Emilia Romagna – Contributi a fondo perduto per il consolidamento delle start-up innovative

La Regione Emilia Romagna ha pubblicato un bando volto a supportare la localizzazione e il consolidamento di start up innovative e favorirne la crescita nei settori produttivi e nelle filiere strategiche presenti nel proprio territorio.

Possono partecipare al bando le micro, piccole e media imprese iscritte nella sezione speciale delle Start-up innovative che realizzino uno dei seguenti progetti:

  • sviluppo produttivo di risultati di ricerca o di soluzioni tecnologiche derivanti da una o più tecnologie abilitanti;
  • messa a punto del modello di business;
  • adattamento di prodotti/servizi alle esigenze di potenziali clienti;
  • ingegnerizzazione di prototipi e piani di sviluppo industriale (scale-up);
  • apertura e/o sviluppo di mercati esteri.

I progetti dovranno rientrare in uno dei seguenti ambiti prioritari individuati nella Strategia Regionale di Specializzazione Intelligente :

  •  Sistema Agroalimentare;
  • Edilizia e costruzioni;
  • Industrie della salute e del benessere;
  • Meccatronica e motoristica;
  • Industrie culturali e creative;
  • Innovazione nei servizi.

e dovranno avere una ricaduta innovativa e di potenziale impatto occupazionale su uno dei seguenti ambiti:

  • Transizione digitale;
  • Transizione energetica;
  • Economia circolare;
  • Salute e benessere;
  • Cultura e creatività.

Il contributo concesso è a fondo perduto del 60% fino a 150.000€. L’intensità del contributo è elevabile del 10% in caso di una ricaduta occupazionale di almeno un lavoratore e del 5% nel caso in cui l’azienda sia giovanile e/o femminile.

Per ulteriori informazioni, non esitate a contattarci.

CCIAA Bologna – Voucher Digitali 4.0 2021

La CCIAA di Bologna al fine di promuovere la diffusione della cultura e della pratica digitale nelle Micro, Piccole e Medie Imprese, di tutti i settori economici attraverso il sostegno economico alle iniziative di digitalizzazione, anche finalizzate ad approcci green oriented del tessuto produttivo, ha pubblicato un bando volto a concedere voucher di 10.000€.

Sono ammissibili le spese per:

a) servizi di consulenza e/o formazione relativi a una o più tecnologie . Tali spese devono rappresentare almeno il 30% dei costi ammissibili. (ammessi fornitori quali Start-up innovative, centri di ricerca, incubatori, FABLAB, centri di trasferimento tecnologico 4, innovation manager, altri fornitori che autocertifichino almeno 3 progetti negli ultimi 3 anni sulle tecnologie I4.0).

b) acquisto, canoni e noleggi di beni e servizi strumentali, inclusi dispositivi e spese di connessione, funzionali all’acquisizione delle tecnologie abilitanti. I canoni e i noleggi sono ammissibili se riferiti e pagati nel periodo di competenza del  bando . Sono esclusi i costi per leasing finanziario.

c) spese per l’abbattimento degli oneri di qualunque natura (quali spese di istruttoria, interessi, premi di garanzia, ecc.) relativi a finanziamenti, anche bancari, per la realizzazione di progetti di innovazione digitale riferiti agli ambiti tecnologici . Tali spese non possono superare il limite del 10% del costo totale del progetto finanziato.

La dimensione minima dei progetti è di €5.000,00 e il contributo massimo è del 50% dell’investimento fino a 10.000€.

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Pubblicato il Bando ISI INAIL 2020

E’ stato pubblicato il Bando ISI INAIL 2020 che concede contributi a fondo perduto alle aziende che investono in prevenzione.

Dopo l’annullamento dell’avviso 2019 a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19, il nuovo Avviso ha una dotazione di 211 milioni di euro ed è destinato alle aziende di tutti i settori (ad esclusione delle aziende agricole, destinatarie di apposito bando), su tutto il territorio nazionale che presentano progetti destinati a migliorare i livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Sono finanziabili le seguenti tipologie di progetto, ricomprese in 4 Assi di finanziamento:

