Regione Veneto – Contributi alle PMI giovanili

FINALITA’

Sostenere le piccole e medie imprese (PMI) giovanili nei settori dell’artigianato, dell’industria, del commercio e dei servizi.

BENEFICIARI

Sono ammesse alle agevolazioni le micro, piccole e medie imprese  dei settori dell’artigianato, dell’industria, del commercio e dei servizi che rientrano in una delle seguenti tipologie:

i) imprese individuali i cui titolari siano persone di età compresa tra i diciotto e i trentacinque anni;

ii) società e cooperative i cui soci siano per almeno il sessanta per cento persone di età compresa tra i diciotto e i trentacinque anni ovvero il cui capitale sociale sia detenuto per almeno i due terzi da persone di età compresa tra i diciotto e i trentacinque anni.

INTERVENTI E SPESE AMMISSIBILI

Sono ammissibili i progetti di supporto all’avvio, insediamento e sviluppo di nuove iniziative imprenditoriali e i progetti di rinnovo e ampliamento dell’attività esistente.

Sono ammissibili le spese relative a beni materiali, beni immateriali e servizi rientranti nelle seguenti categorie:

a) spese relative all’acquisto, o all’acquisizione tramite operazioni di leasing finanziario, di macchinari, impianti produttivi, hardware e attrezzature;

b) spese per arredi: sono agevolabili nel limite massimo di euro 10.000€;

c) spese relative all’acquisto, o all’acquisizione tramite operazioni di leasing finanziario, di negozi mobili: per le imprese che svolgono l’attività di commercio su aree pubbliche, è agevolabile l‘acquisto del mezzo di trasporto, nuovo di fabbrica o a “Km zero”, con il relativo allestimento interno;

d) spese per l’acquisto di autocarri furgonati specifici per il trasporto merci, a esclusivo uso aziendale di categoria ambientale Euro 6 e con alimentazione diversa da quelle esclusivamente diesel o benzina (come risultante dalla carta di circolazione), solo nel caso in cui il mezzo sia strettamente necessario all’attività svolta e fino a un massimo di 10.000€;

e) spese per l’acquisto di software, realizzazione di siti web e di e-commerce: sono agevolabili nel limite massimo di euro 10.000€ e comprendono:

– software gestionali e per progettazione grafica 3D, licenze d’uso e servizi software di tipo cloud e SaaS e simili. Non sono ammesse le spese per servizi di manutenzione, aggiornamento o di assistenza del software. I programmi informatici devono essere commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;

– progettazione e realizzazione del sito web e/o e-commerce.

f) spese per opere murarie e di impiantistica: sono ammissibili nel limite massimo di euro 10.000€.

g) spese generali, comprensive di spese riferite ad esempio a: spese per l’acquisto di brevetti, licenze, know-how o di conoscenze tecniche non brevettate, banche dati, ricerche di mercato, campagne promozionali anche tramite social network, acquisizione e realizzazione di spot TV e radio, brochure, locandine, volantini o similari, canoni, locazioni e fitti, energia, spese telefoniche, etc. Il costo per tali spese, da calcolarsi in misura forfettaria pari a euro 3.500€.

ENTITA’ DEL CONTRIBUTO

L’agevolazione, nella forma di contributo a fondo perduto, è pari al 30% della spesa rendicontata ammissibile per la realizzazione del progetto ed è concessa:

• nel limite massimo di euro 51.000€ corrispondenti a una spesa rendicontata ammissibile pari o superiore a 170.000€;

• nel limite minimo di euro 6.000€ corrispondenti a una spesa rendicontata ammissibile pari a euro 20.000€

RETROATTIVITA’

Spese da sostenere successivamente alla presentazione della domanda e il progetto ammesso all’agevolazione deve essere concluso ed operativo entro il termine perentorio del 16 dicembre 2024.

MASAF – Fondo per il sostegno delle eccellenze della gastronomia e dell’agroalimentare italiano

FINALITA’

Promuovere e sostenere le imprese di eccellenza nei settori della ristorazione e della pasticceria, al fine di valorizzare il patrimonio agroalimentare ed enogastronomico italiano.

