costi indiretti: riconosciuti in maniera forfettaria nella misura del 7% delle voci a) e b).

ENTITA’ DEL CONTRIBUTO

Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo a fondo perduto in percentuale dei costi ammissibili, fino a un massimo di:
• € 15.000,00 per “Nuovi espositori”;
• € 8.000,00 per “Espositori abituali”.
Non sono ammissibili progetti con costi inferiori a € 6.000,00
È ammessa la partecipazione di Nuovi espositori ed Espositori abituali, come di seguito intesi:
• Nuovo espositore: impresa richiedente che, relativamente a tutte le fiere indicate nel progetto, non ha partecipato alle precedenti 3 edizioni (fiere con cadenza annuale o semestrale inferiore) o 2 edizioni (fiere con cadenza biennale o superiore).
• Espositore abituale: impresa richiedente che, relativamente ad almeno una delle fiere indicate nel progetto, ha già partecipato almeno una volta alle precedenti edizioni della fiera.
L’intensità del contributo è del 50% con una premialità del 5% per le microimprese e ulteriore 5% nel caso di Start-up.

RETROATTIVITA’

Sono ammissibili le fiere che abbiano data di inizio nel periodo compreso tra il 1° settembre 2024 e il 31 agosto 2026.

Regione Lombardia – Transizione digitale delle imprese lombarde

FINALITA’

Sostenere l’accelerazione del processo di trasformazione digitale delle imprese lombarde.

BENEFICIARI

Possono partecipare le MPMI con una sede operativa in Lombardia e con almeno due bilanci depositati.

INTERVENTI E SPESE AMMISSIBILI

Gli interventi devono prevedere, in primo luogo, la misurazione della maturità digitale dell’impresa (assessment digitale), che consenta alle imprese di valutare il proprio livello di digitalizzazione e le aree carenti.

A seguito della misurazione, bisogna predisporre un piano di digitalizzazione afferente a uno dei seguenti temi:
a. Cybersecurity, sicurezza dei dati e infrastrutture;
b. Analisi dei dati e Intelligenza Artificiale;
c. Automazione dei processi aziendali e digitalizzazione dei servizi (es. manifattura additiva e stampa 3D; robotica avanzata e collaborativa; prototipazione rapida;
integrazione dei sistemi; soluzioni tecnologiche digitali di filiera per l’ottimizzazione della supply chain; soluzioni tecnologiche per la gestione e il coordinamento dei processi
aziendali);
d. Sostenibilità e innovazione (es. internet delle cose e delle macchine; soluzioni tecnologiche per la navigazione immersiva, interattiva e partecipativa quali realtà aumentata, realtà virtuale e ricostruzioni 3D; web 3.0).

ENTITA’ DEL CONTRIBUTO

L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto concesso ed erogato fino al 50% delle spese ammissibili.
L’agevolazione massima concedibile non potrà superare l’importo di Euro 100.000.
L’investimento minimo ammissibile è pari a Euro 30.000.

RETROATTIVITA’

Spese da sostenere.

SIMEST – Potenziamento mercati africani

FINALITA’

Sostenere gli investimenti produttivi e commerciali, anche per digitalizzazione e sostenibilità, e le spese per la formazione e l’inserimento in azienda del personale locale.

BENEFICIARI

Impresa di qualsiasi dimensione con almeno due bilanci depositati che soddisfi una delle seguenti condizioni: avere un Fatturato export pari ad almeno il 5% come risultante dall’ultimo Bilancio e inoltre:

(i) essere stabilmente presente in almeno un Paese africano secondo le seguenti modalità:

1) sede commerciale o produttiva attiva da almeno 6 mesi antecedenti alla data di presentazione della domanda, come risultante da visura camerale o altra documentazione, anche fiscale; oppure 2) sede commerciale o produttiva attiva da meno di 6 mesi o non attiva alla data di presentazione della domanda, l’Impresa Richiedente deve fornire evidenza della costituzione e operatività della stessa sede entro la data della prima erogazione, pena revoca dell’Intervento Agevolativo.

