RI.CIRCO.LO.: bando per le PMI lombarde nel settore del tessile e della plastica per sviluppare azioni di economia circolare

La Regione Lombardia ha pubblicato un bando rivolto alle piccole e medie imprese del territorio volto a incentivare lo sviluppo di azioni di economia circolare per conseguire la riduzione ed una migliore gestione dei rifiuti delle filiere delle plastiche e del tessile.

Sono ammissibili interventi associati a tutte le fasi del ciclo di vita delle filiere della plastica e del tessile (approvvigionamento, design, produzione, distribuzione, utilizzo, raccolta, fine vita):

  • valorizzazione come materia dei residui di produzione, anche in un’ottica di simbiosi industriale e introduzione nel ciclo produttivo di sottoprodotti;
  • azioni di riutilizzo di imballaggi a fine vita, anche grazie alla realizzazione di sistemi di vuoto a rendere;
  • azioni per il riutilizzo di prodotti o l’allungamento di ciclo di vita;
  • modifiche alle linee produttive al fine di realizzare prodotti/imballaggi con un minor uso di materie prime;
  • modifiche alle linee produttive per la riduzione o l’utilizzo dei propri scarti/sfridi di lavorazione;
  • modifiche alle linee produttive per l’introduzione di materiali da “end of waste”;
  • modifiche alle linee produttive a seguito di riprogettazione del prodotto ai fini di un miglioramento del fine vita dello stesso (maggiore durata e riciclabilità) anche attraverso l’utilizzo di materiali alternativi;
  • progetti innovativi, con caratteristiche di trasferibilità e scalabilità, relativi a raccolte di rifiuti dedicate a frazioni omogenee ai fini dell’ottimizzazione dei processi di preparazione per il riutilizzo o riciclaggio;
  • progetti innovativi, con caratteristiche di trasferibilità e scalabilità, relativi a processi di preparazione per il riutilizzo o riciclaggio di rifiuti plastici, di rifiuti in bioplastica compostabile e di rifiuti tessili.

Il contributo è a fondo perduto e sarà concesso ed erogato fino al 50% delle spese ammissibili e fino ad un importo massimo di € 300.000 per ogni singola PMI.

La percentuale di finanziamento potrà essere incrementata al 60% nel caso di progetti di particolare successo, che dimostrino il superamento, nella misura minima del 30%, dei risultati attesi attraverso un anno di misurazione effettiva ex-post degli effetti prodotti dall’intervento finanziato in termini di:

  • riduzione della produzione di rifiuti
  • minor utilizzo di materie prime
  • utilizzo di sottoprodotti o prodotti da “end of waste” in sostituzione di risorse/materie prime
  • incremento di rifiuti riciclati o avviati a riciclo.

Per ulteriori informazioni, non esitate a contattarci.

ER – Promozione dell’economia circolare e la riduzione dei rifiuti nel sistema produttivo regionale

La Regione Emilia Romagna ha pubblicato un bando volto a incentivare gli investimenti necessari ad aumentare il tasso di riciclo dei rifiuti, nonché attivare azioni significative in termini di economia circolare, incentivando gli interventi volti alla riduzione del quantitativo di rifiuti prodotti in ambito manifatturiero e/o al riutilizzo del materiale di scarto.

Possono presentare domanda di contributo le PMI del territorio che abbiano un progetto volto al raggiungimento dei seguenti obiettivi:

  • Azione 2.6.1 – Interventi volti alla realizzazione di nuovi impianti o al potenziamento di impianti esistenti necessari al trattamento e riciclaggio di rifiuti di qualsiasi tipo e alla loro trasformazione in materia prima seconda;
  • Azione 1.3.1 – Interventi di innovazione tecnologica, di prodotto, di processo e di servizio che siano finalizzati alla riconversione e/o riqualificazione dell’attività economico/produttiva verso un modello di economia circolare e sviluppo sostenibile e che siano in grado di dimostrare, per effetto degli investimenti, un utilizzo più efficiente delle risorse attraverso una riduzione della produzione di scarti/rifiuti o un aumento degli scarti riutilizzabili.

