SIMEST – Potenziamento mercati africani

FINALITA’

Sostenere gli investimenti produttivi e commerciali, anche per digitalizzazione e sostenibilità, e le spese per la formazione e l’inserimento in azienda del personale locale.

BENEFICIARI

Impresa di qualsiasi dimensione con almeno due bilanci depositati che soddisfi una delle seguenti condizioni: avere un Fatturato export pari ad almeno il 5% come risultante dall’ultimo Bilancio e inoltre:

(i) essere stabilmente presente in almeno un Paese africano secondo le seguenti modalità:

1) sede commerciale o produttiva attiva da almeno 6 mesi antecedenti alla data di presentazione della domanda, come risultante da visura camerale o altra documentazione, anche fiscale; oppure 2) sede commerciale o produttiva attiva da meno di 6 mesi o non attiva alla data di presentazione della domanda, l’Impresa Richiedente deve fornire evidenza della costituzione e operatività della stessa sede entro la data della prima erogazione, pena revoca dell’Intervento Agevolativo.

oppure,

(ii) realizzare esportazioni di beni e servizi verso uno o più Paesi Africani in misura non inferiore al 2% del proprio fatturato totale, come risultante da asseverazione oppure,

(iii) realizzare importazioni di materie prime strategiche e di altri prodotti (beni intermedi e finali, beni strumentali e altre materie prime), da uno o più Paesi africani in misura non inferiore al 2% del proprio fatturato totale

oppure

  • avere almeno il 10% di fatturato totale, come risultante dall’ultimo Bilancio, derivante da comprovate operazioni di fornitura, risultanti da specifici contratti/ordini commerciali stipulati in data antecedente alla data di presentazione della Domanda, verso una o più imprese italiane che hanno un Fatturato Export pari ad almeno il 5% e che alternativamente: a. risultano avere una stabile presenza in almeno un Paese africano, secondo le modalità indicate al punto a) (i), 1) o oppure b. risultano realizzare esportazioni nella misura indicata al punto a) (ii) sopra; oppure c. risultano realizzare importazioni nella misura indicata al punto a) (iii) sopra.

INTERVENTI E SPESE AMMISSIBILI

Sono ammissibili progetti con le seguenti spese:

a) Almeno il 60% dell’Intervento Agevolativo: Spese per investimenti volti a rafforzare la propria solidità patrimoniale, anche in Italia. Tali investimenti dovranno risultare nell’attivo patrimoniale alle voci immobilizzazioni materiali e immateriali (esclusa la voce “avviamento”), con separata evidenza in nota integrativa oppure asseverati da un soggetto indipendente iscritto al Registro dei Revisori Contabili. Sono escluse le immobilizzazioni finanziarie.

Tra le spese ammissibili rientrano, a titolo esemplificativo e non esaustivo:

– acquisto/leasing finanziario di macchinari, apparecchiature ad uso produttivo, impianti e beni strumentali o potenziamento/riconversione di beni produttivi e strumentali esistenti;

– tecnologie hardware e software, incluso il potenziamento o riconversione di tecnologie esistenti;

– integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali; realizzazione/ammodernamento di modelli organizzativi e gestionali in ottica digitale;

– implementazioni e gestione di sistemi di disaster recovery, business continuity e blockchain;

– investimenti in attrezzature tecnologiche, programmi informatici e contenuti digitali; – spese per investimenti legate all’industria 4.0 e 5.0 (es. cyber security, big data e analisi dei dati, cloud e fog computing, simulazione e sistemi cyberfisici, sistemi di visualizzazione, realtà virtuale e realtà aumentata, robotica avanzata e collaborative, manifattura additiva, internet delle cose e delle macchine);

– spese di investimento per l’effettuazione di un inserimento in un Paese Africano, tramite l’acquisto di una nuova struttura/immobile/fabbricato anche produttiva o il potenziamento di una struttura esistente in un Paese africano;

– spese per investimenti per la sostenibilità ambientale e sociale, anche in Italia (es. efficientamento energetico, idrico, mitigazione impatti climatici, ecc.).

b) Fino al 40% dell’Intervento Agevolativo: Spese strettamente connesse alla realizzazione degli investimenti di cui al punto a), tra cui:

– spese per la formazione professionale in Italia o in Africa di personale africano;- spese per l’affitto e per l’allestimento di strutture (es. ufficio, showroom, corner commerciale, negozio e della eventuale struttura destinata alla formazione del personale africano);

– spese di viaggio, ingresso (incluse eventuali spese per le pratiche di regolarizzazione in Italia) e soggiorno in Italia di personale africano per assunzione, dopo eventuale formazione, se non già effettuata in loco;

– spese promozionali, spese per certificazioni, omologazioni di prodotto.

c) Spese consulenziali professionali per le verifiche di conformità alla normativa ambientale nazionale;

d) Spese per consulenze finalizzate alla presentazione e gestione della richiesta di Intervento Agevolativo e alle asseverazioni rese dal Revisore per un valore fino a un massimo del 5% dell’importo deliberato.

