Emilia Romagna – Riaprono il Fondo StartER e il Fondo Energia mercoledì 28 Maggio 2025

Emilia Romagna – Riaprono il Fondo StartER e il Fondo Energia

La Regione Emilia Romagna ha fissato al 18 giugno i termini per la riapertura del Fondo StartER e del Fondo Energia, strumenti molto apprezzati dalle imprese.

Il Fondo Energia finanzia progetti attraverso la concessione di mutui di importo fino a € 1.000.000, durata massima 96 mesi, a tasso zero per il 75% dell’importo ammesso, e ad un tasso convenzionato non superiore all’EURIBOR 6 mesi +4,99% per il restante 25%.

I progetti agevolabili sono quelli volti a:

  • efficientamento energetico delle imprese;
  • realizzazione impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili per l’autoconsumo;
  • interventi di miglioramento e adeguamento sismico in associazione ad interventi energetici;
  • interventi per la circolarità dei processi e lo sviluppo di impianti di economia circolare.

Il Fondo concede, inoltre, un contributo a fondo perduto, che copre le spese tecniche sostenute per la diagnosi energetica, e/o lo studio di fattibilità, e/o la preparazione del progetto di investimento.

Analogamente, il Fondo StartER concede finanziamenti a tasso agevolato con provvista mista, derivante per il 75% dalle risorse pubbliche del Fondo (Pr Fesr Emilia Romagna 2021-2027) e per il restante 25% da risorse messe a disposizione degli Istituti di credito convenzionati. Solo per le imprese femminili la percentuale di provvista pubblica sale all’80%.

I finanziamenti, nella forma tecnica di mutuo chirografario, possono avere la durata compresa tra 18 e 96 mesi (incluso un preammortamento massimo di 18 mesi), ed importo ricompreso tra un minimo di 20 mila euro ad un massimo di 500mila euro.

Possono partecipare le micro e piccole imprese iscritte al registro delle imprese da meno di 5 anni e finanzia le seguenti tipologie di spese:

A. Interventi su immobili strumentali: acquisto, ampliamento e/o ristrutturazione;

B. acquisto di macchinari, attrezzature, hardware e software, arredi strettamente funzionali all’attività;

C. acquisizione di brevetti, licenze, marchi, avviamento;

D. spese per partecipazione a fiere e interventi promozionali;

E. consulenze tecniche e/o specialistiche;

F. spese del personale adibito al progetto;

G. materiale e scorte;

H. spese per locazione dei locali adibiti ad attività (risultante da visura come sede principale/unità locale);

I. Spese per la produzione di documentazione tecnica necessaria per la presentazione e rendicontazione, parziale e finale, della domanda.

Per ulteriori informazioni, non esitate a contattarci.