oppure,

(ii) realizzare esportazioni di beni e servizi verso uno o più Paesi Africani in misura non inferiore al 2% del proprio fatturato totale, come risultante da asseverazione oppure,

(iii) realizzare importazioni di materie prime strategiche e di altri prodotti (beni intermedi e finali, beni strumentali e altre materie prime), da uno o più Paesi africani in misura non inferiore al 2% del proprio fatturato totale

oppure

  • avere almeno il 10% di fatturato totale, come risultante dall’ultimo Bilancio, derivante da comprovate operazioni di fornitura, risultanti da specifici contratti/ordini commerciali stipulati in data antecedente alla data di presentazione della Domanda, verso una o più imprese italiane che hanno un Fatturato Export pari ad almeno il 5% e che alternativamente: a. risultano avere una stabile presenza in almeno un Paese africano, secondo le modalità indicate al punto a) (i), 1) o oppure b. risultano realizzare esportazioni nella misura indicata al punto a) (ii) sopra; oppure c. risultano realizzare importazioni nella misura indicata al punto a) (iii) sopra.

INTERVENTI E SPESE AMMISSIBILI

Sono ammissibili progetti con le seguenti spese:

a) Almeno il 60% dell’Intervento Agevolativo: Spese per investimenti volti a rafforzare la propria solidità patrimoniale, anche in Italia. Tali investimenti dovranno risultare nell’attivo patrimoniale alle voci immobilizzazioni materiali e immateriali (esclusa la voce “avviamento”), con separata evidenza in nota integrativa oppure asseverati da un soggetto indipendente iscritto al Registro dei Revisori Contabili. Sono escluse le immobilizzazioni finanziarie.

Tra le spese ammissibili rientrano, a titolo esemplificativo e non esaustivo:

– acquisto/leasing finanziario di macchinari, apparecchiature ad uso produttivo, impianti e beni strumentali o potenziamento/riconversione di beni produttivi e strumentali esistenti;

– tecnologie hardware e software, incluso il potenziamento o riconversione di tecnologie esistenti;

– integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali; realizzazione/ammodernamento di modelli organizzativi e gestionali in ottica digitale;

– implementazioni e gestione di sistemi di disaster recovery, business continuity e blockchain;

– investimenti in attrezzature tecnologiche, programmi informatici e contenuti digitali; – spese per investimenti legate all’industria 4.0 e 5.0 (es. cyber security, big data e analisi dei dati, cloud e fog computing, simulazione e sistemi cyberfisici, sistemi di visualizzazione, realtà virtuale e realtà aumentata, robotica avanzata e collaborative, manifattura additiva, internet delle cose e delle macchine);

– spese di investimento per l’effettuazione di un inserimento in un Paese Africano, tramite l’acquisto di una nuova struttura/immobile/fabbricato anche produttiva o il potenziamento di una struttura esistente in un Paese africano;

– spese per investimenti per la sostenibilità ambientale e sociale, anche in Italia (es. efficientamento energetico, idrico, mitigazione impatti climatici, ecc.).

b) Fino al 40% dell’Intervento Agevolativo: Spese strettamente connesse alla realizzazione degli investimenti di cui al punto a), tra cui:

– spese per la formazione professionale in Italia o in Africa di personale africano;- spese per l’affitto e per l’allestimento di strutture (es. ufficio, showroom, corner commerciale, negozio e della eventuale struttura destinata alla formazione del personale africano);

– spese di viaggio, ingresso (incluse eventuali spese per le pratiche di regolarizzazione in Italia) e soggiorno in Italia di personale africano per assunzione, dopo eventuale formazione, se non già effettuata in loco;

– spese promozionali, spese per certificazioni, omologazioni di prodotto.

c) Spese consulenziali professionali per le verifiche di conformità alla normativa ambientale nazionale;

d) Spese per consulenze finalizzate alla presentazione e gestione della richiesta di Intervento Agevolativo e alle asseverazioni rese dal Revisore per un valore fino a un massimo del 5% dell’importo deliberato.