ENTITA’ DEL CONTRIBUTO

Finanziamento di 6 anni a copertura totale dell’investimento con un tasso di interesse pari allo 0,511% per un importo massimo pari al minore tra il 35% dei ricavi medi risultati dagli ultimi due bilanci e 500.000€ per le microimprese, 2.500.000€ per le PMI e le Start up innovative e 5.000.000€ per le altre tipologie di imprese. E’ prevista una quota a fondo perduto del 10%, elevabile al 20% in caso l’impresa richiedente abbia sede nel mezzogiorno.

RETROATTIVITA’

Spese da sostenere dopo l’ottenimento del CUP.

Unioncamere ER – Digital Export 24-25

FINALITA’

Il Bando si pone il conseguimento dei seguenti obiettivi:

  •  sostenere percorsi di internazionalizzazione e di promo-commercializzazione delle imprese e del sistema regionale, contribuendo ad accrescere il numero delle imprese esportatrici e i volumi complessivi dei volumi esportati;
  •  supportare le imprese per accedere ai servizi offerti dagli strumenti digitali e/o per consolidare il loro utilizzo;
  •  realizzare analisi e chiavi di lettura innovative relative all’internazionalizzazione delle imprese regionali e della politica promozionale regionale.

BENEFICIARI

Le piccole, medie imprese con sede operativa in Emilia Romagna e con codice ATECO appartenente alla sezione C dalla divisione 10 alla 33.

INTERVENTI E SPESE AMMISSIBILI

Sono ammissibili a finanziamento  progetti finalizzati alla realizzazione di percorsi di internazionalizzazione e di promo-commercializzazione presentati da singole imprese, volti a rafforzare la loro presenza all’estero e/o a sviluppare canali e strumenti di promozione all’estero.

I progetti devono essere rivolti ad un massimo di 2 Paesi esteri tra loro omogenei per similarità nella tipologia di settori target o contiguità geografica (sono escluse le aree geografiche) ed articolati in almeno 2 ambiti di attività tra quelli elencati:

a) lo sviluppo delle competenze interne attraverso l’utilizzo in impresa di T.E.M. Temporary Export Manager e D.E.M. Digital Export Manager, in affiancamento al personale aziendale. Affinché l’azione e i relativi costi vengano considerati eleggibili, il percorso di affiancamento all’impresa da parte di un esperto senior in marketing internazionale e/o in comunicazione e web marketing o digital export dovrà avere una durata minima di 4 mesi, corrispondenti ad almeno 25 giornate intere.

b) la realizzazione di incontri B2B e B2C in presenza o virtuali a distanza, in Italia o all’estero, con operatori dei Paesi target individuati nel progetto.

c) la partecipazione a fiere, eventi già esistenti, convegni specialistici a carattere internazionale in presenza o in modalità digitale: partecipazione, in qualità di espositori, a manifestazioni fieristiche organizzate sia all’estero che in Italia, il cui periodo di svolgimento ricade tra il 01/01/2025 ed il 31/12/2025.

d) la realizzazione di attività di marketing digitale attraverso uno o più canali digitali: posizionamento sui motori di ricerca, digital advertising (incluse sponsorizzazioni durante un evento), SEO (Search Engine Optimization), SEM (Search Engine Marketing), D.E.M. (direct E-mail Marketing). Tutte le attività di marketing digitale dovranno obbligatoriamente essere realizzate per il tramite di una società di consulenza.

e) l’avvio e lo sviluppo della gestione di business on line (BOL), attraverso l’utilizzo e il corretto posizionamento su piattaforme: quote di adesione a vetrine/piattaforme digitale/al posizionamento su piattaforme/marketplace/sistemi di smart payment internazionali per l’avvicinamento della gestione di business on line; realizzazione di landing page;

f) la traduzione dei contenuti del sito web aziendale nella lingua estera del/i Paese/i target di progetto, purché finalizzati allo sviluppo di attività di promozione in tali paesi;

g) il potenziamento dei materiali promozionali in lingua estera nella lingua estera del/i Paese/i target di progetto.

ENTITA’ DEL CONTRIBUTO

Le agevolazioni saranno erogate sotto forma di contributi a fondo perduto, nella misura del 50% della spesa ammessa.

Il contributo unitario massimo è pari a euro 15.000 e quello minimo pari a euro 5.000, a fronte di spese complessive massime ammissibili pari a euro 30.000.

RETROATTIVITA’

Spese da sostenere nel corso del 2025.

Unioncamere Lombardia – Export 2024

FINALITA’

Far crescere la competitività delle MPMI lombarde sui mercati esteri attraverso un accompagnamento qualificato in grado di supportare le imprese nell’approccio a nuovi mercati contribuendo alla crescita e allo sviluppo dell’internazionalizzazione.

