Regione Emilia Romagna – Sostegno a progetti di internazionalizzazione delle PMI, Consorzi e aggregazioni di PMI

La Regione Emilia Romagna concede contributi a fondo perduto per favorire l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese, i consorzi e le aggregazioni di PMI.

Sono ammissibili gli interventi finalizzati a realizzare percorsi di internazionalizzazione che abbiano come obiettivo un’area geografica omogenea e che si avvalgano di consulenze, partecipazione a fiere o eventi promozionali nei paesi obiettivo, azioni di marketing digitale e realizzazione di materiale promozionale.

I progetti devono obbligatoriamente comprendere interventi di tipo consulenziale (a, b, d).

Sono ammissibili esclusivamente le  seguenti tipologie di spesa:

a) ASSESSMENT: consulenze finalizzate all’accrescimento delle potenzialità del beneficiario attraverso servizi di analisi e orientamento specialistico, anche di avvicinamento ai servizi digitali e virtuali; preparazione di un piano export digitale; preparazione di un piano di sviluppo sui mercati obiettivo del progetto (sono esclusi i meri studi di mercato);

b) TEMPORARY EXPORT MANAGER e/o DIGITAL EXPORT MANAGER: sviluppo delle competenze interne attraverso l’utilizzo da parte del beneficiario di un TEM o DEM;

c) MARKETING DIGITALE: realizzazione di campagne di marketing digitale o di vetrine digitali in lingua estera, promozione del sito attraverso strumenti quali search engine optimization, search engine marketing o altre metodologie simili, compreso il monitoraggio e la reportistica dei risultati;

d) CONSULENZA PER BUSINESS ON LINE: consulenza e assistenza tecnica per l’avvio e sviluppo della di attività di promozione e commercializzazione on line b2b e b2c (consulenza e formazione per l’utilizzo di piattaforme/ marketplace/ sistemi di smart payment internazionali );

e) MATERIALE PROMOZIONALE: realizzazione di video, realizzazione di cataloghi, repertori, dépliant, altri materiali (anche digitali) redatti in lingua diversa dall’Italiano, per un valore massimo di € 3.000;

f) FIERE INTERNAZIONALI: partecipazione da parte del beneficiario a fiere all’estero o in Italia, in questo caso solo a fiere con qualifica Internazionale, svolte in presenza o in modalità virtuale. – Nel caso di fiere in presenza saranno ammessi i seguenti costi: affitto spazi, noleggio allestimento (incluse le spese di progettazione degli stand), gestione spazi, trasporto merci in esposizione e assicurazione delle stesse, ingaggio di hostess/interpreti. – Nel caso di fiere virtuali saranno ammessi i seguenti costi: iscrizione alla fiera e ai relativi servizi, accordi onerosi con media partners, spese di spedizione dei campionari.

g) B2B ED EVENTI: adesione da parte del beneficiario a eventi promozionali, incontri di affari, b2b in forma fisica o virtuale, collettivi e di livello internazionale, organizzati da soggetti terzi con comprovata esperienza in ambito internazionale . Sono ammesse in questa tipologia le spese di consulenza finalizzate alla realizzazione di incontri d’affari (B2B) e i costi per l’affitto di spazi per la loro organizzazione e realizzazione. Le voci di spesa ammissibili per B2B ed eventi sono le medesime elencate per le fiere internazionali.

h) COSTI GENERALI per la definizione e gestione del progetto, compreso la formazione del personale per l’acquisizione delle nuove competenze richieste per effetto dell’implementazione del progetto di internazionalizzazione. Tale spesa è riconosciuta applicando un tasso forfettario del 7% della somma delle voci di spesa indicate nelle lettere dalla a) alla g);

i) Esclusivamente per le aggregazioni (ATI/ATS e Reti di imprese) e per i Consorzi, COSTI DI PERSONALE per la gestione e il coordinamento del progetto

Il contributo regionale sarà concesso a fondo perduto nella misura del 50% delle spese ritenute ammissibili. Il contributo regionale non potrà comunque superare:

– il valore di € 60.000,00 per i partecipanti in forma singola;

– il valore di € 150.000,00 per ATI/ATS, Reti e per i Consorzi.