Sono ammissibili a finanziamento le seguenti spese:

A. acquisizione di beni strumentali, quali macchinari, attrezzature e impianti, hardware e di beni immateriali e intangibili, quali brevetti, marchi, licenze, servizi cloud computing e know-how;

B. realizzazione di opere murarie ed edilizie strettamente connesse alla installazione e posa in opera di macchinari, attrezzature, impianti e hardware;

C. acquisizioni di servizi di consulenza specializzata per la realizzazione del progetto e per l’ottenimento di certificazioni connesse ai temi ambientali (ISO 14001, EMAS, ECOLABEL, EPD, LCA, ecc). Tale spesa è riconosciuta nella misura massima del 20% della somma delle voci A e B;

D. oltre alle spese sopra indicate, sono riconosciute forfettariamente spese generali in misura pari al 5% della somma delle voci A, B e C.

Il contributo a fondo perduto in regime de minimis è del  40% fino a 300.000€ mentre solo per l’azione 2.6.1 può essere scelto un contributo in regime di esenzione con una percentuale che può arrivare fino al 55% per le  piccole imprese.

E’ prevista, inoltre, una premialità del 5% per le imprese montane, delle aree interne, in possesso del rating di legalità, in una delle aree interessate dalle aree alluvionate, per le imprese giovanili/femminili, etc.

 

Regione Veneto – Contributi alle PMI giovanili

La Regione Veneto ha pubblicato un bando volto a incentivare lo sviluppo e il consolidamento delle PMI venete giovanili.

Possono partecipare le piccole e medie imprese i cui soci siano per almeno il sessanta per cento persone di età compresa tra i diciotto e i trentacinque anni ovvero il cui capitale sociale sia detenuto per almeno i due terzi da persone di età compresa tra i diciotto e i trentacinque anni.

Sono ammissibili le spese relative a beni materiali, beni immateriali e servizi rientranti nelle seguenti categorie:

a) spese relative all’acquisto, o all’acquisizione tramite operazioni di leasing finanziario, di macchinari, impianti produttivi, hardware e attrezzature;

b) spese per arredi: sono agevolabili nel limite massimo di euro 10.000€;

c) spese relative all’acquisto, o all’acquisizione tramite operazioni di leasing finanziario, di negozi mobili: per le imprese che svolgono l’attività di commercio su aree pubbliche, è agevolabile l‘acquisto del mezzo di trasporto, nuovo di fabbrica o a “Km zero”, con il relativo allestimento interno;

d) spese per l’acquisto di autocarri furgonati specifici per il trasporto merci, a esclusivo uso aziendale di categoria ambientale Euro 6 e con alimentazione diversa da quelle esclusivamente diesel o benzina (come risultante dalla carta di circolazione), solo nel caso in cui il mezzo sia strettamente necessario all’attività svolta e fino a un massimo di 10.000€;

e) spese per l’acquisto di software, realizzazione di siti web e di e-commerce: sono agevolabili nel limite massimo di euro 10.000€ e comprendono:

– software gestionali e per progettazione grafica 3D, licenze d’uso e servizi software di tipo cloud e SaaS e simili. Non sono ammesse le spese per servizi di manutenzione, aggiornamento o di assistenza del software. I programmi informatici devono essere commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;

– progettazione e realizzazione del sito web e/o e-commerce.

f) spese per opere murarie e di impiantistica: sono ammissibili nel limite massimo di euro 10.000€.

g) spese generali riconosciute forfettariamente in 3.500€.

Il contributo a fondo perduto è del 30% delle spese ammissibili fino a un massimo di 51.000€.

Le spese devono essere sostenute dopo la presentazione della domanda ed entro il 16 dicembre 2024.

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INAIL – Pubblicato l’avviso ISI 2023

Edizione record per il Bando ISI INAIL 2023 con un plafond che supera il mezzo miliardo di euro e che presenta numerose novità rispetto alle edizioni precedenti.

