Regione Veneto – Sostegno agli investimenti produttivi volti alla digitalizzazione delle PMI

La Regione Veneto concede contributi a fondo perduto fino a 150.000€ per investimenti volti  a introdurre innovazioni tecnologiche di prodotto e di processo, ad ammodernare i macchinari e gli impianti e ad accompagnare i processi di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale anche in un’ottica di promozione della digitalizzazione e di riconversione dell’attività produttiva verso un modello di economia circolare e sviluppo sostenibile.

Possono partecipare le micro, piccole e medie imprese operanti nella regione e appartenenti alla classificazione ATECO sezione C.

Sono ammissibili le spese relative all’acquisto, o all’acquisizione nel caso di operazioni di leasing finanziario, di beni tangibili e intangibili e per il sostegno all’accompagnamento dei processi di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale, all’introduzione di innovazioni tecnologiche di prodotto e di processo, all’ammodernamento di macchinari e impianti, nonché alla riconversione dell’attività produttiva verso un modello di economia circolare e sviluppo sostenibile e di promozione della digitalizzazione, rientranti nelle seguenti voci:

a) macchinari, impianti produttivi, attrezzature tecnologiche e strumenti tecnologici;

b) programmi informatici e tecnologie per l’ingegnerizzazione di software/hardware;

c) spese per il rilascio, da parte di organismi accreditati da Accredia o da corrispondenti soggetti esteri per la specifica norma da certificare, delle certificazioni UNI EN ISO 14001:2015, UNI CEI EN ISO 50001:2018, “ReMade in Italy”, “Plastica Seconda Vita”, “FSC Catena di Custodia”, “Greenguard” e della registrazione EMAS (Regolamento CE n. 1221/2009);

d) premi versati per garanzie fornite da una banca.

L’agevolazione, nella forma di contributo a fondo perduto, è pari al 30% della spesa rendicontata fino ad un massimo di 150.000€.  Non sono ammessi progetti inferiori a 80.000€.

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Transizione Digitale ed Ecologica delle PMI con vocazione internazionale

Grazie alle risorse dell’Unione Europea – NextGenerationEU – a valere sul Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR),  riapre lo sportello SIMEST con una nuova misura volta a favorire la transizione digitale ed Ecologica delle PMI con vocazione internazionale.

Possono partecipare al bando, le PMI su tutto il territorio nazionale con almeno due bilanci depositati e una quota di fatturato estero pari almeno al 10% dell’ultimo bilancio.

Le spese ammissibili e finanziabili sono rispettivamente:

1. Spese per la Transizione Digitale che dovranno rappresentare almeno il 50% delle Spese Ammissibili finanziate:

1.1. integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali

1.2. realizzazione/ammodernamento di modelli organizzativi e gestionali in ottica digitale

1.3. investimenti in attrezzature tecnologiche, programmi informatici e contenuti digitali

1.4. consulenze in ambito digitale (i.e. digital manager)

1.5. disaster recovery e business continuity

1.6. blockchain (esclusivamente per la notarizzazione dei processi produttivi e gestionali aziendali)

1.7. spese per investimenti e formazione legate all’industria 4.0 (es. cyber security, big data e analisi dei dati, cloud e fog computing, simulazione e sistemi cyber-fisici, sistemi di visualizzazione, realtà virtuale e realtà aumentata, robotica avanzata e collaborative, manifattura additiva, internet delle cose e delle macchine).

2. Spese per la sostenibilità e l’internazionalizzazione che dovranno rappresentare non più del 50% delle Spese Ammissibili finanziate:

2.1. spese per investimenti per la sostenibilità in Italia (es. efficientamento energetico, idrico, mitigazione impatti climatici, ecc.)

2.2. spese per internazionalizzazione (es. investimenti per singole strutture commerciali6 in paesi esteri, consulenze per l’internazionalizzazione, spese promozionali e per eventi internazionali in Italia e all’estero ecc.)

2.3. spese per valutazioni/certificazioni ambientali inerenti il finanziamento.

L’importo massimo dell’Intervento che l’Impresa Richiedente può chiedere è pari al minore tra euro 300.000,00, e il 25% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due bilanci approvati e depositati dall’Impresa Richiedente.

L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto pari al 25% (40% per le imprese del Mezzogiorno) e un finanziamento con tasso pari allo 0,055%.