  • Asse di finanziamento 1.1 acquisto macchinari con riduzione di un rischio quale rumore, vibrazione, biologico, caduta dall’alto, sismico, spazi confinati oppure sostituzione di macchine ante normativa CE 98 o ante CE 2006.
  • Asse di finanziamento 1.2 progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale (UNI ISO 45001:2018)
  • Asse di finanziamento 2 Progetti per la riduzione del rischio da movimentazione manuale dei carichi (MMC)
  • Asse di finanziamento 3  Progetti di bonifica da materiali contenenti amianto
  • Asse di finanziamento 4 Progetti per micro e piccole imprese operanti in specifici settori di attività (Pesca e Fabbricazione di mobili – C31);

Sono ammesse a finanziamento le spese direttamente necessarie alla realizzazione del progetto, le eventuali spese accessorie o strumentali funzionali alla realizzazione dello stesso e indispensabili per la sua completezza, nonché le eventuali spese tecniche.

Il contributo concesso è del 65% fino ad un massimo di 130.000€ per gli assi 1,2,3 e fino a 50.000€ per i progetti relativi all’asse 4.

Per una prevalutazione gratuita e senza impegno:

PREVALUTAZIONE 

 

Regione Emilia Romagna – Contributi per la partecipazione a eventi fieristici 2021

La Regione Emilia Romagna, al fine di favorire la promozione internazionale delle PMI e la diversificazione dei mercati, supporta progetti in grado di favorire l’accesso a nuovi mercati di sbocco e a nuovi canali di vendita soprattutto digitali.

Possono partecipare al bando le PMI con sede legale e/o operativa nella Regione e attive in determinati settori di attività (escluse agricoltura, commercio, turismo) e sono ammesse le spese per la partecipazioni a fiere all’estero e in Italia con qualifica internazionale.

Nel caso di fiere in presenza saranno ammessi i seguenti costi: affitto spazi, allestimento (incluse le spese di progettazione degli stand), gestione spazi, trasporto merci in esposizione e assicurazione delle stesse, ingaggio di hostess/interpreti.

Nel caso di fiere virtuali saranno ammessi i seguenti costi: iscrizione alla fiera e ai relativi servizi, consulenze in campo digital, hosting, sviluppo piattaforme per la virtualizzazione, produzione di contenuti digitali, accordi onerosi con media partners, spese di spedizione dei campionari.

Il contributo regionale concesso è del 100% delle spese ammissibili fino ad un massimo di 10.000€ mentre il costo ammissibile minimo è pari a 5.000€.

Gli eventi fieristici devono tenersi nel corso del 2021, quindi le spese ammissibili sono tra l’01/01/2021 e il 31/12/2021, fatto salvo eventuali anticipi versati per l’acquisto di spazi espositivi pagati in data antecedente.

 

Regione Emilia Romagna – Via al nuovo bando a favore di negozi, bar e ristoranti

La Regione Emilia Romagna ha pubblicato un volto volto a favorire i progetti di riqualificazione e ammodernamento delle strutture in cui si esercitano attività di commercio al dettaglio in sede fissa – come gli esercizi di vicinato, bar, ristoranti e pubblici esercizi in genere – e l’ampliamento di nuovi servizi o prodotti.

Il contributo concesso è a fondo perduto fino ad un massimo di 30 mila euro e per il 40% della spesa ammessa. I beneficiari sono le micro e piccole imprese fino ad un massimo di 40 addetti con unità produttiva sul territorio regionale, a prescindere dalla forma giuridica.

Le spese ammissibili sono le seguenti:

A) spese per opere edili, murarie e impiantistiche connesse agli interventi di riqualificazione, ristrutturazione e/o ampliamento delle strutture nelle quali si svolge l’attività;

B) spese di consulenza relative alla progettazione, direzione lavori e collaudo connesse agli interventi di riqualificazione, ristrutturazione e/o ampliamento delle strutture nelle quali si svolge l’attività;

C) spese per l’acquisto di macchinari, attrezzature, impianti opzionali, finiture e arredi funzionali all’esercizio dell’attività e all’offerta o al miglioramento di nuovi servizi e/o prodotti alla clientela nonché di sistemi per la vendita di prodotti sfusi e di vuoto a rendere;

D) spese per l’acquisto di dotazioni informatiche (hardware), per l’acquisto di software e relative licenze d’uso, di servizi di cloud computing funzionali all’esercizio dell’attività e all’offerta o al miglioramento di nuovi servizi e/o prodotti alla clientela nonché per la realizzazione di siti internet ed e-commerce, con esclusione delle spese relative alla manutenzione ordinaria, all’aggiornamento e alla promozione;

E) spese per l’acquisto di beni intangibili quali brevetti, marchi, licenze e know how;

F) spese per l’acquisizione di servizi di consulenza strettamente connessi alla realizzazione dei progetti e/o richiesti per la presentazione delle domande.