Il bando è rivolto a tutte le imprese, anche individuali, ubicate in ciascun territorio regionale/provinciale e iscritte alla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura (CCIAA) e ha l’obiettivo di  incentivare le imprese a realizzare progetti per il miglioramento documentato delle condizioni di salute e di sicurezza dei lavoratori rispetto alle condizioni preesistenti.

Rispetto alle scorse edizioni, gli assi di finanziamento sono stati riorganizzati nella seguente modalità:

Asse 1  –  Progetti per la riduzione dei rischi tecnopatici 

  • Riduzione del rischio chimico;
  • Riduzione del rischio rumore mediante la sostituzione di trattori agricoli o forestali e di macchine;
  • Riduzione dal rischio derivante da vibrazioni meccaniche;
  • Riduzione del rischio da movimentazione manuale di persone;
  • Riduzione del rischio da movimentazione manuale di carichi mediante interventi di automazione;
  • Riduzione del rischio emergenza nel settore della Pesca;
  • Riduzione del rischio da movimentazione manuale dei carichi nel settore della pesca.

Asse 1.1 – Progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale

Asse 2 – Progetti per la riduzione dei rischi infortunistici

  • Riduzione del rischio di caduta dall’alto mediante l’installazione di ancoraggi fissati permanentemente;
  • Riduzione del rischio infortunistico mediante la sostituzione di trattori agricoli o forestali e di macchine obsolete (ante 98);
  • Riduzione del rischio infortunistico mediante la sostituzione di macchine non obsolete (ante 2006);
  • Riduzione del rischio da lavorazioni in spazi confinati e/o sospetti di inquinamento.

Asse 3- Progetti di bonifica da materiali contenenti amianto

  • Rimozione di coperture in cemento-amianto e loro rifacimento;
  • Rimozione di coperture e controsoffitti in cemento-amianto e rifacimento delle coperture.

Asse 4 – Progetti per micro e piccole imprese operanti in specifici settori (Industrie tessili, Confezioni di articoli di abbigliamento, Fabbricazione di articoli in pelle, Taglio e piallatura del legno, Lavorazione di vetro a mano, Fabbricazione di mobili, Fabbricazione di oggetti di gioielleria, Fabbricazione di strumenti musicali, Fabbricazione di articoli sportivi, Fabbricazione di giocattoli, etc)

  • Riduzione del rischio infortunistico mediante la sostituzione di macchine  (taglio, cesoiamento, schiacciamento, urto, ustioni, elettrico);
  • Riduzione del rischio infortunistico mediante la sostituzione di apparecchi elettrici (taglio, cesoiamento, schiacciamento, urto, ustioni, elettrico);

Asse 5 – Progetti per micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione agricola primaria dei prodotti agricoli.

Il contributo a fondo perduto è del 65% fino a 130.000€ per gli assi da 1 a 4 e dell’80% per i giovani agricoltori dell’asse 5.

Importante è la novità procedurale che prevede che le domande di finanziamento registrate per un determinato Asse/regione in cui le risorse economiche complessivamente stanziate risultino sufficienti a soddisfare tutte le richieste di finanziamento in elenco sono direttamente ammesse alla fase di upload della documentazione a completamento della domanda senza dunque effettuare il click day.

Per una prevalutazione gratuita e senza impegno, è possibile compilare il nostro apposito form.

 

Unioncamere ER – Bando Digital Export 2023

Il sistema camerale emiliano-romagnolo e la Regione Emilia Romagna hanno pubblicato il bando Digital Export 2023 volto a raggiungere i seguenti obiettivi:

– sostenere percorsi di internazionalizzazione e di promo-commercializzazione delle imprese e del sistema regionale, contribuendo ad accrescere il numero delle imprese esportatrici e i volumi complessivi dei volumi esportati;

– supportare le imprese per accedere ai servizi offerti dagli strumenti digitali e/o per consolidare il loro utilizzo;

– realizzare analisi e chiavi di lettura innovative relative all’internazionalizzazione delle imprese regionali e della politica promozionale regionale.