BENEFICIARI

Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese in possesso dei seguenti requisiti:

a) se operanti nel settore identificato dal codice ATECO 56.10.11 («Ristorazione con somministrazione»): essere regolarmente costituite ed iscritte come attive nel Registro delle imprese da almeno dieci anni o, alternativamente, aver acquistato, nei dodici mesi precedenti la data di pubblicazione del decreto, prodotti certificati DOP, IGP, SQNPI, SQNZ e prodotti biologici per almeno il 25% del totale dei prodotti alimentari acquistati nello stesso periodo;

b) se operanti nel settore identificato dal codice ATECO 56.10.30 («Gelaterie e pasticcerie») e dal codice ATECO 10.71.20 («Produzione di pasticceria fresca»): essere regolarmente costituite ed iscritte come attive nel Registro delle imprese da almeno dieci anni o, alternativamente, aver acquistato, nei dodici mesi precedenti la data di pubblicazione del presente decreto, prodotti certificati DOP, IGP, SQNPI e prodotti biologici per almeno il 5% del totale dei prodotti alimentari acquistati nello stesso periodo.

INTERVENTI E SPESE AMMISSIBILI

Sono previste due linee:

– La prima finanzia l‘acquisto di macchinari professionali e beni strumentali all’attività di impresa nuovi di fabbrica.

– La seconda finanzia l’inserimento con contratto di apprendistato di uno o più giovani under 30 in possesso di un diploma di istruzione secondaria superiore presso un Istituto Professionale di Stato per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera (IPSEOA) da non oltre 5 anni.

ENTITA’ DEL CONTRIBUTO

Per entrambe le linee è previsto un contributo a fondo perduto del 70% delle spese ammissibili fino ad un massimo di 30.000€.

RETROATTIVITA’

Spese da sostenere.

INAIL – Bando ISI 2023

FINALITA’

Incentivare le imprese alla realizzazione di progetti per il miglioramento dei livelli di salute e sicurezza sul lavoro, ovvero per il miglioramento documentato delle condizioni di salute e di sicurezza dei lavoratori rispetto a quelle preesistenti alla data di pubblicazione del bando e riscontrabile, ove previsto, con quanto riportato nella valutazione dei rischi aziendali.

BENEFICIARI

Le imprese, anche individuali, ubicate in ciascun territorio regionale/provinciale e iscritte alla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura (CCIAA), secondo le distinzioni di seguito specificate in relazione ai diversi Assi di finanziamento.

INTERVENTI E SPESE AMMISSIBILI

Sono finanziabili le seguenti tipologie di progetto ricomprese in 5 Assi di finanziamento:

Asse 1  –  Progetti per la riduzione dei rischi tecnopatici 

  • Riduzione del rischio chimico;
  • Riduzione del rischio rumore mediante la sostituzione di trattori agricoli o forestali e di macchine;
  • Riduzione dal rischio derivante da vibrazioni meccaniche;
  • Riduzione del rischio da movimentazione manuale di persone;
  • Riduzione del rischio da movimentazione manuale di carichi mediante interventi di automazione;
  • Riduzione del rischio emergenza nel settore della Pesca;
  • Riduzione del rischio da movimentazione manuale dei carichi nel settore della pesca.

Asse 2 – Progetti per la riduzione dei rischi infortunistici

  • Riduzione del rischio di caduta dall’alto mediante l’installazione di ancoraggi fissati permanentemente;
  • Riduzione del rischio infortunistico mediante la sostituzione di trattori agricoli o forestali e di macchine obsolete (ante 98);
  • Riduzione del rischio infortunistico mediante la sostituzione di macchine non obsolete (ante 2006);
  • Riduzione del rischio da lavorazioni in spazi confinati e/o sospetti di inquinamento.

Asse 3- Progetti di bonifica da materiali contenenti amianto

  • Rimozione di coperture in cemento-amianto e loro rifacimento;
  • Rimozione di coperture e controsoffitti in cemento-amianto e rifacimento delle coperture.

