Legge di Bilancio 2021 – Ecco le modifiche al piano Transizione 4.0 mercoledì 11 Novembre 2020

Legge di Bilancio 2021 – Ecco le modifiche al piano Transizione 4.0

Emergono le prime autorevoli indiscrezioni sul nuovo impianto del piano Transizione 4.0 in scadenza al 31 dicembre 2020 e che sarà prorogato, grazie a 25 miliardi messi a disposizione dal Recovery Fund, fino a dicembre 2022, con la possibilità per le agevolazioni sui beni 4.0 di estendersi fino a giugno 2023.

Le novità non riguardano solo l’orizzonte temporale delle misure ma saranno riviste aliquote, tetti e modalità di fruizione del piano 4.0.

Nello specifico, il credito d’imposta per i Beni Strumentali 4.0 (ex iperammortamento) attualmente del 40% per investimenti fino ai 2,5 milioni e del 20% per investimenti fino a 10 milioni, salirà al 50% del beneficio per investimenti fino a 4 milioni e del 30% per investimenti fino a 10 milioni. Inoltre, è prevista l’aggiunta di una nuova aliquota al 10% per investimenti compresi tra i 10 e i 20 milioni. Tale variazione sarebbe, però, valida per il solo 2021 e nel 2022 dovrebbe ritornare ai valori attuali. Particolarmente interessante è la modifica al periodo di fruizione dell’incentivo che scenderebbe a 3 anni dagli attuali 5 anni e partirebbe già dall’anno in cui si verifica l’interconnessione.

Per quanto riguarda i beni immateriali ricompresi nell’allegato B (Software) l’attuale aliquota del 15% passerebbe al 20% con un tetto massimo di investimento fissato a 1 milione e un periodo di compensazione fissato a 1 anno.

Novità importanti riguardano anche il credito d’imposta Ricerca, Sviluppo e Innovazione, misura ampiamente utilizzata dalle aziende e frutto di numerose modifiche nel corso degli anni.

Il credito d’imposta per le attività di ricerca e sviluppo, attualmente pari al 12% con massimale di 3 milioni, salirebbe al 20% con massimale a 5 milioni.

Il credito d’imposta per le attività di innovazione tecnologica salirebbe invece dall’attuale 6% al 10% con massimale in aumento da 1,5 a 3 milioni.

L’attuale aliquota riservata ai progetti di innovazione volti ad favorire digitalizzazione e sostenibilità, oggi al 10%, verrebbe portata al 15%.

Infine, il credito d’imposta per le attività di design e ideazione estetica, attualmente pari al 6%, sarebbe alzato al 15% con raddoppio del tetto da 1,5 milioni a 3 milioni.

Ci sono, infine, anche novità sul fronte del Credito d’imposta Formazione 4.0. La misura è stata oggetto di forte discussione in quanto scarsamente utilizzata negli anni dalle imprese italiane. Stavolta, il governo sembra aver accolto le richieste provenienti dal mondo imprenditoriale e saranno riviste le spese ammissibili. Attualmente, sono ammissibili in una misura che va dal 30 al 50% a seconda della dimensione aziendale, solamente le spese del costo orario dei dipendenti impiegati nelle attività di formazione. Nel nuovo impianto, la novità riguarderebbe la possibilità di includere le spese dirette quali il costo dei formatori, il noleggio delle aule e delle attrezzature necessarie.