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Regione Veneto – Contributi per le PMI giovanili

La Regione Veneto ha pubblicato un bando volto a sostenere la creazione e lo sviluppo delle micro, piccole e medie imprese del territorio operanti nei settori del commercio, dell’industria, dell’artigianato e dei servizi.

Possono partecipare al bando le imprese individuali i cui titolari siano under 35 e le società dove almeno il 60% dei soci e la maggioranza del capitale sia detenuto da under 35. I requisiti devono sussistere alla data del 20 settembre 2021.

Sono ammissibili le spese relative a beni materiali, beni immateriali e servizi rientranti nelle seguenti categorie:

a) macchinari, impianti produttivi, hardware e attrezzature;

b) arredi (max 15.000€);

c) negozi mobili;

d) autocarri a esclusivo uso aziendale (max 10.000€);

e) oneri notarili connessi alla costituzione della società (max 850€);

f) software e realizzazione di sistemi di e-commerce (max 10.000€);

g) spese generali (forfettariamente 3.500€);

h) opere murarie e di impiantistica.

Il contributo concesso è a fondo perduto fino ad un massimo di 51.000€.  Il termine di scadenza per la presentazione delle domande è fissato al 30 settembre.

MISE – Sostegno alle piccole imprese del tessile, della moda e degli accessori

In attesa del decreto attuativa di apertura dello sportello, è stata ampliata la platea di beneficiari del Bando del MISE a sostegno delle piccole imprese del tessile, della moda e degli accessori.

Sono 5 i milioni stanziati per le piccole imprese costituite da non più di cinque anni e che hanno in programma un progetto di innovazione.

I piani di investimento, infatti, dovranno riguardare:

  • progetti finalizzati alla realizzazione di nuovi elementi di design;
  • progetti finalizzati all’introduzione nell’impresa di innovazioni di processo produttivo;
  • progetti finalizzati alla realizzazione e all’utilizzo di tessuti innovativi;
  • progetti ispirati ai principi dell’economia circolare finalizzati al riciclo di materiali usati o all’utilizzo di tessuti derivanti da fonti rinnovabili;
  • progetti finalizzati all’introduzione nell’impresa di innovazioni digitali.

Per la loro realizzazione, è possibile acquistare macchinari e attrezzature, software, brevetti e investire nella formazione del personale. Il contributo previsto dal bando è del 50% fino ad un massimo di 100.000€.

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Regione Lombardia – Tech Fast

Al via il bando Tech Fast della Regione Lombardia rivolto alle PMI del territorio per sostenerle nei loro progetti di sviluppo sperimentale e innovazione (anche digitale) giunti ad un certo grado di maturità tecnico-scientifica (sviluppo prototipi, realizzazione prodotti pilota, test e convalida prodotti, processi o servizi).

I progetti dovranno essere afferenti alle aree di specializzazione intelligente (S3) di Regione Lombardia, (Aerospazio,  Agroalimentare,  Eco-industria, Industrie creative e culturali,  Industria della Salute,  Manifatturiero Avanzato,  Mobilità sostenibile) e potranno beneficiare di un contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili a fronte di una spesa minima di 80.000€ e un contributo massimo di 250.000€.

Nello specifico, sono ammissibili progetti di:
a) sviluppo sperimentale e innovazione di processo (nell’ambito dei quali possono essere ricomprese anche attività di trasformazione digitale riconducibili ad esempio alle tecnologie abilitanti previste nel Piano Nazionale Impresa 4.0 quali le advanced manufacturing solutions, addittive manufacturing, realtà
aumentata, simulation, industrial internet of things, cloud computing, cybersecurity, big data);
oppure
b) solo sviluppo sperimentale.

Sono ammissibili le spese per attività di sviluppo che riguardano:

a) le spese di personale  in funzione delle rispettive ore lavorate;

b) i costi relativi a strumentazione e attrezzature nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto;

c) i costi per la ricerca contrattuale, le conoscenze e i brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne alle normali condizioni di mercato, nonché costi per i servizi di consulenza e servizi equivalenti utilizzati esclusivamente ai fini del progetto;

d) gli altri costi di esercizio, compresi i costi dei materiali, delle forniture e di prodotti analoghi, direttamente imputabili al progetto;

e) le spese generali supplementari calcolate con tasso forfettario pari al 15% delle spese di personale.

I progetti dovranno essere conclusi entro 12 mesi dalla pubblicazione del bando.

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Emilia Romagna – Contributi a fondo perduto per il consolidamento delle start-up innovative

La Regione Emilia Romagna ha pubblicato un bando volto a supportare la localizzazione e il consolidamento di start up innovative e favorirne la crescita nei settori produttivi e nelle filiere strategiche presenti nel proprio territorio.