BENEFICIARI

Le Micro, piccole, medie imprese lombarde con una quota di fatturato export inferiore al 20% e che non abbiano percepito contributi con le seguenti misure:

  • Bando Export 2023 (approvato con Determinazione D.O. UCL n. 102/2023);
  • Bando Digital export 2022 (approvato con Determinazione D.O. UCL n. 45/2022);
  • Bando Linea Internazionalizzazione 21-27 – Progetti per la competitività sui mercati esteri (approvato con d.d.u.o. n. 19050 del 23/12/2022 e s.m.i.).

INTERVENTI E SPESE AMMISSIBILI

Si ritengono ammissibili i progetti che, attraverso l’affiancamento di figure professionali (Manager Esperto di processi di Import Export e internazionalizzazione “EXIM Manager”, Temporary Export Manager “TEM”, Digital Export Manager “DEM”) elaborano una strategia di sviluppo aziendale volta a far crescere le imprese destinatarie della presente misura sui mercati esteri, internazionalizzando il proprio prodotto e sfruttando le opportunità (reali o digitali) che il mercato globale offre mediante – tra le varie – le seguenti attività:

  • analisi e ricerche sui mercati esteri
  • individuazione delle potenziali aree e dei mercati di interesse
  • individuazione di nuovi clienti
  • definizione e attuazione di un piano di sviluppo per l’export
  • assistenza alla contrattualistica internazionale • marketing online (piattaforme e-commerce, ecc…)
  • cura della presenza online dell’azienda su più canali
  • predisposizione della strategia di espansione
  • strutturazione o rafforzamento di un team aziendale dedicato all’internazionalizzazione e all’espansione dell’azienda sui mercati esteri
  • sviluppo o accrescimento delle competenze interne attraverso un affiancamento on the job.

Per la realizzazione del progetto sono ammissibili esclusivamente le spese sostenute per l’impiego di un EXIM Manager, TEM e/o DEM. L’EXIM Manager, TEM e/o DEM deve essere in possesso dei seguenti requisiti alternativi:

1. Esperienza in un ruolo analogo pari ad almeno cinque anni;

2. Attestato formale di conoscenze specifiche di analisi, selezione e sviluppo del mercato estero delle imprese, oltreché di identificazione delle strategie più efficaci per l’ingresso e il consolidamento della presenza in ambito internazionale, di cui alla norma UNI 11823:2021.

ENTITA’ DEL CONTRIBUTO

Contributo a fondo perduto del 50% fino a un massimo di €15.000.

Non sono ammessi progetti inferiori a 10.000€ di costo.

RETROATTIVITA’

Spese sostenute a partire dalla data di presentazione della domanda e fino al 31 dicembre 2024.

Regione Veneto – Miglioramento e l’efficientamento delle PMI con l’economia circolare

FINALITA’

Sostenere le piccole e medie imprese con l’obiettivo di:

  • indurre cambiamenti organizzativi che favoriscano l’adozione di nuovi processi produttivi (materie prime e tecnologie) che consentono di utilizzare minori quantità di materie prime e realizzare prodotti a maggior durabilità o realizzare prodotti e componenti con un maggior indice di riparabilità e manutenzione o più facili da riciclare/recuperare e con minori scarti,
  • migliorare l’efficienza della produzione tramite la riduzione del consumo di risorse e degli scarti di lavorazione o fare in modo che questi siano gestiti come sottoprodotti o tramite la riduzione/eliminazione dell’impiego di sostanze pericolose tramite la sostituzione con altre sostanze a minore pericolosità,
  • sostenere il ricorso alle materie prime seconde, ossia ai prodotti derivanti dal recupero dei rifiuti, per attivare la domanda di prodotti sostenibili e circolari, e ridurre la produzione di rifiuti o valorizzare i sottoprodotti industriali e la loro re-immissione nella catena del valore, anche attraverso iniziative di simbiosi industriale

BENEFICIARI

Possono partecipare al bando le piccole e medie imprese del Veneto.

INTERVENTI E SPESE AMMISSIBILI

Le tipologie d’intervento ammissibili al sostegno sono:

a. reingegnerizzazione del prodotto e/o del packaging del prodotto al fine di favorirne la durabilità, la riparabilità o le modalità di recupero, ivi inclusi gli impianti pilota;

b. reingegnerizzazione impiantistica del processo o del prodotto volte alla sostituzione di materie prime o additivi utilizzati nel ciclo produttivo con rifiuti, End of Waste (già autorizzati o da autorizzare) o sottoprodotti, ivi inclusi gli impianti pilota;

c. reingegnerizzazione del ciclo produttivo e/o modifiche gestionali del ciclo produttivo e della supply chain al fine di migliorare l’efficienza nella produzione tramite la riduzione dei consumi di risorse e degli scarti di lavorazione, ivi inclusi gli impianti pilota;

d. reingegnerizzazione del ciclo produttivo, anche in sinergia con diverse realtà produttive, che prevenga la produzione di rifiuti attraverso la creazione di una filiera di sottoprodotti.