Asse 4 – Progetti per micro e piccole imprese operanti in specifici settori

  • Riduzione del rischio infortunistico mediante la sostituzione di macchine  (taglio, cesoiamento, schiacciamento, urto, ustioni, elettrico);
  • Riduzione del rischio infortunistico mediante la sostituzione di apparecchi elettrici (taglio, cesoiamento, schiacciamento, urto, ustioni, elettrico);

Asse 5 – Progetti per micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione agricola primaria dei prodotti agricoli

 

ENTITA’ DEL CONTRIBUTO

Contributo a fondo perduto così ripartito:
  • per gli Assi 1 (1.1 e 1.2), 2, 3, 4 nella misura del 65% dell’importo delle spese ritenute ammissibili
  • per l’Asse 5 (5.1 e 5.2) nella misura:
    • 65% per i soggetti destinatari del sub Asse 5.1 (generalità delle imprese agricole);
    • 80% per i soggetti destinatari del sub Asse 5.2 (giovani agricoltori).

L’ammontare del finanziamento è compreso tra un importo minimo di 5.000,00 euro e un importo massimo erogabile pari a 130.000,00 euro.

RETROATTIVITA’

Da definire (pubblicazione calendari entro il 21 febbraio).

Regione Emilia Romagna – Attrazione degli investimenti

FINALITA’

Raccogliere proposte per la realizzazione di programmi di investimento strategici ad elevato impatto occupazionale che comprendano prioritariamente lo svolgimento di attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzati a sviluppare e diffondere significativi avanzamenti tecnologici per il sistema produttivo e, contestualmente, alla acquisizione di nuovi risultati di rilevanza tecnologica e industriale di interesse per le filiere produttive regionali e favorire la transizione industriale, digitale e green lungo la direttrice della S3 anche attraverso la valorizzazione e l’attrazione di alte competenze

BENEFICIARI

Possono presentare domanda di partecipazione al bando le imprese singole, che esercitano attività diretta alla produzione di beni e di servizi:

a. già presenti con almeno una unità locale in Emilia-Romagna che intendono realizzare investimenti addizionali;

b. non ancora attive in Emilia-Romagna ma che intendono investire sul territorio regionale.

Per essere ammessi al bando è necessario candidare almeno un progetto di R&S del valore di 2,5 milioni di euro per le grandi imprese e 1,5 milioni di europer le PMI e prevedere un incremento occupazionale di almeno 20 nuovi addetti tempo pieno (almeno 7 laureati) e indeterminato per le grandi imprese e 15 nuovi addetti a tempo pieno (almeno 5 laureati) e indeterminato per le PMI.

INTERVENTI E SPESE AMMISSIBILI

Fermo restando la necessità di presentare un progetto di R&S sono ammissibili i seguenti interventi:

Investimenti per la realizzazione di infrastrutture di ricerca (progetti tipologia A)

Sono ammissibili a finanziamento gli investimenti materiali ed immateriali connessi alla realizzazione di un’infrastruttura di ricerca con un investimento minimo pari a 1 milione. Ai fini dell’ammissibilità del progetto tipologia A), le imprese devono prevedere, anche in caso di richiesta di proroga dei termini di realizzazione dell’intervento, entro il 15 febbraio 2025 ovvero entro il termine  per la presentazione della prima rendicontazione delle spese:

– la sottoscrizione di minimo n. 2 accordi con Università e/o Enti di ricerca;

– 3 manifestazione di interesse da parte di imprese che non abbiano rapporti di controllo o collegamento.

 Aiuti a favore della ricerca e sviluppo (progetti Tipologia B) – INTERVENTO OBBLIGATORIO

Sono ammissibili a finanziamento uno o più interventi di ricerca e sviluppo, che abbiano lo scopo di introdurre sul mercato nuovi prodotti o servizi, o di adottare nuove tecnologie di produzione che prevedano nuovi investimenti e ampliamenti produttivi sul territorio regionale. Ai fini dell’ammissibilità degli interventi, per ogni progetto di ricerca e sviluppo, le imprese devono prevedere una spesa minima del 10% per le collaborazioni con Università e/o organismi di ricerca e/o enti di ricerca e/o altri soggetti che svolgono in misura prevalente attività di ricerca, innovazione o trasferimento di Know How.