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INAIL – Pubblicato l’avviso ISI 2022

L’INAIL mette a disposizione delle aziende che investono nel miglioramento dei livelli di sicurezza dei lavoratori ben 333 milioni di euro.

Il bando è rivolto a tutte le imprese, anche individuali, su tutto il territorio nazionale e operanti in qualsiasi settore con le distinzioni dei vari assi.

Sono finanziabili le seguenti tipologie di progetto ricomprese in 5 Assi di finanziamento:

  • Progetti di investimento (Sostituzione di macchine ante 98 o ante 2006, riduzione rischio rumore, riduzione rischio vibrazione, riduzione rischio caduta dall’altro, riduzione rischio chimico, etc)  e Progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale – Assi di finanziamento 1.1 e 1.2
  • Progetti per la riduzione del rischio da movimentazione manuale di carichi (MMC) – Asse di finanziamento 2
  • Progetti di bonifica da materiali contenenti amianto – Asse di finanziamento 3
  • Progetti per micro e piccole imprese operanti in specifici settori di attività (ambito ristorazione) – Asse di finanziamento 4
  • Progetti per micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli – Asse di finanziamento 5.

Il finanziamento, a fondo perduto, è calcolato sulle spese ritenute ammissibili al netto dell’iva, come di seguito riportato.

a) Per gli Assi 1, 2, 3 contributo del 65% delle spese, fino a 130.000€; per l’asse 4 il contributo ammesso a fondo perduto è fino a 50.000€;
b) Per l’Asse 5 il finanziamento è concesso nella misura del:
40% per la generalità delle imprese agricole (sub Asse 5.1)
50% per giovani agricoltori (sub Asse 5.2)

fino ad un massimo di 60.000,00 euro.

E’ possibile avere una prevalutazione gratuita e senza impegno cliccando sul seguente link:

PREVALUTAZIONE

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Fondo Nuove Competenze 2022: al via le domande

Il Fondo Nuove Competenze, lo strumento di politica attiva creato e gestito da Anpal (Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro) per implementare le competenze o favorire percorsi di ricollocazione dei lavoratori, è stato rifinanziato per il 2022 con ben 1 miliardo di euro.

Il Fondo si rivolge alle imprese di tutti i settori e dimensioni che individuano la necessità di un aggiornamento delle professionalità dei lavoratori a seguito della transizione digitale ed ecologica, in funzione di uno dei seguenti processi:

  • innovazioni nella produzione e commercializzazione di beni e servizi che richiedono un aggiornamento delle competenze digitali
  • innovazioni aziendali volte all’efficientamento energetico e all’uso di fonti sostenibili
  • innovazioni aziendali volte alla promozione dell’economia circolare, alla riduzione di sprechi e al corretto trattamento di scarti e rifiuti, incluso trattamento acque
  • innovazioni volte alla produzione e commercializzazione di beni e servizi a ridotto impatto ambientale
  • innovazioni volte alla produzione e commercializzazione sostenibile di beni e servizi nei settori agricoltura, silvicultura e pesca, incluse le attività di ricettività agrituristica
  • promozione della sensibilità ecologica, di azioni di valorizzazione o riqualificazione del patrimonio ambientale, artistico e culturale

Con riferimento ai processi nell’ambito della transizione digitale, i percorsi formativi potranno riguardare sia competenze digitali di base che specialistiche, mentre per quanto riguarda i processi legati alla transizione ecologica, i progetti formativi potranno riguardare lo sviluppo e l’accrescimento delle abilità/competenze identificate dalla Commissione Europea quali utili alla transizione ecologica nell’ambito della classificazione European Skills, Competences, Qualifications and Occupations (ESCO).

Per partecipare, le imprese devono sottoscrivere entro il 31 dicembre 2022 accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro finalizzati a percorsi formativi di accrescimento delle professionalità dei lavoratori.

