Regione Emilia Romagna – Riaperti il Fondo StartER e il Fondo Energia

La Regione Emilia Romagna ha riaperto i termini per la presentazione elle domande sul Fondo StartER e il Fondo Energia.

Il Fondo StartER concede finanziamenti a tasso agevolato (70% a fondo zero) per il consolidamento e lo sviluppo di aziende costituite da meno di 5 anni.

A titolo esemplificativo, sono considerate ammissibili le seguenti tipologie di spese:

a) interventi su immobili strumentali: acquisto, ampliamento e/o ristrutturazione;

b) acquisto di macchinari, attrezzature, hardware e software, arredi strettamente funzionali;

c) acquisizione di brevetti, licenze, marchi, avviamento;

d) spese per partecipazione a fiere e interventi promozionali;

e) consulenze tecniche e/o specialistiche;

f) spese del personale adibito al progetto;

g) materiale e scorte;

h) spese locazione dei locali adibito ad attività (risultante da visura come sede principale/unità locale);

i) spese per la produzione di documentazione tecnica necessaria per la presentazione della domanda (a titolo esemplificativo redazione di business plan).

Il Fondo Energia sostiene progetti di Green Economy concedendo finanziamenti a tasso agevolato (70% a tasso zero) fino a 500.000€.

Sono considerate ammissibili le seguenti tipologie di spese:

a)     interventi su immobili strumentali: ampliamento e/o ristrutturazione, opere edili funzionali al progetto;

b)    acquisto ed installazione, adeguamento di macchinari, impianti, attrezzature, hardware;

c)     acquisizione di software e licenze;

d)    consulenze tecnico/specialistiche funzionali al progetto di investimento;

e)    spese per la redazione di diagnosi energetica e/o progettazione utili ai fini della preparazione dell’intervento in domanda.

Per ulteriori informazioni, non esitate a contattarci.

Regione Emilia Romagna – Finanziamenti a tasso agevolato

La Regione Emilia Romagna ha riaperto il fondo StartER e il fondo Energia volti a incentivare rispettivamente la nascita e il consolidamento di nuove imprese e gli investimenti nella Green Economy.

 Caratteristiche del Fondo StartER:

Possono accedere ai benefici le piccole imprese costituite da non più di 5 anni con sede operativa in Emilia Romagna.

Sono considerate ammissibili le seguenti tipologie di spese:

  • interventi su immobili strumentali: acquisto, ampliamento e/o ristrutturazione;
  • acquisto di macchinari, attrezzature, hardware e software, arredi strettamente funzionali;
  • acquisizione di brevetti, licenze, marchi, avviamento;
  • spese per partecipazione a fiere e interventi promozionali;
  • consulenze tecniche e/o specialistiche;
  • spese del personale adibito al progetto;
  • materiale e scorte;
  • spese locazione dei locali adibito ad attività;
  • spese per la produzione di documentazione tecnica necessaria per la presentazione della domanda (a titolo esemplificativo redazione di business plan).

Il fondo interviene concedendo finanziamenti a tasso agevolato  per il 70% a tasso zero e per il restante 30% da risorse messe a disposizione degli Istituti di credito convenzionati.

I finanziamenti possono avere la durata compresa tra 36 e 96 mesi (incluso un preammortamento massimo di 12 mesi), ed importo ricompreso tra un minimo di 20 mila euro ad un massimo di 300mila euro.

E’ finanziabile il 100% del progetto presentato.

Caratteristiche del Fondo Energia:

Destinatarie delle agevolazioni sono le imprese attive e operanti in Emilia Romagna.

Il Fondo finanzia interventi a sostegno della promozione dell’efficienza energetica e dell’uso di energia rinnovabile delle imprese.

Sono considerate ammissibili le seguenti tipologie di spese:

  • interventi su immobili strumentali: ampliamento e/o ristrutturazione, opere edili funzionali al progetto;
  • acquisto ed installazione, adeguamento di macchinari, impianti, attrezzature, hardware;
  • acquisizione di software e licenze;
  • consulenze tecnico/specialistiche funzionali al progetto di investimento;
  • spese per la redazione di diagnosi energetica e/o progettazione utili ai fini della preparazione dell’intervento in domanda.

 

Il fondo interviene concedendo finanziamenti a tasso agevolato  per il 70% a tasso zero e per il restante 30% da risorse messe a disposizione degli Istituti di credito convenzionati.

I finanziamenti possono avere la durata compresa tra 36 e 96 mesi (incluso un preammortamento massimo di 12 mesi), ed importo ricompreso tra un minimo di 20 mila euro ad un massimo di 300mila euro.

E’ finanziabile il 100% del progetto presentato.