Possono partecipare al bando le micro, piccole e media imprese iscritte nella sezione speciale delle Start-up innovative che realizzino uno dei seguenti progetti:

  • sviluppo produttivo di risultati di ricerca o di soluzioni tecnologiche derivanti da una o più tecnologie abilitanti;
  • messa a punto del modello di business;
  • adattamento di prodotti/servizi alle esigenze di potenziali clienti;
  • ingegnerizzazione di prototipi e piani di sviluppo industriale (scale-up);
  • apertura e/o sviluppo di mercati esteri.

I progetti dovranno rientrare in uno dei seguenti ambiti prioritari individuati nella Strategia Regionale di Specializzazione Intelligente :

  •  Sistema Agroalimentare;
  • Edilizia e costruzioni;
  • Industrie della salute e del benessere;
  • Meccatronica e motoristica;
  • Industrie culturali e creative;
  • Innovazione nei servizi.

e dovranno avere una ricaduta innovativa e di potenziale impatto occupazionale su uno dei seguenti ambiti:

  • Transizione digitale;
  • Transizione energetica;
  • Economia circolare;
  • Salute e benessere;
  • Cultura e creatività.

Il contributo concesso è a fondo perduto del 60% fino a 150.000€. L’intensità del contributo è elevabile del 10% in caso di una ricaduta occupazionale di almeno un lavoratore e del 5% nel caso in cui l’azienda sia giovanile e/o femminile.

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CCIAA Bologna – Voucher Digitali 4.0 2021

La CCIAA di Bologna al fine di promuovere la diffusione della cultura e della pratica digitale nelle Micro, Piccole e Medie Imprese, di tutti i settori economici attraverso il sostegno economico alle iniziative di digitalizzazione, anche finalizzate ad approcci green oriented del tessuto produttivo, ha pubblicato un bando volto a concedere voucher di 10.000€.

Sono ammissibili le spese per:

a) servizi di consulenza e/o formazione relativi a una o più tecnologie . Tali spese devono rappresentare almeno il 30% dei costi ammissibili. (ammessi fornitori quali Start-up innovative, centri di ricerca, incubatori, FABLAB, centri di trasferimento tecnologico 4, innovation manager, altri fornitori che autocertifichino almeno 3 progetti negli ultimi 3 anni sulle tecnologie I4.0).

b) acquisto, canoni e noleggi di beni e servizi strumentali, inclusi dispositivi e spese di connessione, funzionali all’acquisizione delle tecnologie abilitanti. I canoni e i noleggi sono ammissibili se riferiti e pagati nel periodo di competenza del  bando . Sono esclusi i costi per leasing finanziario.

c) spese per l’abbattimento degli oneri di qualunque natura (quali spese di istruttoria, interessi, premi di garanzia, ecc.) relativi a finanziamenti, anche bancari, per la realizzazione di progetti di innovazione digitale riferiti agli ambiti tecnologici . Tali spese non possono superare il limite del 10% del costo totale del progetto finanziato.

La dimensione minima dei progetti è di €5.000,00 e il contributo massimo è del 50% dell’investimento fino a 10.000€.

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Regione Lombardia – Bando per la promozione dell’Economia Circolare

La Regione Lombardia, insieme ad Unioncamere, ha pubblicato un bando per l’innovazione delle filiere in ottica Economia Circolare.

L’obiettivo è  favorire la transizione delle piccole e medie imprese lombarde verso un modello di economia circolare, la riqualificazione dei settori e delle filiere
lombarde e il riposizionamento competitivo degli interi comparti rispetto ai mercati, rendendo possibile la simbiosi industriale, anche ai fini della ripresa economica, attraverso il sostegno a:

  • progetti che promuovano il riuso e l’utilizzo di materiali riciclati, di prodotti e sottoprodotti o residui derivanti dai cicli produttivi in alternativa alle materie prime vergini e la riduzione della produzione di rifiuti;
  • progetti che tengano conto dell’intero ciclo di vita del prodotto secondo la metodologia Life Cycle Thinking – Eco-design.

Possono partecipare le piccole e medie imprese lombarde anche in forma aggregata composta da almeno tre imprese che rappresentino la filiera.

L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto del 40% fino a 120.000€ e la dimensione minima di progetto è di 40.000€.