La prima finestra di presentazione delle domande è aperta dal 18 febbraio al 18 marzo 2020, per un massimo di 150 richieste. Il bando riaprirà poi dal 15 settembre al 29 ottobre 2020 con le stesse modalità.

 

New Consult vi spiega il credito d’imposta per la formazione 4.0

Come fruire del credito d’imposta per le spese del personale per la formazione e quali sono le condizioni per la sua applicazione

 

Una delle interessanti novità degli emendamenti della Legge di Bilancio 2019 vi è la fruizione del credito d’ imposta finalizzata all’acquisizione o al consolidamento delle conoscenze delle tecnologie previste dal Piano nazionale Industria 4.0.

L’obiettivo è quello di incoraggiare le imprese a investire nella formazione del personale nelle materie aventi a oggetto le tecnologie rilevanti per il processo di trasformazione tecnologica e digitale.

Innovare significa anche dedicare risorse e tempo all’aggiornamento del proprio personale in linea con le emergenti esigenze e novità tecnologiche presenti sui propri mercati di riferimento.

New Consult vi segnala che esistono misure di finanza agevolata che mettono a disposizione degli imprenditori agevolazioni finanziarie e contributi finalizzati alla formazione aziendale.

 

Vediamo nel dettaglio cosa prevede la misura!

Benefici

  • Credito d’imposta del 40% delle spese relative al personale dipendente impegnato nelle attività di formazione ammissibili, limitatamente al costo aziendale riferito alle ore o alle giornate di formazione, sostenute nel periodo d’imposta agevolabile e nel limite massimo di 300.000 euro per ciascun beneficiario
  • Sono ammissibili al credito d’imposta anche le eventuali spese relative al personale dipendente ordinariamente occupato in uno degli ambiti aziendali individuati nell’allegato A della legge n. 205 del 2017 e che partecipi in veste di docente o tutor alle attività di formazione ammissibili, nel limite del 30% della retribuzione complessiva annua spettante al dipendente.
  • La misura è applicabile alle spese in formazione sostenute nel periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2017.

A chi si rivolge

  • Imprese residenti nel territorio dello Stato Italiano
  • Enti non commerciali residenti svolgenti attività commerciali rilevanti ai fini del reddito d’impresa.
  • Imprese residenti all’estero con stabili organizzazioni sul territorio italiano

Come fare domanda

Si accede in maniera in fase di redazione del bilancio, con successiva compensazione mediante presentazione del modello F24 in via telematica all’Agenzia delle Entrate.
Rendicontazione contabile certificata.
Obbligo di conservazione di una relazione che illustri le modalità organizzative e i contenuti delle attività di formazione svolte.

 

New Consult è il vostro partner ideale, per la preparazione della pratica e per la ricerca di finanziamenti e agevolazioni per i vostri investimenti.

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Regione ER – Contributi per progetti di R&S per le imprese delle aree del sisma

La Regione Emilia Romagna intende sostenere l’attività di ricerca industriale delle imprese delle principali filiere produttive dei territori colpiti dal sisma al fine di favorirne il rilancio competitivo attraverso:
– l’avanzamento tecnologico dei prodotti, dei sistemi di produzione, dei sistemi organizzativi delle imprese;
– la diversificazione produttiva, anche verso l’ampliamento dei confini delle filiere stesse e la contaminazione delle tecnologie e delle loro applicazioni;
– la riqualificazione sostenibile delle imprese in termini di sfruttamento efficiente, razionale e pulito delle risorse energetiche e dei materiali, di sicurezza degli ambienti di lavoro, rispetto del territorio e salute dei consumator.

Possono presentare domanda esclusivamente singole piccole e medie imprese con l’unità locale che realizza il progetto localizzata in uno dei comuni dell’Emilia-Romagna colpiti dal sisma e che operano nelle seguenti filiere:

– Biomedicale e industrie legate alla salute;
– Meccatronica e motoristica;
– Agroalimentare;
– Ceramica e costruzioni;
– ICT e produzioni multimediali;
– Moda.