Possono presentare progetti le micro, piccole e medie imprese con sede in Emilia Romagna con codice ATECO primario e/o secondario appartenente alla classificazione ATECO C – Attività manifatturiere (dalla 10 alla 33).

I progetti devono essere rivolti ad un massimo di 2 Paesi esteri tra loro omogenei per similarità nella tipologia di settori target o contiguità geografica (sono escluse le aree geografiche) ed articolati in almeno 2 ambiti di attività tra quelli elencati:

  • lo sviluppo delle competenze interne attraverso l’utilizzo in impresa di T.E.M. Temporary Export Manager e D.E.M. Digital Export Manager, in affiancamento al personale aziendale (minimo 4 mesi);
  • la realizzazione di incontri B2B e B2C in presenza o virtuali a distanza, in Italia o all’estero, con operatori dei Paesi target individuati nel progetto;
  • la partecipazione a fiere e convegni specialistici a carattere internazionale;
  • la realizzazione di attività di marketing digitale attraverso uno o più canali digitali: posizionamento sui motori di ricerca, digital advertising (incluse sponsorizzazioni durante un evento), SEO (Search Engine Optimization), SEM (Search Engine Marketing), D.E.M. (direct E-mail Marketing). Da realizzare esclusivamente tramite società esterne.
  • avvio e lo sviluppo della gestione di business on line attraverso l’utilizzo e il corretto posizionamento su piattaforme: quote di adesione a vetrine/piattaforme digitale/al posizionamento su piattaforme/marketplace/sistemi di smart payment internazionali per l’avvicinamento della gestione di business on line; realizzazione di landing page;
  • la traduzione dei contenuti del sito web aziendale nella lingua estera del/i Paese/i target di progetto, purché finalizzati allo sviluppo di attività di promozione;
  • il potenziamento dei materiali promozionali e di marketing nella lingua estera del/i Paese/i target di progetto.

Il contributo a fondo perduto è pari al 50% delle spese ammissibili fino a un massimo di 10.000€.

Per ulteriori informazioni, non esitate a contattarci.

Brevetti+, Marchi+ e Disegni+: al via i bandi 2023

Con una dotazione complessiva di 32 milioni di euro, riaprono i bandi Marchi+, Disegni + e Brevetti destinati alle PMI su tutto il territorio nazionale e di qualunque settore.

Nello specifico:

Marchi + concede contributi a fondo perduto fino all’80% per le spese sostenute per il deposito e i servizi a esso connessi (progettazione del marchio, assistenza per il deposito, ricerche di anteriorità, assistenza legale, tasse) di un marchio presso l’EUIPO e/o l’OMPI. Sono agevolabili le spese già sostenute a partire dal 1 gennaio 2020 alla data di presentazione della domanda.

Brevetti + concede contributi fino all’80% e fino a 140.000€ per l’acquisto di servizi specialistici volti alla valorizzazione economica del brevetto (titolari o licenziatari di un brevetto per invenzione industriale concesso in Italia successivamente al 1° gennaio 2022 oppure titolari di una domanda nazionale di brevetto per invenzione industriale depositata successivamente al 1 gennaio 2021 con un rapporto di ricerca con esito “non negativo”).

I servizi possono riguardare:

  • A. Progettazione, ingegnerizzazione e industrializzazione (studi di fattibilità; progettazione produttiva; studio, progettazione ed ingegnerizzazione del prototipo; progettazione e realizzazione firmware per macchine CNC; progettazione e realizzazione software; test di produzione; rilascio certificazioni di prodotto o di processo strettamente connesse al brevetto oggetto della domanda).
  • B. Organizzazione e sviluppo (organizzazione dei processi produttivi;  analisi per la definizione qualitativa e quantitativa dei nuovi mercati geografici e settoriali; definizione della strategia di comunicazione, promozione e presidio dei canali distributivi).
  • C. Trasferimento tecnologico (predisposizione accordi di segretezza; predisposizione accordi di concessione in licenza del brevetto; costi dei contratti di collaborazione tra PMI e istituti di ricerca/università (accordi di ricerca sponsorizzati);).