Il Fondo Nuove Competenze rimborsa il costo delle ore di lavoro destinate alla frequenza dei percorsi di sviluppo delle competenze dei lavoratori, secondo le seguenti modalità:

a) la retribuzione oraria, al netto degli oneri di cui alla lettera b) a carico del lavoratore, è finanziata dal FNC per un ammontare pari al 60 per cento del totale;

b) gli oneri relativi ai contributi previdenziali e assistenziali delle ore destinate alla formazione sono rimborsati per l’intero, inclusivi della quota a carico del lavoratore, al netto degli eventuali sgravi contributivi fruiti nel mese di approvazione dell’istanza di accesso al FNC;

c) la quota di retribuzione oraria di cui alla lettera a) è rimborsata per l’intero in caso di accordi che prevedano, oltre alla rimodulazione dell’orario finalizzata a percorsi formativi, una riduzione del normale orario di lavoro, a parità di retribuzione complessiva, anche di natura sperimentale che operi per almeno un triennio in favore di tutti i lavoratori dell’azienda.

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Lombardia: 27 milioni per progetti di Ricerca e Innovazione

La Regione Lombardia, tramite una delibera di giunta, ha approvato i criteri applicativi e gli elementi essenziali di “Ricerca & Innova”, la prima misura che rende operativo l’Asse 1 del Programma FESR (Fondo Europeo Sviluppo Regionale) 2021-2017,  che sostiene gli investimenti in ricerca industrialesviluppo sperimentale e innovazione di processo delle PMI lombarde con una dotazione di 27 milioni di euro.

Sono ammissibili progetti di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e di innovazione di processo, afferenti alle macrotematiche della Strategia di Specializzazione intelligente per la Ricerca e l’Innovazione di Regione Lombardia – S3 2021-2027 e realizzati dalle PMI con sede operativa in Lombardia e almeno due bilanci approvati.

Le agevolazioni sono previste fino al 100% delle spese ammissibili, per un ammontare comunque non superiore a 1 milione di euro, e in particolare:

  • per PMI: il 70% sotto forma di Finanziamento agevolato e il restante 30% sotto forma di contributo in conto capitale;
  • a favore di startup e PMI innovative: il 65% sotto forma di Finanziamento agevolato e il restante 35% sotto forma di contributo in conto capitale;
  • per progetti green: il 60% sotto forma di Finanziamento agevolato e il restante 40% sotto forma di contributo in conto capitale per i progetti ‘Green’, intesi come progetti afferenti a macrotematiche e/o priorità della S3 che concorrono agli obiettivi del New Green Deal Europeo.

Per i dettagli sulle tipologie di spese ammissibili e le tempistiche di apertura dello sportello, bisognerà attendere la pubblicazione del bando previsto per il mese di dicembre.

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MISE – Green New Deal

Con una dotazione di 750 milioni di euro, il MISE finanzia progetti di ricerca industrialesviluppo e innovazione per la transizione ecologica e circolare del Green New Deal italiano.

Il bando è rivolto a imprese di qualsiasi dimensione che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e centri di ricerca, che presentano progetti singolarmente o in forma congiunta.

I progetti dovranno rispettare gli obiettivi del New Green Deal italiano:

  • decarbonizzazione dell’economia
  • economia circolare
  • riduzione dell’uso della plastica e sostituzione della plastica con materiali alternativi
  • rigenerazione urbana
  • turismo sostenibile
  • adattamento e mitigazione dei rischi sul territorio derivanti dal cambiamento climatico

Le attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale dovranno essere mirate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di quelli già in essere.

I progetti dovranno essere sviluppati tra un minimo di 12 mesi e un massimo di 36 mesi e non possono prevedere spese inferiori a 3 milioni di euro.

Le agevolazioni previste consistono in:

  • Finanziamenti agevolati per il 60% dei costi di progetto, accompagnati da finanziamenti bancari (per il 20% dell’importo);
  • Contributi a fondo perduto per una percentuale massima delle spese e dei costi ammissibili di progetto pari al 15% come contributo a sostegno delle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale e per l’acquisizione delle prestazioni di consulenza relative alle attività di industrializzazione, e pari al 10% come contributo in conto impianti, per l’acquisizione delle immobilizzazioni oggetto delle attività di industrializzazione.

 

Emilia Romagna – Fondo perduto per investimenti 4.0

La Regione Emilia Romagna concede contributi a fondo perduto del 40% (elevabile al 45% a fronte di determinate casistiche) fino a 150.000€ per investimenti volti a  realizzare  progetti innovativi finalizzati ad introdurre le più moderne tecnologie digitali nei propri processi produttivi e organizzativi.