Sono ammissibili le seguenti tipologie di spesa:

a) Acquisto di impianti, macchinari, strumenti ed attrezzature;

b) spese relative ad immobili (max 20% del progetto) e terreni (max 10% del progetto);

c) spese per opere edili e impiantistiche, solo se strettamente collegate alla realizzazione del progetto;

d) Licenze e servizi informatici inclusi servizi in cloud e software SaaS;

e) Brevetti e diritti di uso e sfruttamento;

f) Consulenze specialistiche e servizi esterni (max 20% del progetto).

g) Spese per garanzie;

h) Costi indiretti forfettariamente calcolati nel 5%.

ENTITA’ DEL CONTRIBUTO

Il contributo è a fondo perduto e può essere richiesta:

– in regime de minimis con un contributo del 70% fino a 300.000€ (importo minimo di spesa 50.000€);

– in esenzione con contributo del 55% per le micro e piccole imprese fino a 1.100.000€ (importo minimo di spesa 300.000€) e 45% per le medie imprese 45% fino a 900.000€ (importo minimo di spesa 300.000€).

RETROATTIVITA’

Spese da sostenere

Regione Lombardia – Sostegno alle PMI lombarde per lo sviluppo di azioni di economia circolare nel settore del tessile e della plastica

FINALITA’

Promuovere azioni di economia circolare da parte delle PMI lombarde per conseguire la riduzione ed una migliore gestione dei rifiuti delle filiere delle plastiche e del tessile.

BENEFICIARI

PMI operanti nelle filiere delle plastiche e del tessile con sede operativa nella regione Lombardia.

INTERVENTI E SPESE AMMISSIBILI

Sono ammissibili progetti attinenti a uno o più dei seguenti ambiti di intervento nell’ambito delle filiere delle plastiche e del tessile:

– valorizzazione come materia dei residui di produzione, anche in un’ottica di simbiosi industriale e introduzione nel ciclo produttivo di sottoprodotti;

– azioni di riutilizzo di imballaggi a fine vita, anche grazie alla realizzazione di sistemi di vuoto a rendere;

– azioni per il riutilizzo di prodotti o l’allungamento del ciclo di vita, ad esempio, attraverso pratiche di logistica inversa o la trasformazione del prodotto in servizio;

– modifiche alle linee produttive al fine di realizzare prodotti/imballaggi con un minor uso di materie prime;

– modifiche alle linee produttive per la riduzione o l’utilizzo dei propri scarti/sfridi di lavorazione; – modifiche alle linee produttive per l’introduzione di materiali da “end of waste”;

– modifiche alle linee produttive a seguito di riprogettazione del prodotto ai fini di un miglioramento del fine vita dello stesso (maggiore durata e riciclabilità) anche attraverso l’utilizzo di materiali alternativi;

– progetti innovativi, con caratteristiche di trasferibilità e scalabilità, relativi a raccolte di rifiuti dedicate a frazioni omogenee ai fini dell’ottimizzazione dei processi di preparazione per il riutilizzo o riciclaggio;

– progetti innovativi, con caratteristiche di trasferibilità e scalabilità, relativi a processi di preparazione per il riutilizzo o riciclaggio di rifiuti plastici, di rifiuti in bioplastica compostabile e di rifiuti tessili.

Gli ambiti di azione possono essere associati a tutte le fasi del ciclo di vita delle filiere della plastica e del tessile: l’approvvigionamento, il design, la produzione, la distribuzione, l’utilizzo, la raccolta e il fine vita.

Sono ammissibili le seguenti tipologie di spese sostenute successivamente alla presentazione della domanda di partecipazione, purché funzionali e collegate al progetto di investimento:

a) acquisto e installazione di beni strumentali, macchinari, sistemi di automazione e tecnologie adattive, impianti di produzione, attrezzature e arredi, necessari per il conseguimento delle finalità progettuali; revamping dei macchinari esistenti. Le spese devono riguardare esclusivamente beni durevoli, non di consumo e strettamente funzionali all’attività svolta. Le spese per l’acquisto di veicoli sono consentite solo per veicoli iscritti all’albo nazionale gestori ambientali per il trasporto dei rifiuti conto terzi.

b) acquisto di hardware (sono escluse le spese per smartphone, tablet e cellulari) purché strettamente connessi al progetto;

c) acquisto di software gestionale, professionale e altre applicazioni aziendali, licenze d’uso e servizi software di tipo cloud e saas e simili, nella misura massima del 5% delle spese ammissibili per il progetto;

d) registrazione e sviluppo di marchi e brevetti e per le certificazioni di qualità, acquisizione di marchi, di certificazioni tecniche e di eventuale registrazione REACH; acquisto di licenze di produzione;

e) opere edili-murarie e impiantistiche se direttamente correlate e funzionali all’installazione dei beni di cui alla 5  voce a), e spese di progettazione e direzione lavori nel limite del 25% della voce di spesa di cui alla lettera a).

f) spese generali determinate con un tasso forfettario pari al 7% delle spese ammissibili.

ENTITA’ DEL CONTRIBUTO

Contributo a fondo perduto del 50% fino a 300.000€.