Sono ammissibili esclusivamente le seguenti tipologie di spesa:

a) Consulenza (collaborazione con enti di Ricerca, servizi specialistici per lo sviluppo di prototipi, check up tecnologici, analisi del ciclo di vita del prodotto/servizio – e.g. LCA -, studi per la sostituzione dei materiali attualmente utilizzati nei prodotti con materiali circolari, definizione di strategie commerciali, marketing e comunicazione, ecc.).

b) Investimenti in attrezzature tecnologiche (acquisto e/o leasing) e programmi informatici necessari alla realizzazione del progetto.

c) Assistenza e costi di acquisizione delle certificazioni ambientali di processo e di prodotto (es. ISO 14001, EMAS, ECOLABEL, EPD ecc.).

d) Assistenza e costi di acquisizione delle certificazioni tecniche e di eventuale registrazione REACH.

e) Servizi per l’ingegnerizzazione di software/hardware e prodotti relativi al progetto.

f) Tecnologie per l’ingegnerizzazione di software/hardware e prodotti relativi al progetto.

g) Materiali e forniture strumentali alla realizzazione del progetto (inclusi prototipi).

h) Spese per la tutela della proprietà industriale.

i) Spese del personale dell’azienda solo se espressamente dedicato al progetto.

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Fondo SIMEST: dal 3 giugno riapre il Fondo 394/81

Importanti novità giungono per i finanziamenti per l’internazionalizzazione di SIMEST per il 2021. Dal 3 giugno, infatti, riaprirà lo sportello per l’inserimento delle nuove domande di una delle misure più apprezzate dalle aziende.

A rivelarlo, è il comunicato del Comitato agevolazioni di Simest che  ha “deliberato la riapertura, a decorrere dal 3 giugno 2021, delle attività di ricezione da parte di SIMEST di nuove domande di finanziamento agevolato a valere sul Fondo 394/81”.

Il comunicato, seppur stringato, contiene importanti precisazioni infatti stabilisce  che la ricezione di nuove domande riguarderà il “relativo cofinanziamento a fondo perduto a valere sulla quota di risorse del Fondo per la promozione integrata”.  Vengono, dunque, confermate le novità introdotte con il Cura Italia che, combinate con l’esenzione della prestazione di garanzie fino al 30 giugno, rappresentano un’occasione unica per le imprese esportatrici e per quelle che intendono affacciarsi sui mercati internazionali.

Grazie alle notevole semplificazione delle procedure e alle condizioni estremamente vantaggiose, la riapertura del fondo è un’occasione da non lasciarsi sfuggire. Il fondo finanzia le seguenti sottomisure:

  • Studi di fattibilià;
  • E-commerce:
  • Partecipazione a fiere all’estero;
  • Patrimonializzazione delle PMI esportatrici;
  • Penetrazione nei mercati esteri;
  • Temporary Export Manager.

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Fondo perduto per le Nuove Imprese

Sono state introdotte importanti novità per quanto riguarda le agevolazioni di Invitalia per le nuove imprese introducendo la possibilità di ottenere una quota a fondo perduto.

Possono accedere alle agevolazioni le imprese costituite in forma societaria da non più di 60 mesi in cui la maggioranza numerica e di quote societarie sia costituita da donne o giovani fino a 35 anni. Possono partecipare anche le persone fisiche che intendono costituire una società entro 6 mesi dalla data di concessione delle agevolazioni.

Sono ammissibili alle agevolazioni le iniziative che prevedono programmi di investimento, realizzabili su tutto il territorio nazionale, promossi nei  seguenti settori:

a) produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato e della trasformazione dei prodotti agricoli, ivi inclusi quelli afferenti all’innovazione sociale, intesa come produzione di beni che creano nuove relazioni sociali ovvero soddisfano nuovi bisogni sociali, anche attraverso soluzioni innovative;

b) fornitura di servizi alle imprese e/o alle persone, ivi compresi quelli afferenti all’innovazione sociale, come definita alla precedente lettera a);

c) commercio di beni e servizi;

d) turismo, ivi incluse le attività turistico-culturali finalizzate alla valorizzazione e alla fruizione del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico, nonché le attività volte al miglioramento dei servizi per la ricettività e l’accoglienza.

L’agevolazione prevede un finanziamento a tasso zero per il 90% delle spese ammissibili e senza garanzie fino a 250.000€ e una quota a fondo perduto fino al 20% di determinate spese.

Le spese devono essere sostenute successivamente alla presentazione della domanda.

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