Ai fini dell’ammissibilità del progetto di valorizzazione: – il progetto non può basarsi su un unico servizio; – nel progetto deve essere presente almeno un servizio della Macroarea A; – gli importi richiesti per i servizi relativi alle Macroaree B e C, complessivamente, non possono superare il 40% del totale del piano richiesto

Disegni + concede contributi fino all’80% e fino a 60.000€ per la realizzazione di un progetto per valorizzare un disegno/modello.

Il disegno/modello deve essere registrato presso l’UIBM o l’EUIPO o OMPI. Il disegno/modello deve essere registrato a decorrere dal 1° gennaio 2021 e comunque in data antecedente la presentazione della domanda di partecipazione ed essere in corso di validità.

Sono ammissibili le spese sostenute per l’acquisizione dei seguenti servizi: a. ricerca sull’utilizzo di materiali innovativi; b. realizzazione di prototipi; c. realizzazione di stampi; d. consulenza tecnica per la catena produttiva finalizzata alla messa in produzione del prodotto/disegno; e. consulenza tecnica per certificazioni di prodotto o di sostenibilità ambientale; f. consulenza specializzata nell’approccio al mercato (es. business plan, piano di marketing, analisi del mercato, progettazione layout grafici e testi per materiale di comunicazione offline e online) e per la valutazione tecnico-economica del disegno/modello; g. consulenza legale per la tutela da azioni di contraffazione (azioni legali relative a casi concreti).

Le domande di contributo potranno essere presentate a partire:

dal 24 ottobre 2023 per Brevetti+

dal 7 novembre 2023 per Disegni+

dal 21 novembre 2023 per Marchi+  

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Parco Agrisolare 2023 – Pubblicato il bando

E’ stata pubblicata la data di apertura del tanto atteso bando Parco Agrisolare 2023 pubblicato dal Ministero delle Politiche agricole e sovranità alimentare volto a incentivare l’installazione di impianti fotovoltaici.

Con una dotazione di 1,5 miliardi di euro, il bando è rivolto alla imprese agricole e agroindustriali di qualsiasi dimensione e su tutto il territorio nazionale.

Gli interventi ammissibili all’agevolazione, da realizzare sui tetti/coperture di fabbricati strumentali all’attività agricola, zootecnica e agroindustriale, devono prevedere l’installazione di impianti fotovoltaici, con potenza di picco non inferiore a 6 kWp e non superiore a 1000 kWp.

Unitamente possono essere eseguiti uno o più dei seguenti interventi di riqualificazione ai fini del miglioramento dell’efficienza energetica delle strutture:

a) rimozione e smaltimento dell’amianto (e, se del caso, l’eternit) dai tetti;

b) realizzazione dell’isolamento termico dei tetti;

c) realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto (intercapedine d’aria).

Sono considerate ammissibili le seguenti spese:

a) per la realizzazione di impianti fotovoltaici:

  • acquisto e posa di moduli fotovoltaici, inverter, software di gestione, ulteriori componenti di impianto;
  • sistemi di accumulo;
  • fornitura e messa in opera dei materiali necessari alla realizzazione degli interventi;
  • costi di connessione alla rete;

fino a un limite massimo di euro 1.500,00/kWp per l’installazione dei pannelli fotovoltaici, anche in considerazione delle dimensioni complessive dell’impianto da realizzare e delle correlate economie di scala, e fino ad ulteriori euro 1.000,00/kWh ove siano installati anche sistemi di accumulo. Qualora siano installati dispositivi di ricarica elettrica per la mobilità sostenibile e per le macchine agricole, potrà essere riconosciuta, in aggiunta ai massimali su indicati, una spesa fino ad un limite massimo ammissibile pari a euro 30.000,00.