L’intensità di finanziamento viene incrementata al 60% se, dopo un anno dalla rendicontazione, il beneficiario dimostra il superamento nella misura minima del 30% della somma dei seguenti risultati attesi rispetto a quanto dichiarato nella domanda di partecipazione al bando:

• riduzione della produzione di rifiuti (t/anno);

• minor utilizzo di materie prime (t/anno);

• utilizzo di sottoprodotti o prodotti da “End of Waste” in sostituzione di risorse/materie prime (t/anno);

• incremento di rifiuti riciclati o avviati a riciclo (t/anno).

RETROATTIVITA’

Spese da sostenere

Regione Emilia Romagna – Promozione dell’economia circolare e la riduzione dei rifiuti nel sistema produttivo regionale

FINALITA’

Favorire gli investimenti necessari ad aumentare il tasso di riciclo dei rifiuti, nonché attivare azioni significative in termini di economia circolare, incentivando gli interventi volti alla riduzione del quantitativo di rifiuti prodotti in ambito manifatturiero e/o al riutilizzo del materiale di scarto.

BENEFICIARI

Piccole e medie imprese con unità locale in Emilia Romagna oppure altri soggetti diversi dalle imprese iscritte al REA.

INTERVENTI E SPESE AMMISSIBILI

Sono ammissibili a finanziamento, a valere sull’azione 2.6.1, gli interventi volti alla realizzazione di nuovi impianti o al potenziamento di impianti esistenti necessari al trattamento e riciclaggio di rifiuti di qualsiasi tipo e alla loro trasformazione in materia prima seconda.

Per quanto attiene all’azione 1.3.1, sono ammissibili gli interventi di innovazione tecnologica, di prodotto, di processo e di servizio che siano finalizzati alla riconversione e/o riqualificazione dell’attività economico/produttiva verso un modello di economia circolare e sviluppo sostenibile e che siano in grado di dimostrare, per effetto degli investimenti, un utilizzo più efficiente delle risorse attraverso una riduzione della produzione di scarti/rifiuti o un aumento degli scarti riutilizzabili.

Sono ammissibili a finanziamento le seguenti spese:

A. acquisizione di beni strumentali, quali macchinari, attrezzature e impianti, hardware e di beni immateriali e intangibili, quali brevetti, marchi, licenze, servizi cloud computing e know-how;

B. realizzazione di opere murarie ed edilizie strettamente connesse alla installazione e posa in opera di macchinari, attrezzature, impianti e hardware;

C. acquisizioni di servizi di consulenza specializzata per la realizzazione del progetto e per l’ottenimento di certificazioni connesse ai temi ambientali (ISO 14001, EMAS, ECOLABEL, EPD, LCA, ecc). Tale spesa è riconosciuta nella misura massima del 20% della somma delle voci A e B;

D. oltre alle spese sopra indicate, sono riconosciute forfettariamente spese generali in misura pari al 5% della somma delle voci A, B e C, ai sensi dell’articolo 54, lettera a).

ENTITA’ DEL CONTRIBUTO

Il contributo previsto nel presente bando sarà concesso nella forma del fondo perduto, secondo i seguenti regimi di aiuto, e le seguenti misure percentuali massime:

– “Regime de minimis”, così come disciplinato dal Regolamento (UE) n. 2831/2023: in questo caso il contributo verrà concesso nella misura massima del 40%  del costo dell’investimento considerato ammissibile;

in alternativa, a scelta del proponente e solo per progetti di cui all’azione 2.6.1:

– Qualora l’investimento consista nell’installazione di una componente aggiuntiva in una struttura già esistente per la quale non vi è un equivalente meno rispettoso dell’ambiente o il richiedente dell’aiuto può dimostrare che in assenza dell’aiuto non avrebbe luogo alcun investimento, è possibile richiedere l’applicazione del “Regime di esenzione”. In questo caso il contributo sarà riconosciuto secondo le seguenti percentuali:

o Max. 55 % della spesa ammissibile per Piccole imprese

o Max. 45% della spesa ammissibile per le Medie imprese

o Max. 35% della spesa ammissibile per le imprese diverse dalle PMI

RETROATTIVITA’

Spese da sostenere

Regione Veneto – Contributi alle PMI giovanili

FINALITA’

Sostenere le piccole e medie imprese (PMI) giovanili nei settori dell’artigianato, dell’industria, del commercio e dei servizi.

BENEFICIARI

Sono ammesse alle agevolazioni le micro, piccole e medie imprese  dei settori dell’artigianato, dell’industria, del commercio e dei servizi che rientrano in una delle seguenti tipologie:

i) imprese individuali i cui titolari siano persone di età compresa tra i diciotto e i trentacinque anni;

ii) società e cooperative i cui soci siano per almeno il sessanta per cento persone di età compresa tra i diciotto e i trentacinque anni ovvero il cui capitale sociale sia detenuto per almeno i due terzi da persone di età compresa tra i diciotto e i trentacinque anni.

