Piano 5.0 – Nel decreto bonus fino al 45% mercoledì 31 Gennaio 2024

Piano 5.0 – Nel decreto bonus fino al 45%

Nel decreto PNRR che approderà in uno dei prossimi consigli dei ministri vedrà finalmente luce il piano Transizione 5.0 elaborato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Il plafond disponibile per il biennio 2024-2025 sarà pari a 6,3 miliardi e sarà finanziato mediante il RepowerEU, il capitolo sulla transizione energetica del PNRR.

Il piano introdurrà una doppia incentivazione sottoforma di credito di imposta per i progetti di innovazione finalizzati a ridurre i consumi energetici di almeno il 3% (oppure in alternativa, i processi interessati dall’investimento almeno del 5%) e basato esclusivamente sui beni strumentali materiali e immateriali tecnologicamente avanzati e interconnessi ai sistemi di fabbrica indicati nella legge di bilancio 2017 che aveva definito il piano Industria 4.0.

Dunque, le imprese che investiranno nella digitalizzazione dei processi secondo il paradigma 4.0 potranno ottenere una aliquota extra a patto che l’investimento porti dei vantaggi in termini di risparmio energetico. Per dimostrarlo, le imprese dovranno ricorrere ad una doppia certificazione ex ante ed ex post fatta da un certificatore indipendente.

Il sistema di agevolazione avrà ben 9 aliquote differenti, calibrate in base alla dimensione dell’investimento e alla classe di efficienza raggiunta.

Nel caso di investimenti fino a 2.5 mln sono previste le seguenti 3 aliquote:

  • 35% per livelli di efficienza I;
  • 40% per livelli di efficienza II;
  • 45% per livelli di efficienza III.

Nel caso di investimenti tra 2,5 e 10 mln, le aliquote si riducono rispettivamente al 15%, 20% e 25% e per investimenti tra 10 e 50 mln arrivano al 5%, 10% e 15%.

Inoltre, fermo restando la necessità di fare investimenti in ottica 4.0 e di risparmio energetico, sarà possibile inserire nel progetto investimenti in beni necessari all’autoproduzione e l’autoconsumo da fonti rinnovabili (escluse le biomasse) e spese per la formazione in competenze per la transizione ecologica. Queste ultime sono ammesse fino al 10% dell’investimento complessivo e fino a 300.000€ e sarà obbligatorio rivolgersi a formatori esterni all’azienda.

Il decreto finale dovrà sciogliere i dubbi riguardanti i dettagli tecnici sui livelli di efficienza da raggiungere e sulle modalità e contenuto delle certificazioni necessarie.