Il contributo a fondo perduto è pari a:

  • 80% per le aziende agricole che realizzano un impianto volto all’autoconsumo;
  • per imprese attive nella trasformazione dei prodotti agricoli il contributo è pari a:
    • 80% per impianti compresi tra 6 e 200 kWp;
    • 65% per impianti compresi tra 200 e 500 kWp;
    • 50% per impianti compresi tra 500 e 1.000 kWp;
  • 30% nelle aziende attive nel settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli (elevabili di un ulteriore 20% per le piccole imprese, un ulteriore 10% medie imprese);
  • 30% per imprese agricole che non rispettano il vincolo dell’autoconsumo (elevabili di un ulteriore 20% per le piccole imprese, un ulteriore 10% medie imprese).

Lo sportello per la ricezione delle domande a valere sul Parco Agrisolare resterà aperto dal 12 settembre al 12 ottobre 2023.

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Regione Emilia Romagna – Sostegno degli investimenti delle imprese del turismo

Al fine di favorire la diversificazione e la destagionalizzazione dell’offerta turistica e dei relativi servizi, la competitività e la sostenibilità delle imprese turistiche dell’Emilia-Romagna, la Regione concede contributi a fondo perduto fino a 200.000€ per gestori e proprietari di strutture ricettive alberghiere (alberghi, residenze turistico alberghiere, condhotel) e all’aperto (camping, villaggi turistici, marina resort) che intraprendono progetti volti:

– alla realizzazione di nuove strutture ricettive esclusivamente in immobili esistenti, anche se oggetto di demolizione e ricostruzione;
– alla riqualificazione, ammodernamento, ampliamento delle strutture ricettive esistenti;
– al rinnovo delle attrezzature e degli arredi;
– all’offerta di nuovi servizi alla clientela e/o al loro miglioramento, tramite soluzioni innovative e/o digitali attente anche agli aspetti di sostenibilità ambientale, sociale e di sicurezza.

Il contributo previsto nel presente bando sarà concesso nella forma del fondo perduto, nella misura massima del 40% della spesa ammessa e per un importo, comunque, non superiore a complessivi euro 200.000.

Tale percentuale è elevabile al 50% nel caso di aumento occupazionale, possesso del rating di legalità, impresa femminile/giovanile, impresa collocata nelle aree montante.

La dimensione economica minima del progetto è pari a 200.000€.

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Regione Emilia Romagna – Sostegno a progetti di internazionalizzazione delle PMI, Consorzi e aggregazioni di PMI

La Regione Emilia Romagna concede contributi a fondo perduto per favorire l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese, i consorzi e le aggregazioni di PMI.

Sono ammissibili gli interventi finalizzati a realizzare percorsi di internazionalizzazione che abbiano come obiettivo un’area geografica omogenea e che si avvalgano di consulenze, partecipazione a fiere o eventi promozionali nei paesi obiettivo, azioni di marketing digitale e realizzazione di materiale promozionale.

I progetti devono obbligatoriamente comprendere interventi di tipo consulenziale (a, b, d).

Sono ammissibili esclusivamente le  seguenti tipologie di spesa:

a) ASSESSMENT: consulenze finalizzate all’accrescimento delle potenzialità del beneficiario attraverso servizi di analisi e orientamento specialistico, anche di avvicinamento ai servizi digitali e virtuali; preparazione di un piano export digitale; preparazione di un piano di sviluppo sui mercati obiettivo del progetto (sono esclusi i meri studi di mercato);

b) TEMPORARY EXPORT MANAGER e/o DIGITAL EXPORT MANAGER: sviluppo delle competenze interne attraverso l’utilizzo da parte del beneficiario di un TEM o DEM;

c) MARKETING DIGITALE: realizzazione di campagne di marketing digitale o di vetrine digitali in lingua estera, promozione del sito attraverso strumenti quali search engine optimization, search engine marketing o altre metodologie simili, compreso il monitoraggio e la reportistica dei risultati;

d) CONSULENZA PER BUSINESS ON LINE: consulenza e assistenza tecnica per l’avvio e sviluppo della di attività di promozione e commercializzazione on line b2b e b2c (consulenza e formazione per l’utilizzo di piattaforme/ marketplace/ sistemi di smart payment internazionali );

