La Regione Emilia Romagna ha fissato al 18 giugno i termini per la riapertura del Fondo StartER e del Fondo Energia, strumenti molto apprezzati dalle imprese.
Il Fondo Energia finanzia progetti attraverso la concessione di mutui di importo fino a € 1.000.000, durata massima 96 mesi, a tasso zero per il 75% dell’importo ammesso, e ad un tasso convenzionato non superiore all’EURIBOR 6 mesi +4,99% per il restante 25%.
I progetti agevolabili sono quelli volti a:
- efficientamento energetico delle imprese;
- realizzazione impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili per l’autoconsumo;
- interventi di miglioramento e adeguamento sismico in associazione ad interventi energetici;
- interventi per la circolarità dei processi e lo sviluppo di impianti di economia circolare.
Il Fondo concede, inoltre, un contributo a fondo perduto, che copre le spese tecniche sostenute per la diagnosi energetica, e/o lo studio di fattibilità, e/o la preparazione del progetto di investimento.
Analogamente, il Fondo StartER concede finanziamenti a tasso agevolato con provvista mista, derivante per il 75% dalle risorse pubbliche del Fondo (Pr Fesr Emilia Romagna 2021-2027) e per il restante 25% da risorse messe a disposizione degli Istituti di credito convenzionati. Solo per le imprese femminili la percentuale di provvista pubblica sale all’80%.
I finanziamenti, nella forma tecnica di mutuo chirografario, possono avere la durata compresa tra 18 e 96 mesi (incluso un preammortamento massimo di 18 mesi), ed importo ricompreso tra un minimo di 20 mila euro ad un massimo di 500mila euro.
Possono partecipare le micro e piccole imprese iscritte al registro delle imprese da meno di 5 anni e finanzia le seguenti tipologie di spese:
A. Interventi su immobili strumentali: acquisto, ampliamento e/o ristrutturazione;
B. acquisto di macchinari, attrezzature, hardware e software, arredi strettamente funzionali all’attività;
C. acquisizione di brevetti, licenze, marchi, avviamento;
D. spese per partecipazione a fiere e interventi promozionali;
E. consulenze tecniche e/o specialistiche;
F. spese del personale adibito al progetto;
G. materiale e scorte;
H. spese per locazione dei locali adibiti ad attività (risultante da visura come sede principale/unità locale);
I. Spese per la produzione di documentazione tecnica necessaria per la presentazione e rendicontazione, parziale e finale, della domanda.
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