Possono partecipare le PMI della regione e sono ammissibili le seguenti tipologie di spesa:

a) acquisto di strumenti, attrezzature, macchinari hardware (ivi comprese le spese di trasporto), software e/o servizi erogati nella soluzione cloud computing e SAAS (Software as a service);

b) realizzazione di piccoli interventi edili, murari e di arredo strettamente collegati e funzionali all’installazione di strumenti, macchinari e attrezzature. Tale spesa è riconosciuta nella misura massima del 10% della voce di spesa indicata nella precedente lettera a) e comunque per un importo massimo di 10.000,00 €;

c) acquisizione di consulenze specialistiche legate all’implementazione dei processi oggetto di intervento Tale spesa è riconosciuta nella misura massima del 30% della voce di spesa indicata alla lettera a) e b) e comunque per un importo massimo pari a 20.000,00 €;

d) costi generali per la definizione e gestione del progetto, compreso l’addestramento del personale per l’acquisizione delle nuove competenze richieste per effetto dell’implementazione del progetto di digitalizzazione. Tale spesa è riconosciuta applicando un tasso forfettario pari al 5%.

I progetti potranno riguardare:

  • l’implementazione di soluzioni tecnologiche finalizzate a favorire un primo passo verso l’ottimizzazione delle funzioni aziendali (DIGITALIZZAZIONE BASE);
    oppure
  • l’introduzione/implementazione di almeno una delle 9 tecnologie abilitanti previste dal piano nazionale impresa 4.0 (Internet delle cose, Big data analytics,
    Integrazione orizzontale e verticale dei sistemi, Simulazioni virtuali, Robotica, Cloud computing, Realtà aumentata, Stampanti 3d, Cybersecurity), compreso l’adattamento di impianti esistenti ad almeno una delle suddette tecnologie.

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MISE – Investimenti Sostenibili 4.0

Il Ministero dello Sviluppo Economico, grazie ai fondi del PNRR, ha pubblicato un bando volto a incentivare nuovi investimenti imprenditoriali innovativi e sostenibili. L’obiettivo è favorire la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa, al fine di superare la contrazione indotta dall’emergenza Covid e di orientare la ripresa degli investimenti verso ambiti strategici per la competitività e la crescita sostenibile del sistema economico.

La misura prevede la concessione e l’erogazione di agevolazioni in favore di programmi di investimento proposti da micro, piccole e medie imprese operanti nei settori dell’industria manifatturiera e dei servizi conformi ai vigenti principi di tutela ambientale e ad elevato contenuto tecnologico, coerente con il piano Transizione 4.0, con priorità per quelli in grado di offrire un particolare contributo agli obiettivi di sostenibilità definiti dall’Unione europea e per quelli volti, in particolare, a:

  • favorire la transizione dell’impresa verso il paradigma dell’economia circolare;
  • migliorare la sostenibilità energetica dell’impresa.

I programmi di investimento devono:

  • prevedere l’utilizzo delle tecnologie abilitanti afferenti al piano Transizione 4.0. e l’ammontare di tali spese deve risultare preponderante rispetto al totale dei costi ammissibili del programma
  • essere diretti all’ampliamento della capacità alla diversificazione della produzione, funzionale a ottenere prodotti mai fabbricati in precedenza o al cambiamento fondamentale del processo di produzione di un’unità produttiva esistente ovvero alla realizzazione di una nuova unità produttiva
  • essere realizzati presso un’unità produttiva localizzata nel territorio nazionale.

Sono  ammissibili  alle  agevolazioni  le  spese   strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di  investimento , relative all’acquisto di nuove immobilizzazioni materiali e immateriali che riguardino:

a) macchinari, impianti e attrezzature;

b) opere murarie, nei limiti del  40  (quaranta)  per  cento  del totale dei costi ammissibili;

c) programmi informatici e  licenze  correlati  all’utilizzo  dei beni materiali di cui alla lettera a);

d) acquisizione  di  certificazioni  ambientali.

Sono ammissibili progetti di almeno 500.000€ se realizzati nell’area del Mezzogiorno e di almeno 1 milioni di euro per altre regioni. Il contributo a fondo perduto varia a seconda della zona di realizzazione del progetto e della dimensione aziendale.