Sono ammissibili le seguenti tipologie di spesa:

1) Spese per nuovo personale laureato adibito ad attività di ricerca, progettazione, sperimentazione (ricercatore) ed in possesso di laurea di tipo tecnico-scientifica attinenti al  progetto di ricerca;
2) Spese per personale adibito ad attività di ricerca, progettazione, sperimentazione ed in possesso di adeguata qualificazione (laurea di tipo tecnico-scientifico o esperienza almeno quinquennale nel campo della ricerca e sperimentazione).
3) Spese per il personale adibito a funzioni di produzione, incluso personale ausiliario.
4) Spese per l’acquisto o locazione di strumentazione scientifica ed impianti industriali, questi ultimi da utilizzare (anche parzialmente) a scopo sperimentale (incluso software specialistico ed hardware, di nuova fabbricazione), e necessari alla realizzazione del progetto e non riferibili al
normale funzionamento del ciclo produttivo.
5) Spese per l’acquisizione di servizi ad alto contenuto di ricerca scientifica e tecnologica, le competenze tecniche ed i brevetti, acquisiti o ottenuti in licenza da soggetti esterni, utilizzati esclusivamente per l’attività del progetto, inclusa l’acquisizione dei risultati di ricerca, di brevetti e di know-how, di diritti di licenza, nell’ambito di un’operazione effettuata alle normali condizioni di mercato, le spese per l’utilizzo di laboratori di ricerca o di prova.
6) Spese sostenute per la costruzione di macchinari prototipali fisicamente riscontrabili (impianti pilota, macchinari, robot, linee produttive sperimentali;
7) Spese generali, calcolate nella misura forfetaria del 5% del totale.

Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo in conto capitale alla spesa, secondo le seguenti intensità massime:
– 50% delle spese ammissibili relative ad attività di ricerca industriale;
– 25% delle spese ammissibili relative ad attività di sviluppo sperimentale.
Tali intensità massime potranno essere elevate al 60% per le attività di ricerca industriale e al 35% per le attività di sviluppo sperimentale nel caso in cui il beneficiario assuma a tempo  indeterminato, nell’unità locale dove si svolge il progetto, almeno:
– 1 ricercatore, nel caso di micro o piccola impresa,
– 2 ricercatori, nel caso di media impresa.

I progetti dovranno svolgersi nel periodo 01/01/2020 – 30/06/2021.

Per ulteriori informazioni, non esitate a contattarci.

Pubblicato il decreto attuativo sul credito d’imposta pubblicità

Ha visto finalmente la luce il decreto attuativo sul credito d’imposta pubblicità con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Il credito di imposta pubblicità è destinato alle imprese e ai lavoratori autonomi su tutto il territorio nazionale, indipendentemente dalla natura giuridica, dalle dimensioni aziendali e dal regime contabile adottato, e agli enti non commerciali, in relazione agli investimenti in campagne pubblicitarie sulla stampa quotidiana e periodica, anche on-line, e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali, effettuati a partire dal 1° gennaio 2018, il cui valore superi di almeno l’1 per cento gli analoghi investimenti effettuati sugli stessi mezzi di informazione nell’anno precedente. L’incremento percentuale è riferito al complesso degli investimenti effettuati, rispetto all’anno precedente, sugli stessi mezzi di informazione.

L’agevolazione consiste in un credito d’imposta, da usare solo in compensazione, pari al 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati rispetto all’anno precedente, elevato al 90% per le micro imprese, PMI e startup innovative.

Esempio: Supponendo di aver sostenuto, nell’anno “n”, spese per pubblicità per 10.000 Euro, è possibile usufruire del credito d’imposta se nell’anno “n+1” si sostengono spese almeno pari ad Euro 10.100 (con un incremento dunque di almeno l’1%). In questo caso, supponendo di aver sostenuto nell’anno n+1 spese pubblicitarie per 12.000 Euro, il credito d’imposta sarà pari a 1.500 Euro [(12.000-10.000)×75%].

Per accedere al beneficio, le imprese devono presentare apposita istanza all’Agenzia delle Entrate nel periodo compreso tra il 1 e il 31 marzo. Per la prima applicazione relativa al 2018 e alle spese sostenute tra il 24 giugno e il 31 dicembre 2017 la finestra  temporale sarà disponibile dal 22 settembre al 22 ottobre 2018.