Investimenti per la realizzazione di infrastrutture di prova e di sperimentazione (progetti Tipologia C) 

Sono ammissibili a finanziamento gli investimenti materiali ed immateriali connessi alla realizzazione di un’infrastruttura di prova e di sperimentazione con investimento ammissibile minimo pari a € 500.000. . Ai fini dell’ammissibilità del progetto tipologia A), le imprese devono prevedere, anche in caso di richiesta di proroga dei termini di realizzazione dell’intervento, entro il 15 febbraio 2025 ovvero entro il termine  per la presentazione della prima rendicontazione delle spese:

– la sottoscrizione di minimo n. 1 accordi con Università e/o Enti di ricerca;

– 3 manifestazione di interesse da parte di imprese che non abbiano rapporti di controllo o collegamento.

Investimenti per la tutela dell’ambiente per interventi finalizzati alla produzione di energia da fonti rinnovabili (tipologia D)

Per progetto, si dovrà intendere la realizzazione di un impianto per la produzione di energia da fonti rinnovabili al servizio di un’unità locale produttiva, localizzata in Emilia-Romagna. Tale impianto dovrà essere destinato alla produzione di energia da fonti rinnovabili per l’autoconsumo. Gli interventi dovranno prevedere costi ammissibili non inferiori a € 1.000.000.

Investimenti produttivi (nelle aree assistite e/o per le PMI) – progetti tipologia E

È ammissibile a finanziamento un progetto di investimento in beni materiali e/o immateriali per interventi funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese secondo il modello «Industria 4.0». Il progetto tipologia E può essere presentato solo da imprese che non abbiano sedi registrate in Emilia-Romagna al momento della approvazione del Bando. Sono ammissibili a finanziamento interventi del valore singolo ammissibile non inferiore a € 500.000 per le PMI e di € 1.000.000 per le grandi imprese.

Interventi per l’acquisizione delle competenze da parte delle PMI per la transizione industriale, digitale e green lungo la direttrice della S3 (di seguito anche tipologia F) 

Si finanziano azioni volte all’acquisizione di competenze, all’interno delle PMI, per sostenere: la transizione digitale ed ecologica guidata dalla S3 regionale, l’innovazione dei metodi di produzione e di organizzazione, i materiali e i processi produttivi in maniera intelligente, sostenibile e continuativa, lo sviluppo di competenze manageriali e l’attrattività ed il trattenimento dei talenti. La proposta deve riguardare l’inserimento nell’organico aziendale, tramite l’assunzione a tempo pieno e indeterminato presso un’unità locale sita in Emilia-Romagna di profili altamente qualificati. Sono agevolabili i costi salariali relativi al primo anno di assunzione. È pertanto agevolabile la retribuzione delle prime 15 mensilità continuative maturate.

ENTITA’ DEL CONTRIBUTO

Il contributo a fondo perduto è così ripartito:

– Misura A: 50% dei costi ammissibili fino a 1 milione.

– Misura B: 50% per i costi di ricerca, 25% per i costi di sviluppo fino a 4 milioni.

– Misura C: 25% dei costi ammissibili fino a 1 milione.

– Misura D:  45% fino a 500.000€.

– Misura E: 20% per le piccole imprese, 10% per le medie imprese fino a 500.000€.

RETROATTIVITA’

Spese a partire dal 1 gennaio 2024 e fino al 30 giugno 2026.

Regione Lombardia – Sostegno alle PMI lombarde per lo sviluppo di azioni di economia circolare nel settore del tessile e della plastica

FINALITA’

Promuovere azioni di economia circolare da parte delle PMI lombarde per conseguire la riduzione ed una migliore gestione dei rifiuti delle filiere delle plastiche e del tessile.

BENEFICIARI

PMI operanti nelle filiere delle plastiche e del tessile con sede operativa nella regione Lombardia.

INTERVENTI E SPESE AMMISSIBILI

Sono ammissibili progetti attinenti a uno o più dei seguenti ambiti di intervento nell’ambito delle filiere delle plastiche e del tessile:

– valorizzazione come materia dei residui di produzione, anche in un’ottica di simbiosi industriale e introduzione nel ciclo produttivo di sottoprodotti;

– azioni di riutilizzo di imballaggi a fine vita, anche grazie alla realizzazione di sistemi di vuoto a rendere;

– azioni per il riutilizzo di prodotti o l’allungamento del ciclo di vita, ad esempio, attraverso pratiche di logistica inversa o la trasformazione del prodotto in servizio;