ENTITA’ DEL CONTRIBUTO

Finanziamento di 6 anni a copertura totale dell’investimento con un tasso di interesse pari allo 0,511% per un importo massimo pari al minore tra il 35% dei ricavi medi risultati dagli ultimi due bilanci e 500.000€ per le microimprese, 2.500.000€ per le PMI e le Start up innovative e 5.000.000€ per le altre tipologie di imprese. E’ prevista una quota a fondo perduto del 10%, elevabile al 20% in caso l’impresa richiedente abbia sede nel mezzogiorno.

RETROATTIVITA’

Spese da sostenere dopo l’ottenimento del CUP.

Unioncamere ER – Digital Export 24-25

FINALITA’

Il Bando si pone il conseguimento dei seguenti obiettivi:

  •  sostenere percorsi di internazionalizzazione e di promo-commercializzazione delle imprese e del sistema regionale, contribuendo ad accrescere il numero delle imprese esportatrici e i volumi complessivi dei volumi esportati;
  •  supportare le imprese per accedere ai servizi offerti dagli strumenti digitali e/o per consolidare il loro utilizzo;
  •  realizzare analisi e chiavi di lettura innovative relative all’internazionalizzazione delle imprese regionali e della politica promozionale regionale.

BENEFICIARI

Le piccole, medie imprese con sede operativa in Emilia Romagna e con codice ATECO appartenente alla sezione C dalla divisione 10 alla 33.

INTERVENTI E SPESE AMMISSIBILI

Sono ammissibili a finanziamento  progetti finalizzati alla realizzazione di percorsi di internazionalizzazione e di promo-commercializzazione presentati da singole imprese, volti a rafforzare la loro presenza all’estero e/o a sviluppare canali e strumenti di promozione all’estero.

I progetti devono essere rivolti ad un massimo di 2 Paesi esteri tra loro omogenei per similarità nella tipologia di settori target o contiguità geografica (sono escluse le aree geografiche) ed articolati in almeno 2 ambiti di attività tra quelli elencati:

a) lo sviluppo delle competenze interne attraverso l’utilizzo in impresa di T.E.M. Temporary Export Manager e D.E.M. Digital Export Manager, in affiancamento al personale aziendale. Affinché l’azione e i relativi costi vengano considerati eleggibili, il percorso di affiancamento all’impresa da parte di un esperto senior in marketing internazionale e/o in comunicazione e web marketing o digital export dovrà avere una durata minima di 4 mesi, corrispondenti ad almeno 25 giornate intere.

b) la realizzazione di incontri B2B e B2C in presenza o virtuali a distanza, in Italia o all’estero, con operatori dei Paesi target individuati nel progetto.

c) la partecipazione a fiere, eventi già esistenti, convegni specialistici a carattere internazionale in presenza o in modalità digitale: partecipazione, in qualità di espositori, a manifestazioni fieristiche organizzate sia all’estero che in Italia, il cui periodo di svolgimento ricade tra il 01/01/2025 ed il 31/12/2025.

d) la realizzazione di attività di marketing digitale attraverso uno o più canali digitali: posizionamento sui motori di ricerca, digital advertising (incluse sponsorizzazioni durante un evento), SEO (Search Engine Optimization), SEM (Search Engine Marketing), D.E.M. (direct E-mail Marketing). Tutte le attività di marketing digitale dovranno obbligatoriamente essere realizzate per il tramite di una società di consulenza.

e) l’avvio e lo sviluppo della gestione di business on line (BOL), attraverso l’utilizzo e il corretto posizionamento su piattaforme: quote di adesione a vetrine/piattaforme digitale/al posizionamento su piattaforme/marketplace/sistemi di smart payment internazionali per l’avvicinamento della gestione di business on line; realizzazione di landing page;

f) la traduzione dei contenuti del sito web aziendale nella lingua estera del/i Paese/i target di progetto, purché finalizzati allo sviluppo di attività di promozione in tali paesi;

g) il potenziamento dei materiali promozionali in lingua estera nella lingua estera del/i Paese/i target di progetto.