E’ possibile presentare domanda di agevolazione a partire dal 10 luglio.

Per ulteriori informazioni, non esitate a contattarci.

 

Regione Emilia Romagna – Start up innovative 2017

La Regione Emilia Romagna ha pubblicato il nuovo Bando Start up innovative 2017.

Obiettivo del Bando è di incentivare la nascita e la crescita di start up in grado di generare nuove nicchie di mercato attraverso nuovi prodotti, servizi e sistemi di produzione a elevato contenuto innovativo, cogliere le tendenze dominanti e generare opportunità occupazionali.

E’ possibile la presentazione alternativa di 2 tipologie di progetti:

Tipologia A. Progetti per la realizzazione dei primi investimenti necessari all’avvio dell’impresa e alla messa sul mercato dei prodotti/servizi;

Tipologia B. Progetti per la realizzazione di investimenti per l’espansione di start up già avviate, per quanto riguarda sedi produttive, logistiche e commerciali e l’aumento di dotazioni tecnologiche.

Possono presentare domanda piccole e micro imprese iscritte alla sezione speciale Start-up innovative della Camera di Commercio.  Per la Tipologia A le imprese proponenti devono essere costituite successivamente al 01/01/2014. Per la Tipologia B le imprese devono essere state costituite successivamente al 01/04/2012.

Le spese ammissibili per la tipologia A dovranno riguardare le seguenti tipologie di costo e rispettare i limiti indicati:

  1. Macchinari, attrezzature, impianti, hardware e software, arredi strettamente funzionali; B. Spese di affitto e noleggio laboratori e attrezzature scientifiche (massimo 20% del costo totale del progetto);
  2. Acquisto e brevetti, licenze e/o software da fonti esterne;
  3. Spese di costituzione (massimo 2.000 euro);
  4. Spese promozionali anche per partecipazione a fiere ed eventi (massimo 25.000,00 €);
  5. Consulenze esterne specialistiche non relative all’ordinaria amministrazione.

Per la tipologia B dovranno riguardare le seguenti tipologie di costo e rispettare i limiti indicati:

  1. Acquisizione sedi produttive, logistiche, commerciali. Le imprese con sede legale esterna alla Regione Emilia-Romagna potranno acquistare solo sedi produttive nel territorio regionale (massimo 50% costo)
  2. Macchinari, attrezzature, impianti, hardware e software, arredi strettamente funzionali;
  3. Spese di affitto e noleggio laboratori e attrezzature scientifiche (massimo 20% del costo totale del progetto);
  4. Acquisto e brevetti, licenze e/o software da fonti esterne;
  5. Spese promozionali anche per partecipazione a fiere ed eventi (massimo 10% del costo totale del progetto);
  6. Consulenze esterne specialistiche non relative all’ordinaria amministrazione.

 L’incentivo regionale è un contributo a fondo perduto fino al 60% delle spese ammissibili. E’ possibile ottenere una maggiorazione di percentuale presentando un piano occupazionale.

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Emilia Romagna – Contributi per diagnosi energetiche

La Regione Emilia Romagna, al fine di realizzare gli obiettivi del Piano Energetico Regionale, concede contributi a fondo perduto per la realizzazione delle diagnosi energetiche e dei sistemi di gestione energia nelle PMI.

Possono accedere ai contributi le piccole e medie imprese con sito produttivo all’interno della regione.

Gli interventi ammessi  sono:

a) diagnosi energetiche eseguite in osservanza dei criteri di cui all’Allegato 2 del D.Lgs. 102/2014;

b) adozione di sistemi di gestione energia conformi alle norme ISO 50001, comprensivi di diagnosi energetiche eseguite in osservanza dei criteri di cui all’allegato 2 del D.Lgs. 102/2014.

Il contributo è finalizzato a coprire il 50% delle spese ammissibili per la realizzazione di una diagnosi energetica o per l’adozione di un sistema di gestione dell’energia, con un massimale di 5.000 euro nel primo caso e 10.000 euro nel secondo.

Il bando è a sportello e aprirà il 10 aprile fino ad esaurimento delle risorse.

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Apre il 10 gennaio il bando di incentivi alle imprese turistiche, commerciali e culturale di impresa

La Regione Emilia Romagna ha stanziato 15 milioni di euro per progetti innovativi di riqualificazione turistica, commerciale e culturale di imprese.