INTERVENTI E SPESE AMMISSIBILI

Sono ammissibili i progetti di supporto all’avvio, insediamento e sviluppo di nuove iniziative imprenditoriali e i progetti di rinnovo e ampliamento dell’attività esistente.

Sono ammissibili le spese relative a beni materiali, beni immateriali e servizi rientranti nelle seguenti categorie:

a) spese relative all’acquisto, o all’acquisizione tramite operazioni di leasing finanziario, di macchinari, impianti produttivi, hardware e attrezzature;

b) spese per arredi: sono agevolabili nel limite massimo di euro 10.000€;

c) spese relative all’acquisto, o all’acquisizione tramite operazioni di leasing finanziario, di negozi mobili: per le imprese che svolgono l’attività di commercio su aree pubbliche, è agevolabile l‘acquisto del mezzo di trasporto, nuovo di fabbrica o a “Km zero”, con il relativo allestimento interno;

d) spese per l’acquisto di autocarri furgonati specifici per il trasporto merci, a esclusivo uso aziendale di categoria ambientale Euro 6 e con alimentazione diversa da quelle esclusivamente diesel o benzina (come risultante dalla carta di circolazione), solo nel caso in cui il mezzo sia strettamente necessario all’attività svolta e fino a un massimo di 10.000€;

e) spese per l’acquisto di software, realizzazione di siti web e di e-commerce: sono agevolabili nel limite massimo di euro 10.000€ e comprendono:

– software gestionali e per progettazione grafica 3D, licenze d’uso e servizi software di tipo cloud e SaaS e simili. Non sono ammesse le spese per servizi di manutenzione, aggiornamento o di assistenza del software. I programmi informatici devono essere commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;

– progettazione e realizzazione del sito web e/o e-commerce.

f) spese per opere murarie e di impiantistica: sono ammissibili nel limite massimo di euro 10.000€.

g) spese generali, comprensive di spese riferite ad esempio a: spese per l’acquisto di brevetti, licenze, know-how o di conoscenze tecniche non brevettate, banche dati, ricerche di mercato, campagne promozionali anche tramite social network, acquisizione e realizzazione di spot TV e radio, brochure, locandine, volantini o similari, canoni, locazioni e fitti, energia, spese telefoniche, etc. Il costo per tali spese, da calcolarsi in misura forfettaria pari a euro 3.500€.

ENTITA’ DEL CONTRIBUTO

L’agevolazione, nella forma di contributo a fondo perduto, è pari al 30% della spesa rendicontata ammissibile per la realizzazione del progetto ed è concessa:

• nel limite massimo di euro 51.000€ corrispondenti a una spesa rendicontata ammissibile pari o superiore a 170.000€;

• nel limite minimo di euro 6.000€ corrispondenti a una spesa rendicontata ammissibile pari a euro 20.000€

RETROATTIVITA’

Spese da sostenere successivamente alla presentazione della domanda e il progetto ammesso all’agevolazione deve essere concluso ed operativo entro il termine perentorio del 16 dicembre 2024.

MASAF – Fondo per il sostegno delle eccellenze della gastronomia e dell’agroalimentare italiano

FINALITA’

Promuovere e sostenere le imprese di eccellenza nei settori della ristorazione e della pasticceria, al fine di valorizzare il patrimonio agroalimentare ed enogastronomico italiano.

BENEFICIARI

Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese in possesso dei seguenti requisiti:

a) se operanti nel settore identificato dal codice ATECO 56.10.11 («Ristorazione con somministrazione»): essere regolarmente costituite ed iscritte come attive nel Registro delle imprese da almeno dieci anni o, alternativamente, aver acquistato, nei dodici mesi precedenti la data di pubblicazione del decreto, prodotti certificati DOP, IGP, SQNPI, SQNZ e prodotti biologici per almeno il 25% del totale dei prodotti alimentari acquistati nello stesso periodo;

b) se operanti nel settore identificato dal codice ATECO 56.10.30 («Gelaterie e pasticcerie») e dal codice ATECO 10.71.20 («Produzione di pasticceria fresca»): essere regolarmente costituite ed iscritte come attive nel Registro delle imprese da almeno dieci anni o, alternativamente, aver acquistato, nei dodici mesi precedenti la data di pubblicazione del presente decreto, prodotti certificati DOP, IGP, SQNPI e prodotti biologici per almeno il 5% del totale dei prodotti alimentari acquistati nello stesso periodo.

INTERVENTI E SPESE AMMISSIBILI

Sono previste due linee:

– La prima finanzia l‘acquisto di macchinari professionali e beni strumentali all’attività di impresa nuovi di fabbrica.

– La seconda finanzia l’inserimento con contratto di apprendistato di uno o più giovani under 30 in possesso di un diploma di istruzione secondaria superiore presso un Istituto Professionale di Stato per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera (IPSEOA) da non oltre 5 anni.

ENTITA’ DEL CONTRIBUTO

Per entrambe le linee è previsto un contributo a fondo perduto del 70% delle spese ammissibili fino ad un massimo di 30.000€.