e) MATERIALE PROMOZIONALE: realizzazione di video, realizzazione di cataloghi, repertori, dépliant, altri materiali (anche digitali) redatti in lingua diversa dall’Italiano, per un valore massimo di € 3.000;

f) FIERE INTERNAZIONALI: partecipazione da parte del beneficiario a fiere all’estero o in Italia, in questo caso solo a fiere con qualifica Internazionale, svolte in presenza o in modalità virtuale. – Nel caso di fiere in presenza saranno ammessi i seguenti costi: affitto spazi, noleggio allestimento (incluse le spese di progettazione degli stand), gestione spazi, trasporto merci in esposizione e assicurazione delle stesse, ingaggio di hostess/interpreti. – Nel caso di fiere virtuali saranno ammessi i seguenti costi: iscrizione alla fiera e ai relativi servizi, accordi onerosi con media partners, spese di spedizione dei campionari.

g) B2B ED EVENTI: adesione da parte del beneficiario a eventi promozionali, incontri di affari, b2b in forma fisica o virtuale, collettivi e di livello internazionale, organizzati da soggetti terzi con comprovata esperienza in ambito internazionale . Sono ammesse in questa tipologia le spese di consulenza finalizzate alla realizzazione di incontri d’affari (B2B) e i costi per l’affitto di spazi per la loro organizzazione e realizzazione. Le voci di spesa ammissibili per B2B ed eventi sono le medesime elencate per le fiere internazionali.

h) COSTI GENERALI per la definizione e gestione del progetto, compreso la formazione del personale per l’acquisizione delle nuove competenze richieste per effetto dell’implementazione del progetto di internazionalizzazione. Tale spesa è riconosciuta applicando un tasso forfettario del 7% della somma delle voci di spesa indicate nelle lettere dalla a) alla g);

i) Esclusivamente per le aggregazioni (ATI/ATS e Reti di imprese) e per i Consorzi, COSTI DI PERSONALE per la gestione e il coordinamento del progetto

Il contributo regionale sarà concesso a fondo perduto nella misura del 50% delle spese ritenute ammissibili. Il contributo regionale non potrà comunque superare:

– il valore di € 60.000,00 per i partecipanti in forma singola;

– il valore di € 150.000,00 per ATI/ATS, Reti e per i Consorzi.

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INAIL – Pubblicato l’avviso ISI 2022

L’INAIL mette a disposizione delle aziende che investono nel miglioramento dei livelli di sicurezza dei lavoratori ben 333 milioni di euro.

Il bando è rivolto a tutte le imprese, anche individuali, su tutto il territorio nazionale e operanti in qualsiasi settore con le distinzioni dei vari assi.

Sono finanziabili le seguenti tipologie di progetto ricomprese in 5 Assi di finanziamento:

  • Progetti di investimento (Sostituzione di macchine ante 98 o ante 2006, riduzione rischio rumore, riduzione rischio vibrazione, riduzione rischio caduta dall’altro, riduzione rischio chimico, etc)  e Progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale – Assi di finanziamento 1.1 e 1.2
  • Progetti per la riduzione del rischio da movimentazione manuale di carichi (MMC) – Asse di finanziamento 2
  • Progetti di bonifica da materiali contenenti amianto – Asse di finanziamento 3
  • Progetti per micro e piccole imprese operanti in specifici settori di attività (ambito ristorazione) – Asse di finanziamento 4
  • Progetti per micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli – Asse di finanziamento 5.

Il finanziamento, a fondo perduto, è calcolato sulle spese ritenute ammissibili al netto dell’iva, come di seguito riportato.

a) Per gli Assi 1, 2, 3 contributo del 65% delle spese, fino a 130.000€; per l’asse 4 il contributo ammesso a fondo perduto è fino a 50.000€;
b) Per l’Asse 5 il finanziamento è concesso nella misura del:
40% per la generalità delle imprese agricole (sub Asse 5.1)
50% per giovani agricoltori (sub Asse 5.2)

fino ad un massimo di 60.000,00 euro.

E’ possibile avere una prevalutazione gratuita e senza impegno cliccando sul seguente link:

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