– modifiche alle linee produttive al fine di realizzare prodotti/imballaggi con un minor uso di materie prime;

– modifiche alle linee produttive per la riduzione o l’utilizzo dei propri scarti/sfridi di lavorazione;

– modifiche alle linee produttive per l’introduzione di materiali da “end of waste”;

– modifiche alle linee produttive a seguito di riprogettazione del prodotto ai fini di un miglioramento del fine vita dello stesso (maggiore durata e riciclabilità) anche attraverso l’utilizzo di materiali alternativi;

– progetti innovativi, con caratteristiche di trasferibilità e scalabilità, relativi a raccolte di rifiuti dedicate a frazioni omogenee ai fini dell’ottimizzazione dei processi di preparazione per il riutilizzo o riciclaggio;

– progetti innovativi, con caratteristiche di trasferibilità e scalabilità, relativi a processi di preparazione per il riutilizzo o riciclaggio di rifiuti plastici, di rifiuti in bioplastica compostabile e di rifiuti tessili.

ENTITA’ DEL CONTRIBUTO

Contributo a fondo perduto del 50% elevabile al 60% se, in fase di rendicontazione, il beneficiario dimostra il superamento dei risultati attesi dichiarati nella valutazione ex ante relativamente agli indicatori previsti dal programma PR FESR e relativa procedura di VAS. Tale superamento deve essere conseguito nella misura almeno del 30%.

RETROATTIVITA’

Spese da sostenere dopo la presentazione della domanda.

Regione Emilia Romagna – Incentivi alle imprese per la rimozione e lo smaltimento dei manufatti contenenti amianto

FINALITA’

Incentivare la rimozione dell’amianto da parte delle imprese della Regione.

BENEFICIARI

Possono presentare domanda per partecipare al bando amianto e per richiedere un contributo le micro, piccole e medie imprese e le grandi imprese, con sede legale o unità locale nel territorio della Regione Emilia-Romagna.

INTERVENTI E SPESE AMMISSIBILI

Sono finanziabili i progetti relativi alla rimozione e smaltimento di manufatti contenenti amianto, presenti in immobili in cui si svolgono attività produttive, terziarie e commerciali dell’impresa richiedente, sede di lavoro per i soggetti addetti a tali attività.

ENTITA’ DEL CONTRIBUTO

L’intensità dell’aiuto è definita nella misura seguente: 50% per le PMI; 35% per le Grandi imprese. Il limite massimo di contributi ammissibile per intervento è fissato a €150.000 in valore assoluto L’importo del contributo è per il 50 è a fondo perduto e per il restante 50% finanziamento a tasso zero.

RETROATTIVITA’

Spese da sostenere dopo la presentazione della domanda.

SIMEST- Indennizzi per la perdita di reddito alle imprese nei territori alluvionati

FINALITA’

Contributo finalizzato all’indennizzo della comprovata Perdita di Reddito subita dalle imprese esportatrici localizzate nei Territori interessati colpiti dall’Evento, nei limiti della quota per la quale non si è avuto accesso ad altre forme di ristoro a carico della finanza pubblica, o a indennizzi assicurativi

BENEFICIARI

Imprese di tutte le dimensioni che abbiano:

  • depositato presso il Registro imprese il bilancio relativo all’anno 2022 e ai quattro esercizi completi precedenti;
  • un fatturato export pari ad almeno il 3% ;
  • subito una Perdita di reddito a seguito dell’evento alluvionale di maggio 2023 conseguente ad una sospensione dell’attività parziale o totale per un massimo pari a 6 mesi.

INTERVENTI E SPESE AMMISSIBILI

Perdite di reddito a partire dalla data dell’Evento determinata confrontando i dati finanziari riferiti unicamente allo stabilimento colpito dall’evento dei sei mesi del 2023 di sospensione e la media dei tre anni individuati tra i cinque anni precedenti il verificarsi dell’Evento (2018-2022), escludendo i due anni con il migliore e il peggiore risultato finanziario e calcolata per lo stesso periodo di sei mesi preso a riferimento nel 2023.

La perdita deve essere certificata mediante una Relazione Asseverata da un soggetto iscritto al registro dei revisori contabili del MEF.