ENTITA’ DEL CONTRIBUTO

Le agevolazioni saranno erogate sotto forma di contributi a fondo perduto, nella misura del 50% della spesa ammessa.

Il contributo unitario massimo è pari a euro 15.000 e quello minimo pari a euro 5.000, a fronte di spese complessive massime ammissibili pari a euro 30.000.

RETROATTIVITA’

Spese da sostenere nel corso del 2025.

Unioncamere Lombardia – Export 2024

FINALITA’

Far crescere la competitività delle MPMI lombarde sui mercati esteri attraverso un accompagnamento qualificato in grado di supportare le imprese nell’approccio a nuovi mercati contribuendo alla crescita e allo sviluppo dell’internazionalizzazione.

BENEFICIARI

Le Micro, piccole, medie imprese lombarde con una quota di fatturato export inferiore al 20% e che non abbiano percepito contributi con le seguenti misure:

  • Bando Export 2023 (approvato con Determinazione D.O. UCL n. 102/2023);
  • Bando Digital export 2022 (approvato con Determinazione D.O. UCL n. 45/2022);
  • Bando Linea Internazionalizzazione 21-27 – Progetti per la competitività sui mercati esteri (approvato con d.d.u.o. n. 19050 del 23/12/2022 e s.m.i.).

INTERVENTI E SPESE AMMISSIBILI

Si ritengono ammissibili i progetti che, attraverso l’affiancamento di figure professionali (Manager Esperto di processi di Import Export e internazionalizzazione “EXIM Manager”, Temporary Export Manager “TEM”, Digital Export Manager “DEM”) elaborano una strategia di sviluppo aziendale volta a far crescere le imprese destinatarie della presente misura sui mercati esteri, internazionalizzando il proprio prodotto e sfruttando le opportunità (reali o digitali) che il mercato globale offre mediante – tra le varie – le seguenti attività:

  • analisi e ricerche sui mercati esteri
  • individuazione delle potenziali aree e dei mercati di interesse
  • individuazione di nuovi clienti
  • definizione e attuazione di un piano di sviluppo per l’export
  • assistenza alla contrattualistica internazionale • marketing online (piattaforme e-commerce, ecc…)
  • cura della presenza online dell’azienda su più canali
  • predisposizione della strategia di espansione
  • strutturazione o rafforzamento di un team aziendale dedicato all’internazionalizzazione e all’espansione dell’azienda sui mercati esteri
  • sviluppo o accrescimento delle competenze interne attraverso un affiancamento on the job.

Per la realizzazione del progetto sono ammissibili esclusivamente le spese sostenute per l’impiego di un EXIM Manager, TEM e/o DEM. L’EXIM Manager, TEM e/o DEM deve essere in possesso dei seguenti requisiti alternativi:

1. Esperienza in un ruolo analogo pari ad almeno cinque anni;

2. Attestato formale di conoscenze specifiche di analisi, selezione e sviluppo del mercato estero delle imprese, oltreché di identificazione delle strategie più efficaci per l’ingresso e il consolidamento della presenza in ambito internazionale, di cui alla norma UNI 11823:2021.

ENTITA’ DEL CONTRIBUTO

Contributo a fondo perduto del 50% fino a un massimo di €15.000.

Non sono ammessi progetti inferiori a 10.000€ di costo.

RETROATTIVITA’

Spese sostenute a partire dalla data di presentazione della domanda e fino al 31 dicembre 2024.