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ER – Riapre lo sportello per il Fondo StartER ed il Fondo Energia

Riapre il 30 marzo lo sportello in Emilia Romagna per presentare domanda a valere sul Fondo StartER e sul Fondo Energia.

Il Fondo StartER finanzia lo sviluppo di nuove imprese costituite da meno di 5 anni sul territorio regionale mediante un finanziamento del 100% delle spese agevolabili con un tasso per il 70% a tasso zero e per il restante 30% a tasso bancario.  I progetti presentati sui comuni interessati da estrazione di idrocarburi possono ottenere un contributo a fondo perduto fino al 30% della provvista pubblica e per un massimo di 30.000€.

I progetti agevolabili sono quelli rivolti a:

  • innovazione produttiva e di servizio;
  • sviluppo organizzativo;
  • messa a punto dei prodotti e servizi che presentino potenzialità concrete di sviluppo;
  • consolidamento e creazione di nuova occupazione sulla base di piani industriali;
  • introduzione ed uso efficace di strumenti ICT, nelle forme di servizi e soluzioni avanzate, con acquisti di soluzioni customizzate di software e tecnologie innovative per la manifattura digitale.

Il Fondo Energia sostiene progetti volti a:

  • migliorare l’efficienza energetica ed ridurre i gas climalteranti;
  • produzione di energia da fonti rinnovabili, esclusivamente per autoconsumo, nonché gli impianti di cogenerazione ad alto rendimento, ai sensi della Direttiva 2012/27/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio.

L’agevolazione consiste anche per questo fondo in un finanziamento del 100% delle spese agevolabili con un tasso per il 70% a tasso zero e per il restante 30% a tasso bancario. Il Fondo concede, inoltre, un contributo a fondo perduto, che copre le spese tecniche sostenute per la diagnosi energetica, e/o lo studio di fattibilità, e/o la preparazione del progetto di investimento.
L’importo massimo del contributo non potrà superare il 12,5% della quota pubblica di finanziamento.

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Fondo Impresa Femminile: da maggio via alle domande

Prende il via il Fondo del Ministero dello sviluppo economico che incentiva le donne ad avviare e rafforzare nuove attività imprenditoriali per realizzare progetti innovativi.

La misura prevede due linee di intervento principali:

  • Linea A per le imprese femminili costituite da meno di 12 mesi o promosse da persone fisiche che si impegnino alla costituzione;
  • Linea B per le imprese femminili costituite da almeno 12 mesi.

Le agevolazioni sono concesse a fronte di programmi di investimento per la costituzione e l’avvio di una nuova impresa femminile ovvero per lo sviluppo e il consolidamento di imprese femminili, nei seguenti settori:

  • produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato e della trasformazione dei prodotti agricoli;
  • fornitura di servizi, in qualsiasi settore;
  • commercio e turismo.

Sono ammissibili le seguenti tipologie di spesa:

a) immobilizzazioni materiali, con particolare riferimento a impianti, macchinari e attrezzature nuovi di fabbrica, purché coerenti e funzionali all’attività d’impresa, a servizio esclusivo dell’iniziativa agevolata;

b) immobilizzazioni immateriali, necessarie all’attività oggetto dell’iniziativa agevolata;

c) servizi in cloud funzionali ai processi portanti della gestione aziendale;

d) personale dipendente, assunto a tempo indeterminato o determinato dopo la data di presentazione della domanda e impiegato funzionalmente nella realizzazione dell’iniziativa agevolata;

e) esigenze di capitale circolante secondo alcuni limiti a seconda della linea di intervento.