ENTITA’ DEL CONTRIBUTO

Contributo a fondo perduto del 100% fino a un massimo di 5 milioni.

Il contributo è riconosciuto nei limiti della quota di perdita di reddito per la quale non si è avuto accesso ad altre forme di ristoro a carico della finanza pubblica, o a indennizzi assicurativi, sotto qualsiasi forma e da qualunque soggetto concessi o erogati.

 

Unioncamere ER – Digital Export 2023

FINALITA’

Rafforzare la capacità delle imprese regionali di operare sui mercati internazionali, assistendole nell’individuazione di nuove opportunità di business nei mercati già serviti e nella ricerca di nuovi mercati di sbocco, contribuendo così a incrementare la competitività del sistema produttivo emiliano-romagnolo.

BENEFICIARI

PMI con sede operativa/legale in Emilia Romagna con codice ATECO primario o secondario appartenente alla sezione C (dalla 10 alla 33) e iscritte alla CCIAA di competenza entro il 31/12/2020.

INTERVENTI E SPESE AMMISSIBILI

I progetti devono essere rivolti ad un massimo di 2 Paesi esteri tra loro omogenei per similarità nella tipologia di settori target o contiguità geografica (sono escluse le aree geografiche) ed articolati in almeno 2 ambiti di attività tra quelli elencati:

  • lo sviluppo delle competenze interne attraverso l’utilizzo in impresa di T.E.M. Temporary Export Manager e D.E.M. Digital Export Manager, in affiancamento al personale aziendale (minimo 4 mesi);
  • la realizzazione di incontri B2B e B2C in presenza o virtuali a distanza, in Italia o all’estero, con operatori dei Paesi target individuati nel progetto;
  • la partecipazione a fiere e convegni specialistici a carattere internazionale;
  • la realizzazione di attività di marketing digitale attraverso uno o più canali digitali: posizionamento sui motori di ricerca, digital advertising (incluse sponsorizzazioni durante un evento), SEO (Search Engine Optimization), SEM (Search Engine Marketing), D.E.M. (direct E-mail Marketing). Da realizzare esclusivamente tramite società esterne.
  • avvio e lo sviluppo della gestione di business on line attraverso l’utilizzo e il corretto posizionamento su piattaforme: quote di adesione a vetrine/piattaforme digitale/al posizionamento su piattaforme/marketplace/sistemi di smart payment internazionali per l’avvicinamento della gestione di business on line; realizzazione di landing page;
  • la traduzione dei contenuti del sito web aziendale nella lingua estera del/i Paese/i target di progetto, purché finalizzati allo sviluppo di attività di promozione;
  • il potenziamento dei materiali promozionali e di marketing nella lingua estera del/i Paese/i target di progetto.

ENTITA’ DEL CONTRIBUTO

Le agevolazioni saranno erogate sotto forma di contributi a fondo perduto, nella misura massima del 50% della spesa ammessa.

Il contributo unitario massimo è pari a euro 10.000,00 e quello minimo pari a euro 5.000,00, a fronte di spese complessive ammissibili pari a euro 20.000,00.

RETROATTIVITA’

Spese da sostenere dopo l’atto di concessione.

MASAF – Parco Agrisolare 2023

FINALITA’

Contribuire all’adattamento ai cambiamenti climatici e alla loro mitigazione tramite la promozione dell’energia sostenibile e dell’efficienza energetica.

BENEFICIARI

Sono Soggetti beneficiari:

a) imprenditori agricoli, in forma individuale o societaria;

b) imprese agroindustriali;

c) le cooperative agricole;

d) i soggetti di cui alle lettere a), b) e c) costituiti in forma aggregata quale, a titolo esemplificativo e non esaustivo, associazioni temporanee di imprese (A.T.I.), raggruppamenti temporanei di impresa (R.T.I), reti d’impresa, comunità energetiche rinnovabili (CER).

INTERVENTI E SPESE AMMISSIBILI

Gli interventi ammissibili all’agevolazione, da realizzare sui tetti/coperture di fabbricati strumentali all’attività agricola, zootecnica e agroindustriale, devono prevedere l’installazione di impianti fotovoltaici, con potenza di picco non inferiore a 6 kWp e non superiore a 1000 kWp.