Regione Veneto – Miglioramento e l’efficientamento delle PMI con l’economia circolare

FINALITA’

Sostenere le piccole e medie imprese con l’obiettivo di:

  • indurre cambiamenti organizzativi che favoriscano l’adozione di nuovi processi produttivi (materie prime e tecnologie) che consentono di utilizzare minori quantità di materie prime e realizzare prodotti a maggior durabilità o realizzare prodotti e componenti con un maggior indice di riparabilità e manutenzione o più facili da riciclare/recuperare e con minori scarti,
  • migliorare l’efficienza della produzione tramite la riduzione del consumo di risorse e degli scarti di lavorazione o fare in modo che questi siano gestiti come sottoprodotti o tramite la riduzione/eliminazione dell’impiego di sostanze pericolose tramite la sostituzione con altre sostanze a minore pericolosità,
  • sostenere il ricorso alle materie prime seconde, ossia ai prodotti derivanti dal recupero dei rifiuti, per attivare la domanda di prodotti sostenibili e circolari, e ridurre la produzione di rifiuti o valorizzare i sottoprodotti industriali e la loro re-immissione nella catena del valore, anche attraverso iniziative di simbiosi industriale

BENEFICIARI

Possono partecipare al bando le piccole e medie imprese del Veneto.

INTERVENTI E SPESE AMMISSIBILI

Le tipologie d’intervento ammissibili al sostegno sono:

a. reingegnerizzazione del prodotto e/o del packaging del prodotto al fine di favorirne la durabilità, la riparabilità o le modalità di recupero, ivi inclusi gli impianti pilota;

b. reingegnerizzazione impiantistica del processo o del prodotto volte alla sostituzione di materie prime o additivi utilizzati nel ciclo produttivo con rifiuti, End of Waste (già autorizzati o da autorizzare) o sottoprodotti, ivi inclusi gli impianti pilota;

c. reingegnerizzazione del ciclo produttivo e/o modifiche gestionali del ciclo produttivo e della supply chain al fine di migliorare l’efficienza nella produzione tramite la riduzione dei consumi di risorse e degli scarti di lavorazione, ivi inclusi gli impianti pilota;

d. reingegnerizzazione del ciclo produttivo, anche in sinergia con diverse realtà produttive, che prevenga la produzione di rifiuti attraverso la creazione di una filiera di sottoprodotti.

Sono ammissibili le seguenti tipologie di spesa:

a) Acquisto di impianti, macchinari, strumenti ed attrezzature;

b) spese relative ad immobili (max 20% del progetto) e terreni (max 10% del progetto);

c) spese per opere edili e impiantistiche, solo se strettamente collegate alla realizzazione del progetto;

d) Licenze e servizi informatici inclusi servizi in cloud e software SaaS;

e) Brevetti e diritti di uso e sfruttamento;

f) Consulenze specialistiche e servizi esterni (max 20% del progetto).

g) Spese per garanzie;

h) Costi indiretti forfettariamente calcolati nel 5%.

ENTITA’ DEL CONTRIBUTO

Il contributo è a fondo perduto e può essere richiesta:

– in regime de minimis con un contributo del 70% fino a 300.000€ (importo minimo di spesa 50.000€);

– in esenzione con contributo del 55% per le micro e piccole imprese fino a 1.100.000€ (importo minimo di spesa 300.000€) e 45% per le medie imprese 45% fino a 900.000€ (importo minimo di spesa 300.000€).

RETROATTIVITA’

Spese da sostenere

Regione Lombardia – Sostegno alle PMI lombarde per lo sviluppo di azioni di economia circolare nel settore del tessile e della plastica

FINALITA’

Promuovere azioni di economia circolare da parte delle PMI lombarde per conseguire la riduzione ed una migliore gestione dei rifiuti delle filiere delle plastiche e del tessile.

BENEFICIARI

PMI operanti nelle filiere delle plastiche e del tessile con sede operativa nella regione Lombardia.

