Breve guida di New Consult sul Bonus Ricerca e Sviluppo 2019 martedì 2 Luglio 2019

Breve guida di New Consult sul Bonus Ricerca e Sviluppo 2019

Obiettivo del credito d’imposta R&S è quello di stimolare la spesa privata delle imprese italiane in Ricerca e Sviluppo per innovare processi e prodotti e favorire la competitività futura. In questa breve guida di New Consult, vi spieghiamo cos’è il credito d’imposta R&S, quali sono i requisiti, quindi a chi spetta e come accedervi.

Che cos’è e come funziona

Il Credito di imposta Ricerca e Sviluppo consiste in un’agevolazione a cui si ha diritto a fronte di investimenti effettuati in ambito di ricerca e sviluppo.

La legge di stabilità permette di far rientrare nel credito di imposta i seguenti costi:

  • Ricerca fondamentale per la messa a punto di nuove strategie o prodotti o sistemi;
  • Ricerca Industriale (quindi da operare all’interno di imprese che attuano processi industriali);
  • Sviluppo di tipo sperimentale o teorico;
  • Per personale specializzato e altamente formato (stipendi e salari lordi), il bonus quindi spetta se il personale possiede una laurea magistrale o un dottorato di ricerca oppure è iscritto a un dottorato di ricerca presso ateneo;
  • Personale senza titolo di studio specifico, ma che comunque presta la sua opera all’interno del progetto di innovazione (quindi anche il personale tecnico e quello generico);
  • Contratti con università del territorio ma anche interregionali, enti che si occupano di effettuare indagini e ricerche, consulenze, laboratori;
  • Brevetti, spese sostenute per brevetti;
  • Produzione e collaudo di nuovi prodotto o processi;
  • Contratti con imprese di qualsiasi tipo, anche start up, che si occupano di ricerca e sviluppo, per consulenza o ricerca;
  • Quote di ammortamento in dispositivi e strumenti di laboratorio. In questo caso però, per rientrare nel bonus il costo unitario dell’attrezzatura deve essere di almeno 2.000 euro. Dispositivi e attrezzature devono essere comprate dall’azienda o acquisite in leasing (in questo caso da’ diritto al credito di imposta anche il canone di affitto nel limite dell’importo deducibile). Se il leasing non è finanziario, allora si considera il costo storico indicato nel contratto;
  • Costi sostenuti per la certificazione contabile (compenso erogato al revisore contabile). Tali costi danno diritto a credito di imposta solo fino a 5.000 euro di spesa.
  • Dall’esercizio 2019 sono ammissibili anche spese di materiali, forniture e altri prodotti analoghi direttamente impiegati nelle attività di ricerca e sviluppo anche per la realizzazione di prototipi o impianti pilotaNon rientrano nel credito di imposta le modifiche ordinarie su prodotti, cicli di produzione, processi.

A chi si rivolge

  • Tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa (imprese, enti non commerciali, consorzi e reti d’impresa), indipendentemente dalla natura giuridica, dalla dimensione aziendale e dal settore economico in cui operano
  • Imprese italiane o imprese residenti all’estero con stabile organizzazione sul territorio italiano che svolgono attività di Ricerca e Sviluppo in proprio o commissionano attività di Ricerca e Sviluppo
  • Imprese italiane o imprese residenti all’estero con stabile organizzazione sul territorio italiano che svolgo

Come si accede

Il bonus è fruibile a far data successiva alla Certificazione dei Costi tramite Mod. F24 con compensazione orizzontale delle imposte da versare. Il credito va poi registrato in fase di dichiarazione dei redditi all’Agenzia delle Entrate, nel quadro RU del modello Unico, e tutta la documentazione richiesta dalla normativa va conservata agli atti.

New Consult è a disposizione per consulenze e supporto alla predisposizione di tutta la documentazione richiesta dalla normativa.

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