RETROATTIVITA’

Spese da sostenere.

INAIL – Bando ISI 2023

FINALITA’

Incentivare le imprese alla realizzazione di progetti per il miglioramento dei livelli di salute e sicurezza sul lavoro, ovvero per il miglioramento documentato delle condizioni di salute e di sicurezza dei lavoratori rispetto a quelle preesistenti alla data di pubblicazione del bando e riscontrabile, ove previsto, con quanto riportato nella valutazione dei rischi aziendali.

BENEFICIARI

Le imprese, anche individuali, ubicate in ciascun territorio regionale/provinciale e iscritte alla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura (CCIAA), secondo le distinzioni di seguito specificate in relazione ai diversi Assi di finanziamento.

INTERVENTI E SPESE AMMISSIBILI

Sono finanziabili le seguenti tipologie di progetto ricomprese in 5 Assi di finanziamento:

Asse 1  –  Progetti per la riduzione dei rischi tecnopatici 

  • Riduzione del rischio chimico;
  • Riduzione del rischio rumore mediante la sostituzione di trattori agricoli o forestali e di macchine;
  • Riduzione dal rischio derivante da vibrazioni meccaniche;
  • Riduzione del rischio da movimentazione manuale di persone;
  • Riduzione del rischio da movimentazione manuale di carichi mediante interventi di automazione;
  • Riduzione del rischio emergenza nel settore della Pesca;
  • Riduzione del rischio da movimentazione manuale dei carichi nel settore della pesca.

Asse 2 – Progetti per la riduzione dei rischi infortunistici

  • Riduzione del rischio di caduta dall’alto mediante l’installazione di ancoraggi fissati permanentemente;
  • Riduzione del rischio infortunistico mediante la sostituzione di trattori agricoli o forestali e di macchine obsolete (ante 98);
  • Riduzione del rischio infortunistico mediante la sostituzione di macchine non obsolete (ante 2006);
  • Riduzione del rischio da lavorazioni in spazi confinati e/o sospetti di inquinamento.

Asse 3- Progetti di bonifica da materiali contenenti amianto

  • Rimozione di coperture in cemento-amianto e loro rifacimento;
  • Rimozione di coperture e controsoffitti in cemento-amianto e rifacimento delle coperture.

Asse 4 – Progetti per micro e piccole imprese operanti in specifici settori

  • Riduzione del rischio infortunistico mediante la sostituzione di macchine  (taglio, cesoiamento, schiacciamento, urto, ustioni, elettrico);
  • Riduzione del rischio infortunistico mediante la sostituzione di apparecchi elettrici (taglio, cesoiamento, schiacciamento, urto, ustioni, elettrico);

Asse 5 – Progetti per micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione agricola primaria dei prodotti agricoli

 

ENTITA’ DEL CONTRIBUTO

Contributo a fondo perduto così ripartito:
  • per gli Assi 1 (1.1 e 1.2), 2, 3, 4 nella misura del 65% dell’importo delle spese ritenute ammissibili
  • per l’Asse 5 (5.1 e 5.2) nella misura:
    • 65% per i soggetti destinatari del sub Asse 5.1 (generalità delle imprese agricole);
    • 80% per i soggetti destinatari del sub Asse 5.2 (giovani agricoltori).

L’ammontare del finanziamento è compreso tra un importo minimo di 5.000,00 euro e un importo massimo erogabile pari a 130.000,00 euro.

RETROATTIVITA’

Da definire (pubblicazione calendari entro il 21 febbraio).

Regione Emilia Romagna – Attrazione degli investimenti

FINALITA’

Raccogliere proposte per la realizzazione di programmi di investimento strategici ad elevato impatto occupazionale che comprendano prioritariamente lo svolgimento di attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzati a sviluppare e diffondere significativi avanzamenti tecnologici per il sistema produttivo e, contestualmente, alla acquisizione di nuovi risultati di rilevanza tecnologica e industriale di interesse per le filiere produttive regionali e favorire la transizione industriale, digitale e green lungo la direttrice della S3 anche attraverso la valorizzazione e l’attrazione di alte competenze

BENEFICIARI

Possono presentare domanda di partecipazione al bando le imprese singole, che esercitano attività diretta alla produzione di beni e di servizi:

a. già presenti con almeno una unità locale in Emilia-Romagna che intendono realizzare investimenti addizionali;

b. non ancora attive in Emilia-Romagna ma che intendono investire sul territorio regionale.

Per essere ammessi al bando è necessario candidare almeno un progetto di R&S del valore di 2,5 milioni di euro per le grandi imprese e 1,5 milioni di europer le PMI e prevedere un incremento occupazionale di almeno 20 nuovi addetti tempo pieno (almeno 7 laureati) e indeterminato per le grandi imprese e 15 nuovi addetti a tempo pieno (almeno 5 laureati) e indeterminato per le PMI.