Il bando, finanziato con risorse del Por Fesr 2014-2020, prevede tre misure di sostegno: una per il settore ricettivo con 7,5 milioni di euro; la seconda per il commercio e i pubblici esercizi con 4 milioni; la terza per il settore cultura con 2,891 milioni rivolta a progetti relativi a luoghi adibiti a rappresentazioni cinematografiche, teatrali e musicali. Nell’ambito di quest’ultima misura, per la prima volta si finanzia anche la nascita dei musei d’impresa, intesi come quei percorsi o spazi-mostra voluti dalle aziende per trasmettere il valore della cultura produttiva dell’Emilia-Romagna e in grado di creare anche una ricaduta economica sul territorio.

Sono ammissibili le seguenti tipologie di spesa:

  1. spese per opere edili, murarie e impiantistiche;
  2. Spese per progettazione, direzione lavori e collaudo connessi agli interventi. Tali spese sono riconosciute nella misura massima del 10% del totale delle spese per opere edili, murarie ed impiantistiche,
  3. acquisto di macchinari, attrezzature, impianti opzionali, finiture, arredi e dotazioni informatiche;
  4. acquisto di software e relative licenze d’uso, funzionali all’attività, compresi la realizzazione dei siti internet ed e-commerce, di marchi e/o brevetti;
  5. acquisto di servizi di consulenza finalizzati alla realizzazione del progetto. Tali spese sono riconosciute nella misura massima del 10% del totale delle spese di cui ai punti precedenti.

E’ possibile presentare progetti fino al 28 febbraio 2017.

Al via il Credito d’imposta per la rimozione amianto

E’ arrivato il tanto atteso decreto attuativo per la norma che concede un credito d’imposta alle imprese per la rimozione amianto.

L’invio delle domande partirà il prossimo 16 novembre e l’istruttoria delle pratiche avverrà secondo l’ordine cronologico di presentazione.

Beneficiari della misura sono tutte le imprese, indipendentemente dalle dimensioni aziendali e dal regime contabile applicato.

Sono ammissibili al credito d’imposta gli interventi di rimozione e smaltimento, anche previo trattamento in impianti autorizzati, dell’amianto presente in coperture e manufatti di beni e strutture produttive ubicati nel territorio nazionale effettuati nel rispetto della normativa ambientale e di sicurezza nei luoghi di lavoro; non sono ammissibili a contributo dunque gli interventi di incapsulamento e confinamento.

Gli interventi oggetto della richiesta di agevolazione devono essere conclusi al momento della presentazione della domanda di contributo.

Sono considerate eleggibili le spese per la rimozione e lo smaltimento, anche previo trattamento in impianti autorizzati, di:

a) lastre di amianto piane o ondulate, coperture in eternit;

b) tubi, canalizzazioni e contenitori per il trasporto e lo stoccaggio di fluidi, ad uso civile e industriale in amianto;

c) sistemi di coibentazione industriale in amianto.

Sono ammesse, inoltre, le spese di consulenze professionali e perizie tecniche entro il limite del 10% delle spese complessive sostenute e comunque non oltre l’ammontare di 10.000,00 euro per ciascun progetto di bonifica.

L’agevolazione concedibile alle imprese richiedenti assume la forma di credito di imposta, ossia di credito che l’impresa contribuente può vantare nei confronti delle casse dell’erario dello Stato. Il contributo può essere concesso nella misura massima del 50% delle spese effettuate nel periodo compreso tra il 1° gennaio ed il 31 dicembre 2016, sostenute in relazione a ciascun intervento di bonifica, unitariamente considerato per ciascuna unità produttiva.

La spesa complessiva minima per richiedere il contributo deve essere pari a 20.000 euro mentre il massimo ottenibile per impresa è di 400.000 euro.

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Regione Emilia Romagna – Contributi a fondo perduto per acquisto di servizi di innovazione e diversificazione prodotti

La Regione Emilia Romagna concede contributi a fondo perduto alle PMI fino al 45% delle spese ammissibili per progetti che prevedano l‘ampliamento della gamma dei prodotti e/o servizi o la loro significativa innovazione o l’introduzione di contenuti e processi digitali e di innovazione di servizio in grado di modificare il rapporto con clienti e stakeholders.

Le spese ammissibili riguardano l’acquisto dei seguenti servizi:

  • consulenze tecnologiche e di ricerca, studi e analisi tecniche, acquisto di diritti su licenze e brevetti;
  • prove sperimentali, misure, calcolo, certificazioni di prodotto;
  • progettazione software, multimediale e componentistica digitale;
  • design di prodotto/servizio e concept design;
  • prototipazione e stampa 3D;
  • progettazione impianti pilota;
  • consulenze per la gestione organizzativa e strategica dell’innovazione, nella forma del management temporaneo per l’innovazione (per non oltre il 30% del totale).