La forma e la misura delle agevolazioni sono articolate in funzione delle linee di azione e dell’ammontare delle spese ammissibili previste nei programmi di investimento. In particolare:

  • per gli incentivi per la nascita e lo sviluppo delle imprese femminili, le agevolazioni assumono la sola forma del contributo a fondo perduto per un importo massimo pari a:
    • 80% delle spese ammissibili e comunque fino a euro 50.000,00, per i programmi di investimento che prevedono spese ammissibili non superiori a euro 100.000,00;
    • 50% delle spese ammissibili, per i programmi di investimento che prevedono spese ammissibili superiori a euro 100.000,00 e fino a euro 250.000,00;
  • per gli incentivi per lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili, le agevolazioni assumono la forma sia del contributo a fondo perduto sia del finanziamento agevolato e sono articolate come di seguito indicato:
    • per le imprese femminili costituite da non più di 36 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione, le agevolazioni sono concesse fino a copertura dell’’80% delle spese ammissibili, in egual misura in forma di contributo a fondo perduto e in forma di finanziamento agevolato;
    • per le imprese femminili costituite da oltre 36 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione, le agevolazioni sono concesse come al punto precedente in relazione alle spese di investimento, mentre le esigenze di capitale circolante costituenti spese ammissibili sono agevolate nella forma del contributo a fondo perduto.

A partire da maggio potranno essere presentate le domande per richiedere contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati, secondo il calendario delle date di apertura degli sportelli:

  • per l’avvio di nuove imprese femminili o costituite da meno di 12 mesi la compilazione delle domande è possibile dalle ore 10 del 5 maggio 2022 mentre la presentazione a partire dalle ore 10 del 19 maggio 2022;
  • per lo sviluppo di imprese femminili costituite oltre 12 mesi la compilazione delle domande è possibile dalle ore 10 del 24 maggio 2022 mentre la presentazione a partire dalle ore 10 del 7 giugno 2022.

INAIL – Pubblicato il Bando ISI 2021

E’ stato pubblicato il Bando ISI INAIL 2021 che concede contributi a fondo perduto alle aziende che investono nel miglioramento delle
condizioni di salute e di sicurezza dei lavoratori rispetto alle condizioni preesistenti.

L’Avviso ha una dotazione di 273 milioni di euro ed è a è rivolta a tutte le imprese, anche individuali, ubicate su tutto il territorio nazionale iscritte alla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura e anche agli enti del terzo settore limitatamente all’Asse 2 di finanziamento.

Sono finanziabili le seguenti tipologie di progetto, ricomprese in 5 Assi di finanziamento:

  • Asse di finanziamento 1.1 – Acquisto macchinari con riduzione di un rischio quale rumore, vibrazione, biologico, caduta dall’alto, sismico, spazi confinati oppure sostituzione di macchine ante normativa CE 98 o ante CE 2006.
  • Asse di finanziamento 1.2 – Progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale (UNI ISO 45001:2018)
  • Asse di finanziamento 2 – Progetti per la riduzione del rischio da movimentazione manuale dei carichi (MMC)
  • Asse di finanziamento 3  – Progetti di bonifica da materiali contenenti amianto
  • Asse di finanziamento 4 – Progetti per micro e piccole imprese operanti in specifici settori di attività (Pesca e Fabbricazione di mobili – C31);
  • Asse di finanziamento 5 – Progetti per micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione agricola
    primaria dei prodotti agricoli

Sono ammesse a finanziamento le spese direttamente necessarie alla realizzazione del progetto, le eventuali spese accessorie o strumentali funzionali alla realizzazione dello stesso e indispensabili per la sua completezza, nonché le eventuali spese tecniche.

Il finanziamento, in conto capitale, è calcolato sulle spese ritenute ammissibili al netto dell’iva, come di seguito riportato.
a)    Per gli Assi 1, 2, 3 e 4 il finanziamento non supera il 65% delle predette spese, fermo restando i seguenti limiti:

  • Assi 1, 2, 3, il finanziamento complessivo di ciascun progetto non potrà essere inferiore a 5.000,00 euro nè superiore a 130.000,00 euro. Non è previsto alcun limite minimo di finanziamento per le imprese fino a 50 dipendenti che presentano progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale di cui all’allegato (sub Asse 1.2);
  • Asse 4, il finanziamento complessivo di ciascun progetto non potrà essere inferiore a 2.000,00 euro nè superiore a 50.000,00 euro.

b)    Per l’Asse 5 il finanziamento è concesso nella misura del:

  • 40% per la generalità delle imprese agricole (sub Asse 5.1)
  • 50% per giovani agricoltori (sub Asse 5.2)
    e per ciascun progetto il finanziamento non potrà essere inferiore a 1.000,00 euro nè superiore a 60.000,00 euro.

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