INTERVENTI E SPESE AMMISSIBILI

Sono ammissibili progetti attinenti a uno o più dei seguenti ambiti di intervento nell’ambito delle filiere delle plastiche e del tessile:

– valorizzazione come materia dei residui di produzione, anche in un’ottica di simbiosi industriale e introduzione nel ciclo produttivo di sottoprodotti;

– azioni di riutilizzo di imballaggi a fine vita, anche grazie alla realizzazione di sistemi di vuoto a rendere;

– azioni per il riutilizzo di prodotti o l’allungamento del ciclo di vita, ad esempio, attraverso pratiche di logistica inversa o la trasformazione del prodotto in servizio;

– modifiche alle linee produttive al fine di realizzare prodotti/imballaggi con un minor uso di materie prime;

– modifiche alle linee produttive per la riduzione o l’utilizzo dei propri scarti/sfridi di lavorazione; – modifiche alle linee produttive per l’introduzione di materiali da “end of waste”;

– modifiche alle linee produttive a seguito di riprogettazione del prodotto ai fini di un miglioramento del fine vita dello stesso (maggiore durata e riciclabilità) anche attraverso l’utilizzo di materiali alternativi;

– progetti innovativi, con caratteristiche di trasferibilità e scalabilità, relativi a raccolte di rifiuti dedicate a frazioni omogenee ai fini dell’ottimizzazione dei processi di preparazione per il riutilizzo o riciclaggio;

– progetti innovativi, con caratteristiche di trasferibilità e scalabilità, relativi a processi di preparazione per il riutilizzo o riciclaggio di rifiuti plastici, di rifiuti in bioplastica compostabile e di rifiuti tessili.

Gli ambiti di azione possono essere associati a tutte le fasi del ciclo di vita delle filiere della plastica e del tessile: l’approvvigionamento, il design, la produzione, la distribuzione, l’utilizzo, la raccolta e il fine vita.

Sono ammissibili le seguenti tipologie di spese sostenute successivamente alla presentazione della domanda di partecipazione, purché funzionali e collegate al progetto di investimento:

a) acquisto e installazione di beni strumentali, macchinari, sistemi di automazione e tecnologie adattive, impianti di produzione, attrezzature e arredi, necessari per il conseguimento delle finalità progettuali; revamping dei macchinari esistenti. Le spese devono riguardare esclusivamente beni durevoli, non di consumo e strettamente funzionali all’attività svolta. Le spese per l’acquisto di veicoli sono consentite solo per veicoli iscritti all’albo nazionale gestori ambientali per il trasporto dei rifiuti conto terzi.

b) acquisto di hardware (sono escluse le spese per smartphone, tablet e cellulari) purché strettamente connessi al progetto;

c) acquisto di software gestionale, professionale e altre applicazioni aziendali, licenze d’uso e servizi software di tipo cloud e saas e simili, nella misura massima del 5% delle spese ammissibili per il progetto;

d) registrazione e sviluppo di marchi e brevetti e per le certificazioni di qualità, acquisizione di marchi, di certificazioni tecniche e di eventuale registrazione REACH; acquisto di licenze di produzione;

e) opere edili-murarie e impiantistiche se direttamente correlate e funzionali all’installazione dei beni di cui alla 5  voce a), e spese di progettazione e direzione lavori nel limite del 25% della voce di spesa di cui alla lettera a).

f) spese generali determinate con un tasso forfettario pari al 7% delle spese ammissibili.

ENTITA’ DEL CONTRIBUTO

Contributo a fondo perduto del 50% fino a 300.000€.

L’intensità di finanziamento viene incrementata al 60% se, dopo un anno dalla rendicontazione, il beneficiario dimostra il superamento nella misura minima del 30% della somma dei seguenti risultati attesi rispetto a quanto dichiarato nella domanda di partecipazione al bando:

• riduzione della produzione di rifiuti (t/anno);

• minor utilizzo di materie prime (t/anno);

• utilizzo di sottoprodotti o prodotti da “End of Waste” in sostituzione di risorse/materie prime (t/anno);

• incremento di rifiuti riciclati o avviati a riciclo (t/anno).