INTERVENTI E SPESE AMMISSIBILI

Fermo restando la necessità di presentare un progetto di R&S sono ammissibili i seguenti interventi:

Investimenti per la realizzazione di infrastrutture di ricerca (progetti tipologia A)

Sono ammissibili a finanziamento gli investimenti materiali ed immateriali connessi alla realizzazione di un’infrastruttura di ricerca con un investimento minimo pari a 1 milione. Ai fini dell’ammissibilità del progetto tipologia A), le imprese devono prevedere, anche in caso di richiesta di proroga dei termini di realizzazione dell’intervento, entro il 15 febbraio 2025 ovvero entro il termine  per la presentazione della prima rendicontazione delle spese:

– la sottoscrizione di minimo n. 2 accordi con Università e/o Enti di ricerca;

– 3 manifestazione di interesse da parte di imprese che non abbiano rapporti di controllo o collegamento.

 Aiuti a favore della ricerca e sviluppo (progetti Tipologia B) – INTERVENTO OBBLIGATORIO

Sono ammissibili a finanziamento uno o più interventi di ricerca e sviluppo, che abbiano lo scopo di introdurre sul mercato nuovi prodotti o servizi, o di adottare nuove tecnologie di produzione che prevedano nuovi investimenti e ampliamenti produttivi sul territorio regionale. Ai fini dell’ammissibilità degli interventi, per ogni progetto di ricerca e sviluppo, le imprese devono prevedere una spesa minima del 10% per le collaborazioni con Università e/o organismi di ricerca e/o enti di ricerca e/o altri soggetti che svolgono in misura prevalente attività di ricerca, innovazione o trasferimento di Know How.

Investimenti per la realizzazione di infrastrutture di prova e di sperimentazione (progetti Tipologia C) 

Sono ammissibili a finanziamento gli investimenti materiali ed immateriali connessi alla realizzazione di un’infrastruttura di prova e di sperimentazione con investimento ammissibile minimo pari a € 500.000. . Ai fini dell’ammissibilità del progetto tipologia A), le imprese devono prevedere, anche in caso di richiesta di proroga dei termini di realizzazione dell’intervento, entro il 15 febbraio 2025 ovvero entro il termine  per la presentazione della prima rendicontazione delle spese:

– la sottoscrizione di minimo n. 1 accordi con Università e/o Enti di ricerca;

– 3 manifestazione di interesse da parte di imprese che non abbiano rapporti di controllo o collegamento.

Investimenti per la tutela dell’ambiente per interventi finalizzati alla produzione di energia da fonti rinnovabili (tipologia D)

Per progetto, si dovrà intendere la realizzazione di un impianto per la produzione di energia da fonti rinnovabili al servizio di un’unità locale produttiva, localizzata in Emilia-Romagna. Tale impianto dovrà essere destinato alla produzione di energia da fonti rinnovabili per l’autoconsumo. Gli interventi dovranno prevedere costi ammissibili non inferiori a € 1.000.000.

Investimenti produttivi (nelle aree assistite e/o per le PMI) – progetti tipologia E

È ammissibile a finanziamento un progetto di investimento in beni materiali e/o immateriali per interventi funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese secondo il modello «Industria 4.0». Il progetto tipologia E può essere presentato solo da imprese che non abbiano sedi registrate in Emilia-Romagna al momento della approvazione del Bando. Sono ammissibili a finanziamento interventi del valore singolo ammissibile non inferiore a € 500.000 per le PMI e di € 1.000.000 per le grandi imprese.

Interventi per l’acquisizione delle competenze da parte delle PMI per la transizione industriale, digitale e green lungo la direttrice della S3 (di seguito anche tipologia F) 

Si finanziano azioni volte all’acquisizione di competenze, all’interno delle PMI, per sostenere: la transizione digitale ed ecologica guidata dalla S3 regionale, l’innovazione dei metodi di produzione e di organizzazione, i materiali e i processi produttivi in maniera intelligente, sostenibile e continuativa, lo sviluppo di competenze manageriali e l’attrattività ed il trattenimento dei talenti. La proposta deve riguardare l’inserimento nell’organico aziendale, tramite l’assunzione a tempo pieno e indeterminato presso un’unità locale sita in Emilia-Romagna di profili altamente qualificati. Sono agevolabili i costi salariali relativi al primo anno di assunzione. È pertanto agevolabile la retribuzione delle prime 15 mensilità continuative maturate.

ENTITA’ DEL CONTRIBUTO

Il contributo a fondo perduto è così ripartito:

– Misura A: 50% dei costi ammissibili fino a 1 milione.

– Misura B: 50% per i costi di ricerca, 25% per i costi di sviluppo fino a 4 milioni.

– Misura C: 25% dei costi ammissibili fino a 1 milione.

– Misura D:  45% fino a 500.000€.

– Misura E: 20% per le piccole imprese, 10% per le medie imprese fino a 500.000€.

RETROATTIVITA’

Spese a partire dal 1 gennaio 2024 e fino al 30 giugno 2026.