Il 50% dei contratti di fornitura devono essere stipulati con i seguenti soggetti:

  1. Laboratori e centri per l’innovazione;
  2. Università e altre istituzioni di rango universitario;
  3. Start-up innovative;
  4. FabLabs

Le spese devono essere sostenute a partire dall’01/01/2017.

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Regione Emilia Romagna – Contributi a fondo perduto per le imprese Agroindustriali

Entra nel vivo la programmazione 2014-2020 per quanto riguarda il programma PSR della Regione Emilia Romagna. 

E’ stato pubblicato, infatti, il Bando Investimenti rivolto ad imprese agroindustriali con una dotazione finanziaria di 60 milioni di euro.

Beneficiari del bando sono le imprese agroindustriali che svolgono attività di commercializzazione e/o trasformazione di prodotti agricoli sia in entrata che in uscita. Le spese ammissibili riguardano investimenti materiali di tipo immobiliare e mobiliare (costruzione e ristrutturazione di immobili; acquisto di impianti, macchinari ed attrezzature) e investimenti immateriali (acquisto di software; creazione e/o implementazione di siti internet; acquisto di brevetti e licenze).

Gli investimenti proposti dovranno avere una dimensione finanziaria compresa tra i 250.000€ e i 5.000.000€ ed è previsto un contributo a fondo perduto del 40%.

Un bando analogo è stato pubblicato per le imprese agricole di base con una dotazione finanziaria di 23,5 milioni di euro.

Regione Emilia Romagna – Accordi regionali di insediamento e sviluppo delle imprese

La Regione Emilia Romagna ha pubblicato un bando volto a sostenere programmi di investimento che rispondano agli obiettivi di interesse regionale, di elevato valore strategico, tali da accrescere la capacità competitiva delle filiere e del sistema produttivo regionale e la loro capacità innovativa, di produrre significativi effetti occupazionali diretti e indiretti, a livello quantitativo e qualitativo, nonché positive ricadute sul territorio in termini di impatto economico, di sostenibilità ambientale e sociale. 

Possono partecipare al bando:

  • le imprese singole che esercitano attività diretta alla produzione di beni e di servizi  non ancora attive in Emilia-Romagna ma che intendono investire sul territorio regionale o le imprese già presenti con almeno una unità locale in Emilia-Romagna
  • aggregazioni di imprese che esercitano attività diretta alla produzione di beni e di servizi  non ancora attive in Emilia-Romagna ma che intendono investire sul territorio regionale o le imprese già presenti con almeno una unità locale in Emilia-Romagna, costituite in forma consortile prima della le presentazione della domanda.

Sono ammessi i seguenti programmi di investimento:

  • Programma di investimento e sviluppo industriale o di servizi di interesse regionale con un impatto occupazionale aggiuntivo, di almeno 150 addetti
  • Programma di investimento ad alto valore strategico con un impatto occupazionale aggiuntivo, di almeno 50 addetti di cui almeno il 40% laureati
  • Programma di investimento per la creazione di Centri di ricerca e sviluppo e innovazione con un impatto occupazionale aggiuntivo, di almeno 20 addetti laureati
  • Programma di riconversione produttiva, da parte di imprese con un numero di addetti pari a un minimo di 100 unità, che preveda un impatto occupazionale aggiuntivo uguale o superiore al 10% rispetto a quello iniziale dell’impresa interessata.

Il contributo regionale è a fondo perduto e dipende dalla dimensione dell’impresa e dalla tipologia di programma di investimento.

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ANTEPRIMA – In arrivo dalla Regione ER un bando per l’internazionalizzazione delle imprese

Al fine di sostenere la crescita delle PMI sui mercati internazionali, la Regione Emilia Romagna sta per pubblicare un bando che concede contributi a fondo perduto.

Beneficiari del bando saranno le PMI della Regione non esportatrici o esportatrici non abituali anche in forma di rete di imprese. Ulteriore requisito è un fatturato di almeno 700.000€.

Il bando finanzia progetti di internazionalizzazione di massimo 18 mesi che prevedano obbligatoriamente la realizzazione di un piano export e la presenza di un export temporary manager (TEM). Altre azioni finanziabili sono le fiere e le manifestazioni all’estero; la rivisitazione del sito web e di brochure; le consulenze riguardanti la comunicazione, il marketing, studi di fattibilità, le certificazioni e la protezione dei marchi.

Il contributo previsto è del 50% delle spese ammissibili fino ad un massimo di 100.000 euro a fondo perduto e sarà concesso in regime di “esenzione”.

Lo sportello di partecipazione sarà aperto dal 15 marzo al 30 settembre 2016 mentre la liquidazione del contributo è prevista in due fasi: la prima tranche dopo la prima annualità e la seconda a conclusione del progetto.

Per ulteriori informazioni, non esitate a contattarci.