RETROATTIVITA’

Spese da sostenere

Regione Emilia Romagna – Promozione dell’economia circolare e la riduzione dei rifiuti nel sistema produttivo regionale

FINALITA’

Favorire gli investimenti necessari ad aumentare il tasso di riciclo dei rifiuti, nonché attivare azioni significative in termini di economia circolare, incentivando gli interventi volti alla riduzione del quantitativo di rifiuti prodotti in ambito manifatturiero e/o al riutilizzo del materiale di scarto.

BENEFICIARI

Piccole e medie imprese con unità locale in Emilia Romagna oppure altri soggetti diversi dalle imprese iscritte al REA.

INTERVENTI E SPESE AMMISSIBILI

Sono ammissibili a finanziamento, a valere sull’azione 2.6.1, gli interventi volti alla realizzazione di nuovi impianti o al potenziamento di impianti esistenti necessari al trattamento e riciclaggio di rifiuti di qualsiasi tipo e alla loro trasformazione in materia prima seconda.

Per quanto attiene all’azione 1.3.1, sono ammissibili gli interventi di innovazione tecnologica, di prodotto, di processo e di servizio che siano finalizzati alla riconversione e/o riqualificazione dell’attività economico/produttiva verso un modello di economia circolare e sviluppo sostenibile e che siano in grado di dimostrare, per effetto degli investimenti, un utilizzo più efficiente delle risorse attraverso una riduzione della produzione di scarti/rifiuti o un aumento degli scarti riutilizzabili.

Sono ammissibili a finanziamento le seguenti spese:

A. acquisizione di beni strumentali, quali macchinari, attrezzature e impianti, hardware e di beni immateriali e intangibili, quali brevetti, marchi, licenze, servizi cloud computing e know-how;

B. realizzazione di opere murarie ed edilizie strettamente connesse alla installazione e posa in opera di macchinari, attrezzature, impianti e hardware;

C. acquisizioni di servizi di consulenza specializzata per la realizzazione del progetto e per l’ottenimento di certificazioni connesse ai temi ambientali (ISO 14001, EMAS, ECOLABEL, EPD, LCA, ecc). Tale spesa è riconosciuta nella misura massima del 20% della somma delle voci A e B;

D. oltre alle spese sopra indicate, sono riconosciute forfettariamente spese generali in misura pari al 5% della somma delle voci A, B e C, ai sensi dell’articolo 54, lettera a).

ENTITA’ DEL CONTRIBUTO

Il contributo previsto nel presente bando sarà concesso nella forma del fondo perduto, secondo i seguenti regimi di aiuto, e le seguenti misure percentuali massime:

– “Regime de minimis”, così come disciplinato dal Regolamento (UE) n. 2831/2023: in questo caso il contributo verrà concesso nella misura massima del 40%  del costo dell’investimento considerato ammissibile;

in alternativa, a scelta del proponente e solo per progetti di cui all’azione 2.6.1:

– Qualora l’investimento consista nell’installazione di una componente aggiuntiva in una struttura già esistente per la quale non vi è un equivalente meno rispettoso dell’ambiente o il richiedente dell’aiuto può dimostrare che in assenza dell’aiuto non avrebbe luogo alcun investimento, è possibile richiedere l’applicazione del “Regime di esenzione”. In questo caso il contributo sarà riconosciuto secondo le seguenti percentuali:

o Max. 55 % della spesa ammissibile per Piccole imprese

o Max. 45% della spesa ammissibile per le Medie imprese

o Max. 35% della spesa ammissibile per le imprese diverse dalle PMI

RETROATTIVITA’

Spese da sostenere