Le risorse stanziate per il 2018 sono pari a 62,5 milioni di euro, di cui 50 milioni per gli investimenti sulla stampa e 12,5 milioni per gli investimenti da effettuare nel 2018 sulle emittenti radiotelevisive.

Per ulteriori informazioni, non esitate a contattarci.

 

Regione ER – Contributi a fondo perduto per la partecipazione a fiere all’estero

La Regione Emilia Romagna concede contributi a fondo perduto per la partecipazione a fiere all’estero e consulenze.

Il bando supporta progetti realizzati da piccole e medie imprese per la realizzazione di un progetto costituito da almeno 3 fiere di qualifica internazionale o nazionale svolte in paesi esteri, e almeno uno dei servizi previsti nella tipologia 2 di spese, sotto descritta, che supportino l’impresa nella realizzazione del progetto promozionale da realizzarsi entro il 31/12/2019.

1. Partecipazione come espositori ad almeno 3 fiere esclusivamente all’estero. L’impresa può prevedere, in sostituzione della partecipazione a una fiera, l’adesione ad un evento promozionale all’estero, come per esempio: forum, degustazioni, sfilate, esposizioni in show room.

2. Servizi di consulenza prestati da consulenti esterni finalizzati a:

  •  Ottenere certificazioni per l’export (certificazioni di prodotto o aziendali necessarie all’esportazione sui mercati internazionali indicati dal progetto);
  • Ottenere la registrazione dei propri marchi sui mercati internazionali indicati dal progetto;
  • Ricercare potenziali clienti o distributori e assistere l’impresa nella realizzazione di incontri d’affari contestualmente alle partecipazioni fieristiche.

Il contributo regionale sarà concesso a fondo perduto nella misura massima del 30% delle spese ammissibili.

Regione Emilia Romagna – Contributi a fondo perduto per gli investimenti produttivi.

La Regione Emilia Romagna al fine di incentivare gli investimenti produttivi delle PMI concede contributi a fondo perduto fino ad un massimo di 150.000 euro.

Gli interventi devono riguardare investimenti produttivi ad alto contenuto tecnologico che favoriscano l’innovazione di processo, di prodotto o di servizio e abbiano ricadute positive su uno o più dei seguenti aspetti:

– il miglioramento dei tempi di risposta e di soddisfacimento delle esigenze dei clienti;

– il supporto all’adozione delle tecnologie abilitanti nei processi produttivi;

– la riduzione degli impatti ambientali dei sistemi produttivi, anche attraverso:
o interventi di riduzione del consumo di materie prime ed altre risorse ;
o interventi di riduzione dei consumi energetici aziendali (non sono ammessi impianti di produzione di energia, anche rinnovabile);
o interventi di riduzione dell’impiego di sostanze pericolose;
o interventi di riduzione di rifiuti;
o interventi di riduzione delle emissioni inquinanti;
o Interventi che favoriscano il reimpiego, degli scarti di produzione;

– Il miglioramento della sicurezza delle imprese e dei luoghi di lavoro.

Sono ammissibili le spese di acquisto di macchinari, beni strumentali, attrezzature, impianti funzionali alla realizzazione del progetto beni intangibili quali brevetti, marchi, licenze e know how atte ad ottimizzare i processi produttivi industriali; acquisto di hardware, software, licenze per l’utilizzo di software, servizi di cloud computing; spese per opere murarie ed edilizie (fino ad un massimo del 5%) e acquisizioni di servizi di consulenza specializzata per la realizzazione del progetto e per la presentazione e gestione della domanda di contributo.

Gli investimenti devono essere realizzati tramite il ricorso a finanziamenti a medio/lungo termine erogati dal sistema bancario e creditizio e in sinergia con gli interventi di garanzia diretta da parte del sistema regionale dei confidi.

La Regione interviene con un contributo a fondo perduto pari al 20% degli investimenti.

E’ prevista una maggiorazione del 5% per le imprese in possesso del rating di legalità,  per le imprese femminili/giovanili e per i progetti che prevedano un incremento occupazionale.

Il contributo è aumentato di un ulteriore 10% nel caso in cui le sedi operative o unità locali oggetto degli interventi siano localizzate nelle aree montane della Regione o nelle aree svantaggiate.

Per ulteriori informazioni, non esitate a contattarci.