Unitamente possono essere eseguiti uno o più dei seguenti interventi di riqualificazione ai fini del miglioramento dell’efficienza energetica delle strutture:

a) rimozione e smaltimento dell’amianto (e, se del caso, l’eternit) dai tetti, in conformità alla normativa nazionale di settore vigente: tale procedura deve essere svolta unicamente da ditte specializzate, iscritte nell’apposito registro;

b) realizzazione dell’isolamento termico dei tetti: la relazione tecnica del professionista abilitato dovrà descrivere e giustificare la scelta del grado di coibentazione previsto in ragione delle specifiche destinazioni produttive del fabbricato;

c) realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto (intercapedine d’aria): la relazione del professionista dovrà dare conto delle modalità di aereazione previste in ragione della destinazione produttiva del fabbricato; a ogni modo, il sistema di areazione dovrà essere realizzato mediante tetto ventilato e camini di evacuazione dell’aria.

ENTITA’ DEL CONTRIBUTO

Il contributo a fondo perduto è pari a:

  • 80% per le aziende agricole;
  •  per imprese attive nella trasformazione dei prodotti agricoli il contributo è pari a:

– 80% per impianti compresi tra 6 e 200 kWp;

– 65% per impianti compresi tra 200 e 500 kWp;

– 50% per impianti compresi tra 500 e 1.000 kWp;

  • 30% nelle aziende attive nel settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli (elevabili di un ulteriore 20% per le piccole imprese, un ulteriore 10% medie imprese);
  • 30% per imprese agricole che non rispettano il vincolo dell’autoconsumo (elevabili di un ulteriore 20% per le piccole imprese, un ulteriore 10% medie imprese).

RETROATTIVITA’

Spese da sostenere.

Regione Emilia Romagna – Ricerca nell’ambito dell’aerospace economy e della progettazione di infrastrutture critiche

FINALITA’

Sostenere progetti di ricerca e sviluppo sperimentale in grado di meglio interpretare le sfide definite dalla Strategia di Specializzazione intelligente con particolare riferimento alla capacità di incidere nelle filiere produttive di appartenenza. Il focus del presente bando sarà rivolto ai progetti afferenti le aree produttive ad alto potenziale di sviluppo individuate nella S3 EMILIA-ROMAGNA 2021-2027 e cioè l’aerospace economy e Innovazione nella progettazione, realizzazione e gestione di infrastrutture critiche.

BENEFICIARI

Possono presentare domanda i seguenti soggetti:

  • Imprese singole (sia PMI che GI);
  • I consorzi con attività esterna (sia PMI che GI);
  • I soggetti giuridici iscritti al REA;
  • Le aggregazioni di imprese, costituite nella forma di contratto di rete.

Le GI possono partecipare solamente se si impegnano ad assumere almeno un ricercatore.

INTERVENTI E SPESE AMMISSIBILI

Progetti di Ricerca e Sviluppo finalizzati alla realizzazione di nuovi prodotti, servizi o sistemi di produzione, o rilevanti innovazioni negli stessi, promossi dalle imprese e con il supporto degli organismi di ricerca e/o con le strutture di ricerca industriale e trasferimento tecnologico (obbligatoria una consulenza di almeno 20.000€) e incentrare in uno dei seguenti ambiti:

  1. Aerospace economy:

– Servizi Downstream;

– Miniaturizzazione dei Satelliti;

–  Commercial Space Flight e sviluppo materiali e prodotti destinati allo Spazio;

–  In Orbit Servicing & Manufacturing;

–  Climate Resilience & Neutrality;

– Advanced Air Mobility (AAM).

2.  Innovazione nelle infrastrutture critiche:

– Cybersecurity e sicurezza fisica;

– Simulazione e controllo real-time e adattivo;

– Monitoraggio satellitare e aereo;

– Revamping delle infrastrutture critiche;

– System integration.

ENTITA’ DEL CONTRIBUTO

Il contributo regionale sarà concesso a fondo perduto con le seguenti intensità massime di aiuto:

  •  45% delle spese ammissibili relative ad attività di ricerca industriale (RI);
  •  20% delle spese ammissibili relative ad attività di sviluppo sperimentale (SS).

RETROATTIVITA’

Spese da sostenere.